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Mattarella scioglie le Camere ma ai parlamentari resta il vitalizio: ecco come mai

Con le dimissioni rassegnate dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di sciogliere in anticipo le Camere, chiamando il Paese alle urne il 25 settembre 2022 al fine di eleggerne di nuove.

Nonostante la caduta del governo però, i senatori non perderanno il loro vitalizio poiché il 24 settembre, appena un giorno prima del voto, scatta il diritto alla pensione ‘pro quota’, una formula pensionistica che si raggiunge compiuto il 65esimo anno d’età e che prevedere il diritto di ricevere la quota per tutti e 5 gli anni di legislatura. Questa scadenza, però, non è stata rispettata, perchè, quindi, i “vitalizi” ai parlamentari saranno comunque garantiti?