Libri, Reagan secondo Sangiuliano
Nel nuovo appuntamento della rubrica dell'Italpress "Primo Piano", Claudio Brachino intervista il direttore del TG2 Gennaro Sangiuliano, autore di un libro dedicato a "Reagan". mrv/abr/red
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Intanto la bella 38enne conquista un altro naufrago dell'Isola dei Famosi...
Ha sparato con la fiocina alla madre e con la stessa arma si è ferito all'occhio. Poi, dopo aver appiccato il fuoco nella camera da letto dell'appartamento, dove vive solo con la donna, ha chiamato il 112 segnalando l'incendio, divampato dalla camera da letto. All'arrivo sul posto dei vigili del fuoco e dei carabinieri, la madre del 36enne, un romano disoccupato e incensurato, era a terra ormai priva di vita con una mano sopra la fronte nell'inutile tentativo di difendersi dall'arpione. E' successo intorno alle 9 di questa mattina in un appartamento in via Grotte D'Arcaccio nel quartiere Tintoretto. Il 36enne che ha lavorato l'ultima volta nel 2019 in una cooperativa, legata a una Asl, avrebbe colpito la madre, 66enne vedova, dopo un violento litigio a casa. Dopo averla uccisa, avrebbe puntato la stessa fiocina contro se stesso, conficcandosi un arpione nel bulbo oculare. Trovato dai carabinieri ancora vivo, è stato portato all'ospedale Sant'Eugenio dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Ai militari del gruppo Eur impegnati nelle indagini insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo, il medico di famiglia avrebbe descritto il 36enne romano come un ragazzo "che dava problemi".
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Il calcio in Argentina: una passione portegna
Silvio Berlusconi è ancora ricoverato al San Raffaele di Milano. Dopo aver trascorso la Pasqua a casa della primogenita Marina in Provenza, il Cav è arrivato all'ospedale milanese nel pomeriggio del 6 aprile per sottoporsi ad alcuni controlli medici post Covid, come precisato dal suo staff. L'8 era prevista a Siena l'ultima udienza di uno stralcio del Ruby ter, che vede l'ex premier imputato per corruzione in atti giudiziari (insieme a Danilo Mariani, pianista di Arcore), ma la sentenza è slittata per la quinta volta, perché il Tribunale ha accolto la richiesta di legittimo impedimento per motivi di salute avanzata dai legali del leader di Forza Italia. La difesa dell'ex premier ha giustificato l'istanza di rinvio sostenendo che l'imputato vuole rendere dichiarazioni spontanee in aula. Il 15 aprile è stata fissata la nuova udienza e solo allora si saprà se si andrà a sentenza oppure no. Tutto dipenderà da cosa farà il leader azzurro. O meglio, come fanno sapere i suoi avvocati, da cosa diranno i medici che lo hanno in cura. Se le condizioni fisiche lo consentiranno, potrebbe anche pensare di andare in tribunale. Berlusconi, infatti, riferiscono fonti azzurre, non avrebbe rinunciato del tutto all'idea di presentarsi davanti ai giudici per raccontare la sua verità. La tentazione insomma, ci sarebbe, conoscendo il carattere del presidente di Fi e l'amarezza di essere ancora alle prese con vari processi. Dal ricovero sono passati sette giorni e Berlusconi è rimasto in silenzio: niente interviste, niente video messaggi, ma assoluto riposo nella suite del reparto solventi al sesto piano del padiglione 'Diamante' che già in passato lo ha ospitato durante le degenze all'ospedale meneghino per gli acciacchi che lo hanno afflitto in questi anni: dall'uveite all'intervento di sostituzione della valvola cardiaca agli ultimi periodici check up cardiaci dopo la lunga convalescenza per la positività al Coronavirus. Allo stato, non si sa quando sarà dimesso. Si parlava del rientro a casa in settimana. Bisognerà aspettare giovedì per vedere cosa succederà. Non sempre il certificato medico dell'imputato è sufficiente per ottenere l'automatico differimento dell'udienza penale a causa del legittimo impedimento. Per porre un freno all'uso come tecnica di dilazione ai fini della prescrizione del reato, alcune pronunce della Cassazione hanno attribuito al giudice la facoltà di decidere: spetterà a lui valutare se le prescrizioni mediche contenute nel referto indichino una condizione di salute davvero invalidante dell’imputato, tale da escludere la possibilità di comparire in udienza, indicando piuttosto una mera prognosi di cura e riposo presso il domicilio.
