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Lunedì nero per le Borse: Milano cede il 4,69%, impennata dello spread

Davvero un brutto inizio di settimana per le Borse europee, di nuovo in profondo rosso a causa dei timori per il rallentamento globale. Guidata principalmente dai settori legati al ciclo economico, come banche e automobili, la raffica di vendite non ha risparmiato alcun comparto. In Germania il Dax ha ceduto il 3,3%, scendendo sotto la soglia dei 9 mila punti per la prima volta dall’ottobre del 2014: “Credo che ci siano dei grossi problemi economici. Chiaramente, ci sono anche problemi di natura politica a complicare le cose”, commenta Mike Ingram di BGC Partners. “È una delle ragioni per le quali avevo deciso di non espormi sui titoli europei, erano sovrapprezzati. Visto come sta oggi, sono molto felice di non essere saltato su quel carro”, aggiunge. In Grecia le tensioni si sommano alle incertezze per la tenuta dell’esecutivo Tsipras, bersaglio di grandi proteste dopo la presentazione della riforma delle pensioni. Il risultato è stato un tonfo del 7,87% per la Borsa di Atene. Tra le piazze principali la maglia nera va a Milano, che ha ceduto il 4,69%. Il crollo dei bancari e la fuga degli investitori verso i Bund tedeschi hanno fatto schizzare lo spread quasi a 150 punti base.