Mihajlovic e la pallacanestro: "Doncic è straordinario.."
Non solo calcio in conferenza stampa: il mister serbo parla anche di Basket.
La voglia di restare all'Inter e l'importanza di Conte: Hakimi ne parla al The Athletic.
Durante la quinta puntata del Serale, in onda su Canale 5, è stata eliminata Martina.
E se siete ancora indecise tra amore e odio ci pensa lei a schiarirvi le idee, pronte?
Il rinnovo di Pezzella con la Fiorentina è incerto: Milan, Napoli e Roma sul difensore argentino.
Prevista in settimana un vertice del premier Mario Draghi sulla possibilità di introdurlo
Lucien Agoume tornerà all'Inter per crescere come vice-Brozovic: questa la decisione di Conte.
Le probabili formazioni e gli ultimissimi aggiornamenti su Napoli-Inter, 31ª giornata di Serie A.
La 32enne è stata trovata con una profonda ferita alla gola.
Torino-Roma: probabili formazioni e ultimissimi aggiornamenti sulla partita.
A pochi minuti dalla gara contro il Genoa, il ds del Milan, Frederic Massara, è intervenuto a...
La gigafactory in cantiere nel Brandeburgo: continua la battaglia di ambientalisti e comunità locali contro il progetto di Tesla View on euronews
Un semplice romanziere che racconta storie e vite che finiscono per essere il destino di tutti noi
I tre astronauti hanno effettu il loro viaggio di ritorno a bordo della navicella spaziale russa Soyuz Ms-17. Hanno lavorato sulla ISS per ben 185 giorni.
Atalanta-Juventus, 31ª giornata di Serie A: le probabili formazioni e gli ultimi aggiornamenti.
AGI - Giorni decisivi per chiudere l'accordo con l'Ue su Ita e permettere alla nuova Alitalia di prendere il volo in coincidenza con l'avvio della stagione estiva. Martedì prossimo i commissari Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava saranno sentiti dalle commissioni Attività produttive e Trasporti della Camera per fare il punto della situazione. Nei giorni scorsi il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha detto che "con i commissari straordinari è in corso una riflessione su piani alternativi se l'attuale trattativa andasse male”. In questi giorni il lavoro sta procedendo con i tavoli tecnici per trovare la quadra e poi avere il via libera 'politico' al decollo di Ita. Venerdì il premier Mario Draghi ha risposto in conferenza stampa su Alitalia ribadendo che in futuro dovrà sostenersi dal sola. "Il debito è buono solo se viene fatta una riforma della società che poi andrà avanti con le proprie ali e non dovrà essere continuamente sussidiata come è stata negli ultimi anni. E' necessario che sia autonoma e si sostenga da sola", ha sottolineato. Il ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili Enrico Giovannini ha spiegato che con l'Ue il negoziato è duro ma non c'è alcuna impasse. La trattativa con Bruxelles su Alitalia "continua, ieri e oggi, non siamo minimamente all'impasse". "Stiamo negoziando in modo molto duro - ha precisato Giovannini - perché ne va di una compagnia forte che sia in grado di stare sul mercato, di fare alleanze successive ma da una posizione di forza". Il ministro ha sottolineato l'importanza di un'integrazione tra trasporto aereo e ferroviario. Su un possibile passaggio di lavoratori Alitalia in Fs, Giovannini ha detto che "l'interpretazione che il problema sia semplicemente di sbolognare, parole veramente irrispettosa nei confronti dei lavoratori da un'impresa all'altra, non è corretta". "Quello che sta accadendo, anche in altri paesi, penso alla Germania - ha precisato - è un'integrazione forte tra i servizi del trasporto aereo e quelli ferroviari. Questa integrazione non è una motivazione di assistenza sociale ma è uno dei pezzi del futuro del trasporto aereo. Quindi quella interpretazione devo dire è decisamente scorretta". Intanto da Bruxelles vengono rispedite al mittente, su tutti sindacati e molte forze parlamentari, le accuse di una disparità di trattamento tra Alitalia e le big europee come Air France e Lufthansa. "Alitalia era in perdita costante ed era in difficoltà prima del 31 dicembre 2019" per questo "il suo caso è diverso da Air France" e per questo "non è idonea a ricevere gli aiuti previsti dal quadro temporaneo degli aiuti di Stato, comprese le misure di ricapitalizzazione", ha sottolineato una portavoce della Commissione europea. Il braccio di ferro riguarda in particolare il numero di slot di Linate (per cui Ue chiede un taglio del 50%), il numero di aerei (da cui dipende anche quello dei dipendenti), il marchio e il nome. A questo proposito sempre Giovannini, nei giorni scorsi, ha precisato che "il Governo considera il brand come un elemento importante della trattativa”. Dal canto suo Giorgetti ha assicurato che o con l'Ue ci sarà un compromesso ragionevole oppure "il governo non accetterà" un'intesa. Allo stesso tempo, ha aggiunto, "deve essere interpretata in maniera ragionevole la norma che consente allo Stato di ristorare la compagnia perché chi lavora deve avere lo stipendio".