"Le misure restrittive attuate sul canale Ho.Re.Ca. hanno determinato perdite per il 40% del valore del mercato delle bevande analcoliche: nessun ristoro è stato previsto per gli operatori, come le imprese di produzione, i grossisti e la filiera che gravita attorno al mondo dei consumi fuori casa". Ad affermarlo è stato Giangiacomo Pierini presidente di Assobibe in occasione del suo intervento all’International Horeca Meeting di Italgrob. "Lo scenario è complicato e le incertezze enormi: anche nel 2021 il trend rimane negativo, con una contrazione a marzo 2021 del 57%" ha detto Giangiacomo Pierini che ha scattato la fotografia di un settore tra i più colpiti dalla crisi e ha evidenziato l’importanza di una graduale ripresa del settore turistico-ricettivo e dei consumi “fuori casa”. Il presidente ha espresso apprezzamento per l’attenzione che il ministro al Turismo Massimo Garavaglia ha dimostrato verso il comparto: un primo segnale importante in un contesto reso ancora più complesso dall’impatto atteso per l’introduzione di due nuove tasse, decise pre-pandemia e calcolate sui volumi oggi irrealistici: Sugar e Plastic Tax che dovrebbero entrare in vigore rispettivamente il 1 gennaio 2022 e il 1 luglio 2021. "Le nuove Sugar e Plastic Tax produrranno ulteriori contrazioni della domanda del 10%, danneggiando ulteriormente la filiera. Con l’entrata in vigore della Sugar Tax, inoltre, le aziende si troverebbero a dover sostenere un aumento medio del 28% della pressione fiscale per ogni litro prodotto in Italia, cui si aggiungerebbe un raddoppio dei costi di approvvigionamento della plastica, anche se riciclabile al 100%. È insostenibile”, dichiara Pierini, "in un momento in cui il potere di acquisto dei cittadini è diminuito e la pressione fiscale è già alle stelle". Pierini ha poi evidenziato l’esigenza di garantire un clima di fiducia per le imprese, necessario per poter lavorare alla ripartenza in una fase che rimane comunque di incertezza. Da ultimo ha richiamato l’importanza di fare squadra tra categorie del beverage nella definizione di progetti coordinati sui temi della sostenibilità e della digitalizzazione così da poter ottimizzare e mettere a fattor comune esperienze utili. "In questo contesto, più che mai, è importante definire insieme priorità e strategie da portare all’attenzione del Governo. Assobibe continuerà a essere accanto a gli operatori della filiera, a fornire il suo supporto strategico e operativo a sostegno di un comparto che sta pagando un prezzo troppo alto e che rischia di non rialzarsi", conclude il presidente.
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AGI - La situazione di Alitalia rispetto a quella di altre compagnie aeree come Air France e Lufthansa “è completamente diversa” e “chi dice il contrario ignora, o fa finta di ignorare, elementi oggettivi” in quanto “Air France e Lufthansa erano in salute prima del Covid” e “lo stesso non vale per Alitalia”. Lo dichiara all'AGI un portavoce della Commissione europea in merito al presunto utilizzo di due pesi e due misure nel trattamento dei diversi dossier sul tavolo dell'antitrust europeo. Il fatto che Alitalia fosse in difficoltà già prima della pandemia impedisce alla Commissione di approvare aiuti di Stato che eccedano la semplice compensazione dei danni causati alla compagnia dalle restrizioni ai viaggi. Lo stesso non vale per le aziende non in crisi prima dell'arrivo del Covid-19. “Lo scopo principale del quadro temporaneo è fornire supporto mirato ad aziende altrimenti redditizie che sono entrate in difficoltà finanziarie a causa dell'epidemia di coronavirus”, si legge in una nota della Commissione. “Pertanto, le società che erano già in difficoltà il 31 dicembre 2019 non sono ammissibili agli aiuti nell'ambito del quadro temporaneo, comprese le misure di ricapitalizzazione”, precisa l'esecutivo Ue. “Alitalia è costantemente in perdita ed era una società in difficoltà già alla fine del 2019, ovvero prima dello scoppio del Covid-19, ed è quindi esclusa dalla possibilità di ricevere aiuti sulla base del quadro temporaneo”, stabilito per aiutare le aziende ‘sane', spiega la Commission europea. “Allo stesso tempo, la Commissione ha approvato misure italiane per risarcire Alitalia per un valore complessivo di 297,15 milioni di euro sulla base dell'articolo 107, paragrafo 2, lettera b), Tfue per i danni causati direttamente dalle restrizioni adottate per contenere l'epidemia di coronavirus”, sottolinea. “La stessa valutazione è stata applicata ad altre compagnie aeree nella stessa situazione, comprese la francese Corsair e la portoghese Tap”. “Al contrario, Air France e Lufthansa non erano società in difficoltà alla fine del 2019, motivo per cui potevano essere ricapitalizzate in linea con le condizioni del quadro temporaneo”, conclude la nota.
