Letta annuncia: "Mi candido alla guida del Pd"
Con un video su Twitter Enrico Letta ha annunciato la sua intenzione di candidarsi alla segreteria del Partito Democratico per assumere il posto lasciato libero da Nicola Zingaretti.
Solo due italiani su dieci si dicono favorevoli al progetto della Superlega europea lanciato da 12 grandi club di calcio tra cui, per l'Italia, Juventus, Milan ed Inter, e già naufragato nelle ultime ore. A quanto emerge da un sondaggio Emg-Different per Adnkronos, infatti, il 57% degli interpellati si dice in disaccordo con l'idea, il 23% preferisce non rispondere, mentre solo il 20% si dichiara favorevole. Tra i favorevoli, a dire sì alla Superlega sono il 32% dei tifosi juventini, seguiti dal 25% di milanisti e dal 21% di interisti. Il sondaggio, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne per sesso, età, regione, classe d'ampiezza demografica dei comuni, è stato realizzato il 20 aprile 2021 con il metodo della rilevazione telematica su panel, su un campione di 1.624 casi (universo: popolazione italiana maggiorenne) e presenta un intervallo fiduciario positivo/negativo del 2,3%. Totale contatti: 2.000, tasso di risposta 81%; rifiuti/sostituzioni 376 (tasso di rifiuti 19%).
Un comune impegno per studiare e identificare le migliori soluzioni per la fornitura di idrogeno verde, derivante da fonti rinnovabili, nell’ambito del progetto per la nascita della prima Hydrogen Valley italiana, “H2iseO”. Fnm, principale Gruppo integrato nella mobilità sostenibile in Lombardia e Sapio, azienda leader nella produzione di gas tecnici industriali e medicinali da decenni impegnato nella promozione della filiera italiana dell'idrogeno, hanno firmato un Protocollo d’Intesa che ha l’obiettivo di proseguire e rilanciare il percorso verso la decarbonizzazione completa di una parte significativa del trasporto pubblico locale nell’area del Sebino e della Valle Camonica. Il documento – sottoscritto da Andrea Gibelli (presidente Fnm) e Alberto Dossi (presidente di 2Sapio) – prevede la nascita di un Gruppo di lavoro congiunto che avrà il compito di elaborare una o più ipotesi operative legate appunto alla fornitura di idrogeno verde. Il progetto H2iseO, promosso da Fnm in collaborazione con Trenord, prevede: l’acquisto di nuovi treni alimentati a idrogeno, che serviranno dal 2023 la linea non elettrificata - gestita da Ferrovienord (società al 100% di Fnm) - Brescia-Iseo-Edolo, in sostituzione degli attuali a motore diesel; la realizzazione di impianti per la produzione di idrogeno, destinato inizialmente ai nuovi convogli; l’estensione della soluzione idrogeno, entro il 2025, anche al trasporto su gomma, a partire dai circa 40 mezzi gestiti in Valle Camonica da FNMAutoservizi (società al 100% di Fnm). Con la firma del memorandum di intesa Sapio, produttore di idrogeno da quasi 100 anni e con un’esperienza consolidata lungo l’intera catena del valore, metterà a disposizione le proprie competenze nel settore della mobilità e delle stazioni di rifornimento per sviluppare soluzioni che consentano all’idrogeno di posizionarsi come vettore energetico sostenibile e sicuro. “L’intesa con Sapio – commenta il presidente di Fnm Andrea Gibelli – è una tappa importante nel percorso di sviluppo di una filiera economica, industriale e territoriale dell’idrogeno, che abbiamo avviato alcuni mesi fa lanciando il progetto H2iseO. Prosegue dunque il nostro impegno verso una mobilità a zero impatto ambientale, un impegno che vogliamo concretizzare, come indicato nella mission del Gruppo, promuovendo servizi di mobilità, che siano realizzati secondo criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale”. “La collaborazione siglata con Fnm – spiega il presidente Alberto Dossi - sottolinea il grande impegno di Sapio nel mettere a disposizione le competenze maturate negli anni sull’uso dell’idrogeno come vettore energetico sostenibile. La nostra esperienza consolidata in questo campo ci vede operativi con un certo numero di impianti di produzione di idrogeno, sia attraverso steam reforming sia elettrolisi, e una consistente logistica distributiva tramite 15 km di idrogenodotti puri e una flotta di carri bombolai. Inoltre, abbiamo già costruito sul territorio nazionale alcune stazioni di rifornimento per veicoli ad idrogeno e siamo pronti a mettere la nostra conoscenza al servizio di questa iniziativa con Fnm”.
