Meeting di primavera: sul tavolo dell'Fmi i pericoli per la crescita globale
L’economia globale sta voltando pagina ma la ripresa è ancora troppo debole e troppo lenta. Parola del Fondo monetario, che venerdì, a Washington, ospitava la Banca Mondiale per la prima giornata del consueto meeting di primavera. Ad accogliere ministri delle Finanze e banchieri centrali del G20 il numero uno Christine Lagarde, la quale ha voluto smentire la crisi in atto nei Paesi emergenti a causa del rallentamento negli stimoli monetari voluto dalla Federal Reserve, chiamandola piuttosto un “aggiustamento”. Fatte le dovute congratulazioni alla Grecia per il ritorno sui mercati internazionali, la discussione si è spostata sul tema del pericolo bassa inflazione, già oggetto di una polemica a distanza con il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. Questa volta Lagarde è stata più diplomatica, dicendosi contenta della discussione sulle misure non convenzionali all’ultimo vertice dell’Eurotower e ribadendo la fiducia nella capacità di Draghi e colleghi di “avere il polso della situazione”. Ma a dominare i colloqui è stata soprattutto l’Ucraina: la bozza del comunicato del G20 emersa parla di “monitoraggio costante della situazione” e di “pieno sostegno al pacchetto di salvataggio” dell’Fmi.