Sì alle isole Covid free in Italia, così come in Grecia, e vaccini senza vincoli. E' il pensiero espresso all'Adnkronos Salute da Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "In un Paese come il nostro che vive sul turismo, creare delle isole Covid-free è un'idea molto intelligente. Lo stanno facendo i greci e credo che dovremmo farlo anche noi, finendola con questo concetto del 'tanto peggio tanto meglio', ovvero visto che la vaccinazione non ce l'ho io allora è giusto che non ce l'abbia neanche tu. Questo è un concetto profondamente sbagliato", dice Bassetti. "Non se ne abbiano a male quelli che dicono 'perché l'isola sì e il mio borgo marinaro o di montagna no?'. Le isole - ricorda Bassetti - per vocazione naturale hanno fisiologicamente una difesa che è il mare che fa sì che se tu riesci a vaccinare tutti gli abitanti e controlli tutte le persone che entrano sull'isola o attraverso i tamponi o attraverso il fatto che siano vaccinate, puoi rendere un ambiente veramente sicuro. È chiaro che si può fare solo nelle isole molto piccole, sarebbe bello poterlo fare anche nelle grandi isole ma un conto è fare il vaccino a 30mila persone e un conto è fare 10 milioni di vaccini in Sicilia". Per quanto riguarda i controlli, per Bassetti "è ovvio che non si possa dire che su un'isola ci va solo chi è vaccinato perché sarebbe incostituzionale, ma attraverso dei protocolli fatti molto bene si potrebbe richiedere che chi arriva abbia fatto un tampone 48 ore prima e farne un altro appena sbarca. Certo, qualcuno può sfuggire ma con tutti i distanziamenti e la tracciabilità possono diventare luoghi a rischio molto basso. Perché il rischio zero non esiste e non esisterà nemmeno quando avremo l'80% degli italiani vaccinati. Ma un conto è che in un'isola in estate ci siano 20 casi e un conto è che ce ne siano 2.000". Per quanto riguarda le vaccinazioni, secondo Bassetti "ci stiamo trincerando dietro a un aspetto pesantemente ideologico e sbagliato, che è quello del rimanere sempre dietro all'Europa". "Tra l'altro, i vaccini arriveranno a costare - sostiene Bassetti - quello che già oggi costano nel mercato extraeuropeo, quindi la previsione è che nel 2022 pagheremo il vaccino di Pfizer 21 euro, esattamente quello che costa adesso sul mercato extra-Ue. Bisogna cercare di liberalizzare anche sui vaccini, dare la possibilità di comprarne di più dal mercato extraeuropeo e mettere in condizione una regione piuttosto che un'isola di comprarli attraverso lo Stato sul mercato extra-europeo".
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Un piano industriale che, tra il 2021 e il 2024, prevede investimenti per 500 milioni di euro e la creazione di 3.000 posti di lavoro, tra le province di Napoli e Caserta, con l’obiettivo di rafforzare il sistema logistico del Sud Italia. E' quello presentato dagli imprenditori Michele, Ferdinando e Carlo Canciello, alla guida del Gruppo Marican. "Il Gruppo Marican -spiegano i tre fratelli imprenditori ad Adnkronos/Labitalia- ha presentato un Piano industriale per il prossimo triennio (2021, 2022 e 2023), prevedendo investimenti, tra le province di Napoli e di Caserta, per un totale complessivo di oltre 500 milioni di euro, che consentiranno la creazione di 3.000 nuovi posti di lavoro, tra dipendenti diretti e indotto che si andrà a generare. Si tratta di investimenti totalmente privati, che non prevedono nessuna forma di intervento o di finanziamento di carattere pubblico". Investimenti che puntano ad attrarre anche l'intervento di capitali esteri. "Inoltre, altro aspetto di grande importanza, il Piano industriale presentato dal nostro Gruppo -spiegano i Canciello- ha convinto importanti investitori esteri che hanno deciso di sostenerne la portata mediante un fondo dedicato. Il nostro obiettivo prioritario è quello di rafforzare il sistema logistico del Mezzogiorno in generale e della regione Campania in particolare, attraendo grandi aziende sul territorio e alimentando un circuito virtuoso: investimenti-nuova occupazione", sottolineano gli imprenditori che negli ultimi anni che hanno realizzato più di 300.000 mq di edifici industriali, progettati e realizzati in un’ottica di logistica integrata ed ecosostenibile, inducendo ad investire in Campania colossi dell’economia globale come Amazon, Ferrero, Magneti Marelli, Mondo Convenienza, Fedex, Eurospin, Fercam, Expert, A.ba.co., Lidl, Caterpillar, Md, Sole 365 e Decò. Un progetto che punta a seguire la scia dello sviluppo che potrebbe arrivare dagli investimenti del Recovery Plan. "Il tema dello sviluppo economico e