Nuove varietà di caffè a basse emissioni di Co2 e resistenti alla siccità. La scoperta arriva da Nestlè che prosegue col suo impegno a raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050. In particolare, gli scienziati di Nestlé, attraverso incroci di varie specie, hanno creato una nuova generazione di varietà di piante di caffè a bassa emissione di carbonio, che sfrutta la naturale biodiversità delle piante senza ricorrere ad alcun intervento di modificazione genetica (Ogm). Rispetto allo standard, le due nuove varietà di Robusta offrono una resa fino al 50% in più per albero. Questo consente una maggiore produzione di caffè a parità di superficie agricola, fertilizzante ed energia utilizzata, contribuendo dunque a una riduzione fino al 30% dell'impronta di Co2e (biossido di carbonio equivalente) dei chicchi di caffè verde. Dal momento che il 40-80% delle emissioni di Co2e per produrre una tazzina di caffè sono riconducibili alla filiera dei chicchi di caffè verde, queste varietà innovative potranno contribuire a ridurre in maniera significativa l’impronta di carbonio associata al consumo di caffè. Una di queste nuove varianti di Robusta con resa fino al 50% in più è già stata sperimentata con successo ed è attualmente coltivata in America Centrale. Queste nuove varietà consentiranno agli agricoltori di aumentare il proprio reddito, permettendo loro di coltivare più caffè a parità di terra, in modo più sostenibile e con una minore impronta di carbonio. Allo stesso modo, Nestlé sta sviluppando nuove varietà di Arabica ad alta resa, coltivate con l’obiettivo di resistere meglio alla "ruggine del caffè", un parassita che ha devastato le piantagioni di caffè in America. Anche in questo caso, la nuova gamma contribuisce a una resa più alta a parità di fertilizzante e di terreno utilizzati. Inoltre, gli scienziati di Nestlé hanno sviluppato anche una varietà di pianta di caffè resistente alla siccità, attualmente in fase di sperimentazione nei campi dell'Africa Centrale, che garantirebbe una resa fino al 50% in più per pianta in condizioni di stress idrico da moderato a grave. Tutto ciò permetterà di continuare a coltivare il caffè anche nelle aree colpite dal cambiamento climatico. "Grazie all'esperienza dei nostri scienziati nella selezione e nella coltivazione classica e facendo leva sul nostro ricco assortimento di varietà di caffè, siamo stati in grado di creare questa nuova generazione di piante di caffè a basse emissioni di carbonio e resistenti alla siccità. In questo modo, contribuiremo in maniera significativa alla riduzione delle emissioni di Co2e legate al consumo di caffè. Inoltre, permetteremo agli agricoltori delle aree colpite dal cambiamento climatico di continuare a produrre un ottimo caffè" afferma Stefan Palzer, Chief technology officer (Cto) di Nestlé. Il lavoro sulle nuove varietà di piante è condotto dal centro di ricerca Nestlé per le scienze vegetali a Tours, in Francia. Attraverso la coltivazione classica, gli scienziati creano continuamente varietà di caffè di qualità superiore, che vengono poi testate nelle aziende agricole sperimentali dell'azienda in America Latina, Africa e Asia. Infine, le nuove piantine vengono riprodotte e distribuite agli agricoltori di tutto il mondo attraverso i programmi di approvvigionamento sostenibile di Nestlé e le partnership con istituti e cooperative agricole locali. Dal 2011, Nestlé ha distribuito 235 milioni di piantine di caffè ad alte prestazioni attraverso il Nescafé Plan e le nuove varietà sono state incluse in questo programma di approvvigionamento sostenibile.
