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La Cina abbassa il target di crescita economica 2015 al 7%

Se la promessa verrà mantenuta, si tratterà del ritmo di crescita più lento da un quarto di secolo. Anni luce dall’anemica espansione dei Pil europei, certo, ma quando a fissare un target annuale del 7% è la seconda economia mondiale, la Cina, la questione cambia. Ad annunciare l’abbassamento dell’obiettivo è stato il premier Li Keqiang all’apertura dell’Assemblea nazionale del Popolo. L’idea è quella che ultimamente guida le mosse dei vertici di Pechino: una frenata “programmata” per riportare l’economia cinese su un sentiero di crescita meno impetuoso e più stabile. Centrare il nuovo obiettivo di inflazione del 3%, d’altra parte, non essere troppo difficile per la Cina: a gennaio anche il dato cinese si è fermato allo 0,8%.