dell’occupazione -spiegano gli imprenditori campani- dovrà essere al centro del Piano nazionale di ripresa e resilienza per arginare una recessione che nei prossimi mesi rischia di rendere drammatica la condizione di lavoratori e imprese. C’è bisogno di investimenti massicci e seri, perché la sfida che l’Italia e il Mezzogiorno devono vincere entro i prossimi cinque anni sarà proprio questa: sviluppare e potenziare un sistema logistico integrato in un’ottica di interconnessione e intermodalità delle varie infrastrutture, fino a raggiungere la perfetta intermodalità: aria, ferro, gomma, acqua". Per gli imprenditori, "oggi, non è più sufficiente disporre di varie e necessarie infrastrutture, questa è semplicemente la premessa". "Quello che è indispensabile - avvertono - è la cosiddetta 'messa in rete' delle infrastrutture. Se non c’è la rete, non possono funzionare a regime le infrastrutture. Si tratta di uno scenario di estrema rilevanza, che può far preferire agli investitori un territorio rispetto ad un altro, in un contesto economico nel quale altri vantaggi si fatica davvero a trovarne". E il tema delle infrastrutture e della interconnessione dei territori è mondiale. "Quanto accaduto nel Canale di Suez -continuano i Canciello- nelle scorse settimane ha messo a nudo una serie di criticità insite, non solo nel trasporto marittimo, ma nel sistema infrastrutturale generale dell’intero bacino del Mediterraneo. Un incidente che ha evidenziato fragilità e paradossi del mercato globalizzato, e ricordato quanto incidenti relativamente banali e imprevedibili possano avere conseguenze enormi per l’economia mondiale". Il Gruppo Marican, inoltre, è attivo in settori chiave dell’economia del Paese come immobiliare, costruzioni, agricoltura, energie rinnovabili e food. Ma il punto di partenza per gli imprenditori campani resta il Mezzogiorno che può diventare "l’hub centrale per gli scambi commerciali per tutto il bacino del Mediterraneo: da operatori della logistica è chiaro che il tema delle piattaforme territoriali intermodali è al centro della nostra attenzione", continuano. Per i Canciello, "esistono tutte le premesse affinché il baricentro logistico dell’Ue si possa trasferire verso Sud rispetto all’assetto attuale, grazie ad una struttura di investimenti in infrastrutture caratterizzata dalla progressiva diffusione nell’Europa meridionale di poli logistici, da mettere al servizio di aree di produzione che presentino forti potenzialità di sviluppo nel medio-lungo termine. In questa ottica assume un carattere centrale il ruolo del Mezzogiorno, perché è da qui che può passare il futuro dell’economia italiana, ma anche europea". "Imprese ed istituzioni dovranno essere capaci di sviluppare un’economia sempre più competitiva, aperta ed integrata con i mercati internazionali, guardando con un occhio al Mediterraneo ed un occhio al Nord Europa", concludono i tre imprenditori.
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Da Dacia Maraini a Costanza Quatriglio, da Letizia Battaglia a Franco Maresco e all’arcivescovo Lorefice. E poi confronto tra Valsecchi e Giambrone: prende corpo il programma della manifestazione che sarà sulla rete, per tornare in presenza sul Cassaro a settembre. Tema: la città comunità. Saranno cinque le giornate e non quattro quelle su cui si dipanerà il programma della sesta edizione de La Via dei Librai, la seconda sul web. Il 22 aprile, giornata inaugurale, il saluto dell’assessore alla Cultura del comune di Palermo Mario Zito aprirà la rassegna. E già dal 22 il programma sarà completato da una serie di appuntamenti che copriranno tutto l’arco della giornata. Lo schema sarà quello che verrà replicato sino al 26 aprile, quando la rassegna si chiuderà con il faccia a faccia tra Franco Maresco e Giusto Catania che, moderati da Enrico Del Mercato, si confronteranno sul tema di Palermo-città comunità. Sarà questo il filo conduttore della manifestazione che nel suo manifesto culturale 2021 parte dalle lezioni di Dolci, Olivetti e Pasolini, per sviluppare questo tema, oggi più che mai di attualità nel momento in cui proprio le comunità, costrette a vivere in spazi definiti, come città, regioni, o Stati fanno i conti con la propria identità e i propri valori. E questo sarà il tema affrontato dal sindaco Leoluca Orlando che, nella prima giornata, ne parlerà con altri primi cittadini nell’incontro che sarà moderato da Roberto Leone. Il 23 aprile invece l’evento centrale della giornata sarà la conversazione tra Francesco Giambrone, Mario Valsecchi e Mario Zito che discuteranno con