Notizie sui videogiochi: I giochi preferiti dagli europei
Preparati a qualche sorpresa davvero inaspettata!
Per la finale i Maneskin hanno messo a nudo (letteralmente) il loro animo glam rock
La polizia è intervenuta per bloccare un corteo di trenta persone intento a protestare all’ingresso dell’Ariston, intonando cori per chiedere lavoro.
Chiara Ferragni su Instagram chiede aiuto ai suoi 23 milioni di followers per votare il marito Fedez, in gara a Sanremo 2021 con Francesca Michielin. Sul web monta la polemica: molti utenti protestano a gran voce, facendo notare che nessuno degli altri concorrenti in gara può contare su un bacino così vasto di voti cui attingere. "Chiara Ferragni ha pubblicato letteralmente diciannove stories e tre post, di cui uno con Leone, in cui invita a votare Fedez. Ogni nostro tentativo di far salire qualcun altro sul podio sarà inutile", scrive un utente. "Devono vincere le canzoni migliori, non quelle che hanno più follower!", scrive qualcuno. "Ho buttato 50 centesimi. La Ferragni ha detto ai suoi followers di votare suo marito. Ciaaaao", scrive un'altra. Le fa eco un altro utente: "Dall'alto dei miei 128 followers, faccio un appello ai 23 milioni di seguaci della Ferragni: toglietele il follow", invita. "Certo che se votano i fan di Chiara Ferragni sappiamo già chi sarà il vincitore, potevamo risparmiarci l'esibizione di Renga e Bugo", sdrammatizza qualcun altro. Ma c'è anche chi difende l'imprenditrice digitale: "Non capisco la polemica: non dovrebbe invitare i followers a votare per il marito?", scrive qualcuno. Codacons - Il Codacons "vigilerà sull'andamento del televoto e chiederà alla Rai di avere tutti i dati relativi ai voti provenienti dal pubblico da casa", per verificare se l'appello di Chiara Ferragni a votare il marito Fedez in gara a Sanremo con Francesca Michielin possa incorrere in qualche violazione. Lo afferma l'associazione all'Adnkronos, e spiega: "Il regolamento del festival prevede la par condicio per tutti gli artisti in gara, e se questa viene violata da interventi esterni atti ad alterare la classifica finale della kermesse, la stessa classifica rischia di essere annullata". Utilizzare dunque "un bacino di utenza di 23 milioni di follower per favorire un artista a discapito degli altri potrebbe determinare una violazione sia del regolamento del festival che delle delibere Agcom, ed in tal senso, in caso di votazioni anomale attraverso il televoto il Codacons avvierà le dovute azioni legale per annullare la classifica finale di Sanremo 2021".
Per noi Madame è un grande, emozionato, "lo voglio"
Fiorello ringrazia: "È un bellissimo premio, il più importante ricevuto in carriera”
Perle e cristalli si fanno magia in un abito azzurro che porta la primavera sul palco di Sanremo
L’artista porta sul palco dell’Ariston il suo ultimo quadro e conquista i telespettatori
In occasione della finale, la programmazione cinematografica sulle reti nazionali prende coraggio e schiera classici come "Il Padrino parte II", "Indovina chi viene a cena?", e "Papillon". Le emittenti locali, dopo quattro giorni di orgogliosa resistenza, tirano invece i remi in barca e trasmettono televendite di tappeti e film di Franco e Ciccio. Rete Oro, che il giorno prima ci aveva regalato un'esibizione di sua maestà Gianni Drudi, ripiega su un "Incontro di catechesi biblica" incentrato su "riflessioni sull'apocalisse". Non che, al momento, facciano male. Il sussulto d'orgoglio di Lazio Tv L'unico sussulto di orgoglio è su Lazio Tv, dove impazza il 'Festival Italia in musica'. Tra le