La connessione internet diventerà sempre più veloce a Bassano del Grappa: in seguito alla convenzione siglata tra il Comune e l’azienda Open Fiber, sono partiti i lavori per portare nelle case dei cittadini una rete in modalità Ftth (Fiber To The Home, fibra fino a casa), che permetterà l’utilizzo di servizi innovativi grazie a una larghezza di banda garantita e a una latenza molto bassa, inferiore ai 5 millisecondi. Nella fase iniziale del progetto, si legge in una nota, saranno interessati dal cablaggio in fibra ottica i quartieri dell’area a Sud della città, ovvero Santa Croce, San Bassiano, San Lazzaro, Merlo, Firenze e Pré, ma complessivamente il piano, che terminerà nel 2022, prevede la copertura di circa 16mila unità immobiliari attraverso un’infrastruttura a banda ultra larga di 170 chilometri. Fattore fondamentale per ultimare il cablaggio della città nei tempi previsti è la collaborazione degli amministratori condominiali, con i quali saranno concordate le modalità di accesso alle unità immobiliari man mano che nei quartieri oggetto del piano di sviluppo verrà terminata la infrastruttura di rete esterna. Saranno raggiunti dalla fibra ottica anche 30 edifici di pubblico interesse tra cui le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e secondarie, i licei e gli istituti tecnici, l’ufficio tecnico, il Municipio e la sede della Polizia locale. La società guidata da Elisabetta Ripa investirà complessivamente 5 milioni di euro a Bassano del Grappa, e consegnerà a cittadini e imprese un’infrastruttura a prova di futuro, la migliore in circolazione secondo l’Agcom, che le ha assegnato il bollino verde di “fibra pura”. La convenzione stabilisce le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica, come previsto dal decreto ministeriale del 2013. Più dell’85% del piano di sviluppo viene eseguito mediante il riutilizzo di cavidotti e reti sotterranee o aeree già esistenti, mentre gli scavi sono effettuati privilegiando modalità innovative e a basso impatto ambientale. Una volta completata l’infrastrutturazione nelle arterie comunali, si procederà al cablaggio dei condomìni presenti in zona accedendo ai locali comuni degli stabili (cantine, sottoscala), dove verrà posizionato un piccolo apparato che servirà per collegare le singole abitazioni che, in futuro, faranno richiesta del servizio. Per evitare che il piano subisca rallentamenti, è importante che questa fase sia contestuale ai lavori civili in programma nelle strade comunali. Le reti a banda ultra larga, con l’entrata in vigore del D.L. 112/2008, sono diventate un servizio pubblico essenziale esattamente come acqua, gas e luce: anche l’Agcom, in un recente documento contenente le Linee Guida in materia di accesso ai condomini, ha chiarito che non sono necessarie assemblee condominiali per avviare i lavori di cablatura in fibra ottica. “La convenzione che abbiamo stipulato ha l’obiettivo di migliorare e aumentare le possibilità di connessione delle famiglie bassanesi – spiega l’Assessore Andrea Zonta –. Da parte nostra metteremo a disposizione alcuni spazi per facilitare il passaggio della fibra concedendo le autorizzazioni. Una volta completato l’impianto, le famiglie e le persone interessate potranno richiedere agli operatori che lo utilizzeranno di avere la fibra dentro casa”. “La rete che Open Fiber sta realizzando a Bassano del Grappa migliorerà la vita dei cittadini - spiega Federico Cariali, Regional Manager di Open Fiber –, che potranno beneficiare di prestazioni elevatissime e di servizi innovativi come lo smart working, la didattica a distanza e l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, oramai diventati assolutamente necessari in questo difficile periodo di pandemia. La realizzazione di quest’opera prevede un lavoro sinergico con l’Amministrazione comunale, i cittadini e gli amministratori di condominio: solo con uno sforzo comune è possibile raggiungere l’obiettivo di completare la cablatura entro il prossimo anno. Questo è un progetto che va a rafforzare ulteriormente l’impegno di Open Fiber in Veneto, dove la società sta investendo privatamente oltre 150 milioni di euro solo nelle aree a successo di mercato”. Open Fiber è un operatore wholesale only, non si rivolge direttamente ai clienti finali ma mette la propria rete a disposizione di tutti gli operatori interessati: quando la rete sarà disponibile, bisognerà verificare sul sito openfiber.it la copertura del proprio civico, scegliere il piano tariffario preferito e contattare uno degli operatori disponibili per poi iniziare a navigare ad alta velocità.