Eleonora Lombardo su teatri, cultura, arte e comunità. Nella stessa giornata ma alle 21 Letizia Battaglia e Sabrina Pisu parleranno del libro che hanno scritto insieme “Mi prendo il mondo ovunque sia”. A dialogare con loro sarà Daniela Tornatore. Sabato 24 invece la protagonista sarà Dacia Maraini. La scrittrice sarà intervistata da Elvira Terranova sul tema Pasolini e la lettura della città, mentre domenica 25, Maurizio Carta presenta la sua biografia progettuale di Palermo. Al mattino è previsto l’intervento del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, generale Castello sul rapporto tra l’Arma e la comunità, intervistato dalla giornalista Adnkronos Elvira Terranova, mentre l’Arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice dialoga con Francesco Lombardo de La via dei librai, sull’enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Francesco sul tema della fraternità e dell’amicizia sociale. Le cinque giornate de La Via dei Librai 2021 saranno costellate da una lunga serie di appuntamenti che inizieranno al mattino con la presenza di editori, scuole e di numerose organizzazioni culturali e sociali con i propri contributi e si chiuderanno a sera inoltrata con le letture dei booklovers. Spazio anche al cinema con l’appuntamento del 24 aprile in cui Costanza Quatriglio e Paolo Pisanelli con Domenico Rizzo parleranno di Cecilia Mangini, la documentarista amica di Pasolini con il quale realizzò lavori di straordinaria importanza sulle periferie (La canta delle marane), scomparsa nello scorso gennaio. In programma, infine, una serie di proiezioni di video e corti in collaborazione con la Sede Sicilia del Centro di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema, che sono la premessa per uno spazio fisico che sarà previsto nell’edizione su strada del prossimo settembre. Tutte le informazioni sul sito laviadeilibrai.it e sui canali social collegati. Il programma completo è ancora in via di definizione e quindi gli appuntamenti in cartellone possono subire variazioni. Il comitato scientifico de La via dei librai è composto da Francesco Lombardo, Giulio Pirrotta e Giuseppe Scuderi. Quest’anno il comitato è affiancato da una struttura ad hoc composta da Fabio Lo Verde, sociologo, Maurizio Carta, urbanista, dell’Università di Palermo, Giuseppe Notarstefano, docente di economia alla Lumsa e Daniela Tornatore giornalista e scrittrice. Alla rassegna collaborano per la sezione Giovani le studentesse Eva Abbate e Viola Carmicio. La manifestazione è promossa dal Comitato de La via dei Librai, dall’Associazione Ballarò significa Palermo, dall’Associazione Cassaro Alto insieme al Comune di Palermo ed è patrocinata dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, dal Centro per il Libro e per la Lettura, dalla Regione Siciliana e la Sede Sicilia del Centro di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema.
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“Esprimo grande apprezzamento per la sentenza del Tar Lazio in materia di rassegne stampa che conferma, tra l’altro, la legittimità della Fieg ad agire a tutela degli interessi dei propri associati nel contrasto alle violazioni del diritto d’autore”. Lo ha dichiarato il Presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, Andrea Riffeser Monti, in merito alla pronuncia con la quale il Tar Lazio ha definitivamente respinto il ricorso presentato dalla società di media monitoring Eco della Stampa contro la delibera Agcom che vietava di utilizzare nelle rassegne stampa articoli di giornale oggetto di espressa riserva. Nel ribadire la legittimità del potere attribuito all’Agcom dal Regolamento a tutela del diritto d’autore online e la legittimazione ad agire della Fieg, il giudice amministrativo ha confermato la tesi per cui gli articoli sottoposti a riproduzione riservata non sono liberamente riproducibili senza il consenso dell’Editore, titolare dei relativi diritti di utilizzazione economica, il quale può, pertanto, subordinarne l’utilizzo al pagamento di una licenza. La rassegna stampa fatta come la fa la ricorrente – aggiunge il Tar – ossia con la riproduzione integrale di articoli e di pagine di giornali, e senza l’autorizzazione del titolare del diritto esclusivo alla riproduzione, è pertanto illegittima. La sentenza pubblicata oggi consolida il percorso di collaborazione avviato da Editori e agenzie di media monitoring nell’ambito del Repertorio Promopress, al quale aderisce oggi oltre il 90% degli operatori del mercato delle rassegne stampa.
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