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Motor Show di Ginevra, verso uno scontro Silicon Valley-case automobilistiche?

C‘è uno spettro che si aggira tra gli stand del salone dell’auto di Ginevra. È lo spettro dei giganti della tecnologia, i quali, tra progetti di auto elettriche, che si guidano da sole o semplicemente dotate di sistema operativo, sembrano aver messo nel mirino il settore delle quattro ruote. Inevitabile dunque che i grandi produttori come Mercedes, dopo oltre un secolo passato a migliorare il motore a scoppio, comincino a sentirsi un bersaglio disegnato sulla schiena. Senza contare che il mercato ancora non si è ripreso completamente dalla crisi: “Il 2015 sarà un altro buon anno, in termini globali, ma dipende sempre dai mercati”, spiega Henner Lehne, analista di IHS Automotive. “Nei mercati emergenti, come tutti i BRICS (i Paesi ad alto tasso di crescita, ndr) tranne la Cina, non è un anno così buono”, aggiunge. Per vedere ciò che il futuro ha in serbo non serve andare in California, dove Google e Apple lavorano ai loro progetti più o meno segreti. A Ginevra i visitatori hanno potuto ammirare la nuova “concept car” Budii della svizzera Rinspeed. Grazie al suo braccio meccanico, la vettura può spostare il volante a destra o a sinistra per restituire al guidatore un po’ di indipendenza. “Oggi i nativi digitali non conoscono altro che Internet”, commenta il numero uno Frank Rinderknecht. “Per cui – aggiunge – è una questione generazionale, di adattamento ad una particolare tecnologia. Sono sicuro che i nostri nipoti un giorno diranno: ‘Wow, nonno, non posso credere che avevate piloti e conducenti di autobus! Oggi fanno tutto le macchine’”. La vera gara però non sarà tanto per la costruzione delle vetture, ma per chi ne controllerà il futuro “cuore” digitale. Secondo gli analisti di Gartner le case automobilistiche si divideranno in due gruppi: chi farà tutto in casa e chi deciderà invece di allearsi con un’azienda della Silicon Valley aprendo il cofano oppure il cruscotto dei propri modelli.