“Quello che ricordo è che sentii una compressione alla nuca, ricordo che qualcuno mi disse ‘dammi il tuo zaino’ e io ho aperto le braccia per farglielo prendere. Ero a terra, poi mi misi sulle ginocchia, girai la testa a sinistra e vidi le gambe di Luca a terra, a due metri da me, era sotto al marciapiede”. A parlare tra le lacrime è Anastasiya Kylemnyk, nel corso dell’esame in aula nel processo davanti alla prima Corte d'Assise di Roma per l'omicidio di Luca Sacchi , ucciso nella notte tra il 23 e il 24 ottobre 2019 con un colpo di pistola alla testa davanti a un pub nella zona di Colli Albani. A processo con rito ordinario ci sono Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due ventenni di San Basilio autori materiali dell'aggressione, Marcello De Propris, che consegnò l'arma del delitto, il padre di quest'ultimo, Armando, accusato della detenzione della pistola, e Anastasiya, coinvolta nella seconda tranche dell'inchiesta, per la violazione della legge sugli stupefacenti in relazione al tentativo di acquisto di 15 chili di droga. “Quella sera arrivati in via Bartoloni abbiamo salutato Giovanni Princi (già condannato in abbreviato a 4 anni, ndr.) e disse che doveva fare un ‘impiccietto’ con una moto, forse rubata. Mise nel mio zaino una busta marrone, tipo quella del pane, con il bordo superiore arrotolato. Nella denuncia – ha aggiunto - dissi che ero andata a casa sua e poi al pub a piedi e non in macchina perché ero convinta che Princi avesse fatto qualcosa nella mia macchina e ho pensato che se era successo quel casino c’era qualcosa che non andava e volevo che io e Luca rimanessimo fuori da questa storia. Non pensavo a Princi, pensavo solo a Luca”. Durante la testimonianza di Anastasiya il padre di Luca Sacchi è uscito dall'aula in lacrime. “Oltre al lutto che non mi hanno fatto vivere ho dovuto combattere con persone che mi accusavano di essere l’assassina di Luca e l’amante di Princi”, ha detto ancora Anastasiya aggiungendo: “La morte di Luca è stata un colpo talmente forte che io non volevo neanche più vivere. Io mi vedevo accanto a lui, volevo vivere con lui e creare una famiglia”. “Il giorno dopo sono andata sotto casa di Princi perché volevo parlare con lui, volevo guardarlo negli occhi, volevo che mi dicesse cosa era successo e se conosceva chi ci aveva aggrediti. I responsabili avrei voluto averli tra le mani prima io dei carabinieri perché mi avevano strappato la persona che amavo di più a questo mondo”, ha affermato ancora la ragazza. “Mi sono sentita tradita da Giovanni Princi, pugnalata alle spalle da chi pensavamo fosse nostro amico, Luca lo vedevo felice con Princi, credevo fosse il suo migliore amico”, ha proseguito l'ex fidanzata di Sacchi. "Di Princi sapevo che comprava stupefacente per uso personale e qualche volta, così mi diceva Luca, la rivendeva agli amici per arrotondare - ha detto ancora - “Per me quella fu una rapina, io non sapevo cosa raccontare ai genitori, mi chiesero se io c’entrassi con la droga e dissi di no. A loro non dissi della busta nel mio zaino”. La pm Giulia Guccione ha chiesto ad Anastasiya a cosa si riferissero i messaggi che Luca gli inviò poco prima di essere ucciso in cui le diceva ‘non fare cazzate, attieniti ai piani’. “Si riferiva agli appartamenti che andavo a visitare perché stavamo cercando casa e già avevo rischiato di perdere una caparra perché poi avevo cambiato idea sull’appartamento” ha risposto Anastasiya.