Riaperture e pass per spostamenti tra regioni: nuova riunione. Il coprifuoco, invece, "non è in discussione". A quanto apprende l'Adnkronos, dovrebbe tenersi già in settimana una nuova cabina di regia tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza sul pass per consentire ai cittadini di muoversi tra regioni di colore diverso o partecipare a determinati eventi, a cominciare dai concerti. Obiettivo trovare una soluzione operativa già dal 26 aprile, quando inizierà la nuova fase di riaperture. Sul tavolo di confronto non dovrebbe invece trovare spazio il tema del coprifuoco, per spostare le lancette più avanti di una o due ore. "Sul coprifuoco non c'è nulla da dire, non è in discussione. Punto. Dobbiamo solo capire come rendere operativo il pass sulla mobilità", dice all'Adnkronos uno dei ministri presenza fissa alle riunioni della cabina di regia. E' tuttavia presumibile che la Lega approfitterà dell'incontro per sollevare la questione, "ma su questo non troverà margini, né in Draghi né nelle altre forze di governo", assicura la stessa fonte. Per ottenere il pass sarà necessario aver fatto il vaccino, essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti oppure essersi sottoposti a un tampone che attesti di non esserne affetti. Il 26 aprile potrebbe essere introdotta "una soluzione transitoria - dice la stessa fonte - sostitutiva del pass vero e proprio, perché per arrivare alla definizione del percorso per il documento definitivo forse occorrerà qualche giorno in più. Comunque ci lavoreremo di buona lena già da questa settimana. Vediamo...".
Nel polpettone di patate puoi aggiungere tutte le cose che ti vengono in mente e questo lo rende una vera prelibatezza
Gianfranco Vissani presente al sit in a Città della Pieve: “Certo, cucinerò per Mario Draghi. Cucineremo lì per lui, andiamo e vediamo che succede”
Denunciati a Torre del Greco due fratelli
Un libro che getta nuova luce su uno degli aspetti meno conosciuti della seconda guerra mondiale, un documento destinato a far discutere. Il memorandum di Darmstadt, sui crimini alleati perpetrati contro il popolo tedesco dal '45 al '47, per la prima volta tradotto in italiano, è adesso pubblicato nel libro "1945 Germania anno zero. Atrocità e crimini di guerra Alleati" a cura di Massimo Lucioli, edito da Italia Storica. Nel volume vengono descritti gli episodi che sarebbero avvenuti nel campo di internamento americano 91 a Darmstadt, che contava 24.000 prigionieri tedeschi. Nel 1946, in segreto, su richiesta del collegio di difesa di Norimberga, fu formato un comitato di lavoro di avvocati internati, davanti al quale circa 6mila testimoni diretti fecero dichiarazioni giurate sulle violazioni delle leggi e delle regole di guerra da parte degli Alleati. Questo materiale, che era stato accuratamente controllato e compilato in sei copie, doveva essere presentato al tribunale militare internazionale di Norimberga ma gli Alleati non lo permisero e il memorandum venne sequestrato; tuttavia, una copia fu trafugata e pubblicata in Argentina nel 1953 e successivamente in Germania. Per la prima volta tale raccolta viene integralmente tradotta e pubblicata in italiano, assieme a una sconvolgente raccolta di immagini, molte delle quali inedite. IL CURATORE LUCIOLI: "L'HO TROVATO UN ANNO FA, DOCUMENTO SCONVOLGENTE" - "Il libro esce adesso perché ho reperito il Memorandum soltanto un anno fa e non era mai stato tradotto in italiano - dice all'Adnkronos Massimo Lucioli, pilota di aerei e scrittore, che si è occupato come ricercatore anche dei crimini le truppe coloniali francesi in Italia, le 'marocchinate' - Mi è sembrato notevole e ho provveduto a farlo tradurre e a fare un'introduzione di carattere storico. Un argomento di interesse perché ritengo che la dicotomia vada un po’ rettificata per dimostrare che non tutto il bene era da una sola parte e tutto il male dall’altra. Quella perpetrata dagli Alleati è stata una violenza enorme e oltretutto gratuita e le testimonianze, mai prese in considerazione, di 6.000 soldati offrono un quadro davvero sconvolgente”. I fatti riportati furono elencati in ordine cronologico secondo le stesse dichiarazioni giurate degli internati e