Il Rapporto riflette su come le donne possano generare un circolo virtuoso di rilancio economico e riduzione del gap di genere. Giovedì 29 aprile la presentazione digitale con politici, manager ed esponenti della finanza
Pax climatica con l’impegno di Usa, Ue e Cina. Biden raddoppia target di taglio emissioni: “Decennio decisivo”. Greta Thunberg scettica e delusa
Convegno "Oltre la ferita": da Palazzo Strozzi idee per il futuro
Au naturel Miriam è ancora più affascinante
Una data importante e un'occasione per fare un bilancio.
Cresce la liquidità degli italiani posteggiata sui conti correnti ma per le banche sta diventando un costo. Tutta colpa dei tassi di interesse negativi della Banca centrale europea: cerchiamo di capire i motivi
Piaggio raggiunge i 19 milioni di esemplari prodotti dal 1946
Prodotti a impatto ambientale zero lungo l'intero ciclo di vita: dallʼestrazione delle materie prime, alla produzione, fino al trasporto e allo smaltimento. La rivoluzione arriva dalla dm, la grande catena commerciale europea di prodotti per la cura della persona e della casa, che in collaborazione con l'Università Tecnica di Berlino, ha sviluppato i primi prodotti 'Pro Climate' ovvero con il miglior bilancio ecologico possibile, disponibili sul mercato italiano a partire dal 29 aprile. La linea comprende prodotti di uso quotidiano: dallo shampoo al gel doccia ai prodotti per la cura del viso e del corpo, dalla carta igienica ai detersivi per piatti e bucato. Da anni l'obiettivo di dm è impegnato a fornire ai propri clienti alternative ecologiche. "Le marche dm, sviluppate in-house, ci offrono da anni l'opportunità di evolvere nella direzione della sostenibilità". Ed è così che oltre "ad una sempre più vasta gamma di prodotti a impatto climatico zero che già offrivamo, siamo stati in grado di sviluppare un’intera linea di prodotti a impatto ambientale zero", afferma l'amministratore delegato di dm Italia, Hubert Krabichler. In collaborazione con l'Università Tecnica di Berlino e con i partner di produzione, è stato così analizzato l’impatto sull'ambiente di ciascun articolo nel corso dell’intera filiera, con l’obiettivo di ridurlo fin dall’inizio. E dove non si arriva dm attiva progetti di compensazione. "L’impatto ambientale inevitabile legato alla produzione e allo smaltimento dei prodotti viene poi compensato agendo su cinque effetti ambientali: effetto serra, eutrofizzazione, acidificazione, smog fotochimico e perdita di ozono. Attraverso progetti di rinaturalizzazione contribuiamo al ripristino dell'equilibrio ecologico. In questo modo, i nostri prodotti sono a impatto ambientale zero e contribuiscono attivamente alla tutela dell'ambiente" afferma Kerstin Erbe, amministratore delegato di dm Germania. In particolare, spiega Dr. Matthias Finkbeiner dell'Università Tecnica di Berlino, “a differenza di quanto accade con i prodotti a impatto climatico zero, per i quali vengono compensate solo le emissioni di Co2, con questi prodotti abbiamo analizzato l'impatto relativo a cinque effetti ambientali che si verificano durante l'intero ciclo di vita di un prodotto: dall'estrazione delle materie prime, alla produzione di materiali e prodotti, fino al trasporto e allo smaltimento. Riduciamo al minimo l'impatto ambientale in fase di sviluppo del prodotto ottimizzando i processi di produzione e riducendo le materie prime e quelle usate per l'imballaggio”. I costi ambientali generati così vengono investiti da dm in progetti di riqualificazione di aree geografiche duramente colpite da attività industriali o minerarie. Per farlo, dm si affida a HeimatErbe, società esperta in compensazione ambientale che si occupa di ripristinare queste aree riqualificandole nel miglior modo possibile.