ricostruiscono dagli eccidi dei tedeschi etnici in Polonia nel 1939 alle uccisioni dei prigionieri di guerra da parte sovietica prima e Alleata poi, fino agli stupri di gruppo e massacri di massa sovietici nelle province orientali della Germania nel 1944-1945. Nel memorandum si ripercorrono i bombardamenti incendiari su quartieri popolari e centri storici delle città tedesche sino all’applicazione delle draconiane misure punitive del piano Morgenthau e della direttiva JCS-1067 statunitense contro le “forze nemiche disarmate” tedesche nei campi di prigionia in Germania e Francia e contro la popolazione tedesca stremata dalla guerra, che causarono la morte per fame, freddo e malattie di centinaia di migliaia di civili – specie anziani, bambini e donne – e prigionieri di guerra tedeschi nel periodo 1945-1947. LO STORICO CARDINI: "ANCHE DEMOCRAZIE HANNO MASSACRATO" - "Non è una novità che gli Alleati, anche loro, abbiano commesso atti infami, fatto morire centinaia di persone di fame, ucciso. Ma non è questo il problema. Anche se non piacerà, va da sé che di certe cose se ne è sempre parlato, che alcuni processi agli americani si sono conclusi con condanne e che le voci che circolavano, per esempio sulla faccenda delle 'marocchinate', con le truppe spedite dagli alti comandi francesi con intenti malvagi a massacrare, ci riportano alla realtà: la guerra non è mai gentile, la Seconda Guerra Mondiale, poi, è stata ancora più brutale perché è stata una guerra ideologica", dice all'Adnkronos lo storico Franco Cardini, commentando la pubblicazione del memorandum. "Che poi in questo libro, che devo ancora leggere, - dice - ci possano essere degli errori è plausibile, se l'autore ha distorto la realtà oppure no, se ha esagerato, verrà fuori. Però io il memorandum lo conosco e ci sono invecchiato insieme. Lo dicevo da anni e qualcuno insorgeva contro di me. Ormai certe verità uniche e menzogne sono diventate patrimonio dell'umanità. Si tratta di recuperare il tempo perduto e ristabilire un frammento di verità. Gli americani non hanno venduto solo cioccolato e caramelle. Ci vorrebbe più coraggio a dirlo, nessuno ha tutta la ragione in tasca. E questo non significa ridimensionare i crimini del nazismo, sia ben chiaro". "Sappiamo e abbiamo anche visto che i vincitori - spiega lo storico -quando hanno vinto, hanno fatto di tutto per imbiancare le loro coscienze e annerire quelle dei vinti. Oltre agli indegni e orribili campi di sterminio nazisti, ci sono stati massacri da parte dell'Unione Sovietica, c'è stata una bomba nucleare sganciata nel '45 quando non serviva e qualcuno ce l'ha raccontata come fosse stato fatto in termini umanitari. C'è stato tanto altro, ma abbiamo immagazzinato una tale potenza di accuse nei confronti dei vinti, alcune anche calunniose, da far paura". "Mi ricordo le proteste e le meraviglie che suscitai nei colleghi durante un convegno, quando portai la prova provata di alcune assoluzioni di personaggi nazisti di rilievo nel processo di Norimberga - ricorda Cardini - Nessuno ci credeva perché il battage dei mass media diceva altro". Insomma, secondo lo storico, "nel corso di tutti questi anni, abbiamo metabolizzato una quantità infinita di errori e inesattezze storiche incredibili" e solo "adesso, dopo 80 anni, si comincia a fare un po' di chiarezza, si comincia a fare i conti con la verità". Poi, certo, sottolinea, "ci saranno sempre gli isterici che dovranno negare per forza qualcosa. La frase 'le democrazie non possono essersi macchiate di tali crimini' l'avrò sentita centinaia di volte. Ma quando mai? Anche le democrazie hanno massacrato gente, e bisognerebbe prenderne atto". "Nei prossimi anni, nonostante le proteste e il battage pubblicitario, verranno sempre più a galla le verità storiche, anche se saranno affermate fuori tempo massimo", dice Cardini, che però mette in chiaro: "Attenzione, questo non giustifica per niente il revisionismo, il negazionismo o i tentativi ridicoli di santificare personaggi che sono stati condannati nell'inferno più buio. La storia è questa, bisogna abituarsi a questo. Dire che Churchill sia stato un mascalzone, non significa dire che Hitler aveva ragione...", conclude.