"Considero Andrea Agnelli una persona intelligente, in gamba, preparata ma ha peccato di una sovrastima delle sue capacità, ha esagerato con la sua valutazione dando per scontato che tutto fosse facile nella vita". A parlare è il super tifoso juventino Paolo Brosio, commentando all'Adnkronos il naufragio della Superlega e la gestione della vicenda da parte del presidente della Juventus Andrea Agnelli. "Sono stati fatti degli errori di valutazione molto gravi -scandisce il giornalista- perché si è dato per scontato che i più ricchi comandano, ma non è così". "Secondo me è stato un errore -analizza Brosio- Non è che perché uno ha una buona idea, possa permettersi di realizzarla senza il consenso delle parti in causa. Questo è scavalcare i diritti dei più piccoli. Prima di uscire pubblicamente con un'idea del genere devi andare dalla Uefa, dal Coni, dalla Figc e ottenere un accordo di massima. Altrimenti, a fare i conti senza l'oste, succede quello che è accaduto in Inghilterra: il castello è crollato dove il popolo dei tifosi si è ribellato". Per il giornalista, "volendo fare una cosa come la Superlega, si deve coinvolgere almeno in piccola parte i piccoli club, perché altrimenti togli la possibilità ai piccoli di poter emergere. Lo sport è fatto così, prendiamo l'esempio dell'Atalanta, che ha umiliato la Juve proprio una settimana prima dell'annuncio della Superlega -scandisce- Ore è terza assoluta in campionato e rischia di arrivare seconda, o magari prima". E Brosio azzarda una proposta: "Devi far giocare non i club più grandi, ma quelli più bravi, magari facendo una valutazione dei risultati degli ultimi tre campionati".
MILANO (Reuters) - Nel primo trimestre le vendite di Hermes, produttore delle borse Birkin, sono salite del 44% grazie a una forte crescita in Asia, dove i ricavi sono quasi raddoppiati rispetto al 2020 con l'allentamento delle restrizioni anti-Covid e la riapertura dei negozi. Il gruppo francese del lusso, che ha resistito alla pandemia di coronavirus meglio delle rivali, ha comunicato che i ricavi a tassi di cambio costanti per il primo trimestre ammontano a 2,08 miliardi di euro, oltre le attese degli analisti che prevedevano un aumento del 24%.
MILANO (Reuters) - Banca Finint ha presentato un'offerta vincolante per Banca Consulia, specializzata in consulenza finanziaria e servizi di private banking, che prevede un corrispettivo in azioni e cash ed è subordinata al positivo esito delle due diligence. "Qualora le due diligence andassero a buon fine l'obiettivo è di raggiungere la fusione tra i due istituti all'inizio del 2022", ha dichiarato Enrico Marchi, presidente di Banca Finint, in una nota.
FRANCOFORTE (Reuters) - La Bce ha lasciato invariata la propria politica monetaria, come previsto, mantenendo un ampio stimolo sebbene ora debba affrontare il tema di come ridurre il sostegno quando ci sarà la ripresa del blocco, una volta che la pandemia sarà alle spalle. Per il momento Francoforte ha mantenuto l'impegno ad aumentare lo stimolo se necessario e ci si aspetta che la presidente Christine Lagarde durante la conferenza stampa delle 14,30 dica che sarà necessario più tempo prima che l'economia si riprenda in modo completo.
AGI - "Capo Milazzo - spiega Carmelo Isgro', autore delle foto e direttore del Museo del Mare, che ha anche scritto una Guida alla natura dell'Area marina protetta - è una penisola circondata dal mare che si protende nel Tirreno per cinque chilometri. Il mare di Capo Milazzo presenza delle peculiarità naturalistiche Quella che è più evidente è certamente la ricchezza di Gorgonie. In successione verso le profondità, la prima che incontriamo è la Gorgonia bianca, poi la gialla ed ancora più giù (ma già dai 30 metri) grandi “ventagli” di Gorgonia rossa (Paramuricea clavata). L'organismo più affascinante è certamente la rarissima Stella gorgone (Astrospartus mediterraneus). Ha cinque braccia, che si ramificano più volte formando decine di bizzarre ed eccentriche spirali, con le quali si aggrappa alle gorgonie. È un filtratore passivo che si nutre di plancton tramite i tentacoli aperti. L'avvistamento di questo straordinario animale è un'emozione davvero unica e la sua presenza nelle nostre acque è certamente un'ulteriore dimostrazione della grande biodiversità del mare di Capo Milazzo. Importantissima la presenza, lungo gran parte del perimetro del Capo, la presenza di Posidonia oceanica. Non un'alga, come viene spesso erroneamente considerata, ma un'angiosperma (pianta a fiore) acquatica. E' un fondamentale indicatore biologico dello stato di salute del mare poiché tende a diradarsi quando l'acqua subisce alterazioni qualitative. La sua presenza massiva è dunque un buon indice di salute generale del mare di Milazzo. La Posidonia ricopre un fondamentale ruolo ecologico in quanto al suo interno vivono numerosi organismi; tantissimi sono anche gli animali che la utilizzano come nursery depositandoci dentro le uova: il posidonieto è quindi uno degli ecosistemi più importanti del mar Mediterraneo. Questo mare riserva forti emozioni anche per chi ama vedere la fauna ittica, per la grande quantità di pesci che ospita. Frequentemente, specie nelle secche, ci si può trovare attorniati da grandi banchi di Barracuda mediterraneo (Sphyraena viridensis) o “aluzzu” e di vedere in acque libere numerosi esemplari di Cernia rossa (Mycteroperca rubra) e Cernia dorata o Dotto (Epinephelus costae). A Capo Milazzo si incontrano molti “bioindicatori” marini ovvero organismi particolarmente sensibili a cambiamenti derivanti da fattori inquinanti: il Dendropoma petraeum, il Lithophyllum lichenoides, la Posidonia oceanica etc. La loro presenza dimostra che il mare di Capo Milazzo gode di un'ottima salute". L'area marina protetta di Capo Milazzo
"In atto cambio di paradigma per far nascere nuovi dogmi"
"Gli Stati Uniti si mettono in cammino verso l'obiettivo di dimezzare le emissioni di gas serra entro la fine di questo decennio". Come era stato anticipato dalla Casa Bianca, Joe Biden nel suo discorso di apertura del summit sul clima organizzato dagli Usa, ha annunciato il nuovo target di tagliare entro il 2030 del 50-52% le emissioni, rispetto ai livelli del 2005. "Questo è il nostro obiettivo come nazione - ha aggiunto il presidente - e questo è quello che possiamo fare se agiamo per costruire un'economia che sia non solo più prospera ma più salutare, equa e pulita per tutto il Pianeta". "Gli i scienziati ci dicono che questo è il decennio decisivo in cui dobbiamo prendere decisioni che possono evitare le peggiori conseguenze della crisi climatica" ha detto ancora Biden. "Soprattutto quelli che rappresentano le maggiori economie devono farsi avanti ed adottare misure ambiziose", ha aggiunto, ricordando come gli effetti dei cambiamenti climatici siano già evidenti e si rischiano maggiori eventi catastrofici se non verranno bloccati. "Non possiamo rassegnarci a questo futuro dobbiamo agire subito, tutti noi" ha detto, affermando che l'obiettivo del summit è quello di costruire "un cammino" su cui procedere insieme verso la Cop26, presieduta da Regno Unito e Italia, che si svolgerà il prossimo novembre a Glasgow. "La scienza è innegabile, il costo dell'inazione continua a crescere; gli Stati Uniti non aspetteranno" ha aggiunto Biden, sottolineando che gli Usa sono pronti ad agire non solo a livello federale, ma locale e dei privati. "E vediamo l'opportunità di creare milioni di posti di lavoro". BLINKEN - Secondo quanto sottolineato poi anche dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nel suo intervento al summit virtuale sul clima, "nessun Paese può affrontare questa sfida da solo". "Questo governo intende fare più di quanto qualsiasi altro governo americano abbia mai fatto per affrontare le questioni climatiche", ha aggiunto. "Tutti i Paesi sappiano che vogliamo lavorare con loro per salvare il nostro pianeta e siamo tutti impegnati a trovare ogni modo possibile per cooperare sul clima", ha proseguito il capo della diplomazia statunitense.