concorrenti c'è la fidanzata di Alvaro Vitali. Quando la conduttrice la interpella sull'illustre compagno, parte la musica dei titoli di testa dei film di Pierino e si spera di veder apparire Vitali in tutto il suo fulgore, magari pronto a esibirsi a sua volta, ma l'aspettativa viene purtroppo delusa. Segue un oroscopo parodistico pure piuttosto divertente. Il documentario sugli incidenti aerei trasmesso da Focus deprime l'umore meno del previsto perché dall'ultima volta che abbiamo preso un volo è passato più di un anno, quindi l'ipossia da depressurizzazione è diventata un pericolo remoto ed esotico quanto il venire divorati da una tigre del Bengala mentre ci si reca dal tabaccaio. Si trova infine ricetto su Casa Italia 53 con una televendita di lampade di sale dell'Himalaya del peso di ben 9 chili, disponibili anche a forma di angelo. Quando la televendita delle lampade di sale inizia a diventare troppo convincente, si passa ai cartoni animati un attimo prima di sfoderare la carta di credito, giacché quella a forma di rinoceronte valeva obiettivamente l'acquisto. Le repliche notturne di 'Doraemon' su Cartoonito confermano come il target di riferimento, a quest'ora, siano quarantenni nostalgici orfani di Super 3. Su Boing si ha invece la fortuna di imbattersi in uno dei vertici assoluti della cultura orientale contemporanea: la puntata di Dragon Ball Super nella quale Goku si teletrasporta per sbaglio nel Villaggio Pinguino e incontra Arale. Spaghetti western su Cine 34 Si sale ancora di livello su Cine 34, che propone un classico immortale dello spaghetti western come "Vado, l'ammazzo e torno" di Enzo G. Castellari, che batte facilmente la concorrenza del kinghiano 'L'acchiappasogni' e di 'V per Vendetta', reso ormai insostenibile dall'inflazione di maschere di Guy Fawkes nei contesti più incongrui e disparati. Ci si sofferma su 'Camionisti in trattoria' su Food Network giusto un paio di minuti perché si conosce il ristorante di turno: il documentario di DMax che propone di rivelare le prove dell'esistenza dello yeti è troppo allettante. La fiction su Garibaldi di Rai Premium è eccessivamente seriosa per l'orario, mentre le letture dantesche su Rai 5 soffrono di un audio deficitario. La performance teatrale che segue ha in sovraimpressione l'avviso 'Programma registrato prima del DPCM 24/10/2020', che fa quasi la stessa tristezza dei disclaimer su Disney Channel che avvertono dei contenuti razzisti su 'Dumbo' e 'Lilli e il Vagabondo'. Su Lazio Tv il festival canoro prosegue con un anziano lungocrinito con kefiah e stratocaster. Si conclude l'ultima serata di zapping con un altro spaghetti western su Cine 34, 'Wanted' di Giorgio Ferroni con Giuliano Gemma protagonista.
Un abito nudo, privo di sovrastrutture e libero, come libera è Arisa a Sanremo
Il cantante Achille Lauro ha risposto alla “provocazione” dell’attaccante Zlatan Ibrahimovic relativo al suo aspetto spaventoso, in conferenza stampa.
Le emozionanti parole del calciatore sul palco dell'Ariston
"Amo le sfide, amo l'adrenalina. Grazie, Italia: la mia seconda casa". Zlatan Ibrahimovic e il monologo a Sanremo 2021. "Ho giocato 945 partite, ne ho vinte tante ma non tutte. Ho vinto 11 scudetti, ma ne ho perso qualcuno", dice, cancellando i campionti vinti con la Juventus e eliminati dall'albo d'oro nei procedimenti sportivi per calciopoli. Nel palmares di Ibra, infatti, figurano 2 campionati vinti con l'Ajax, 3 con l'Inter, 1 con il Milan e 4 con il Psg. Spariti i due tornei giocati con la Juve tra il 2004 e il 2006. "Ho vinto tante coppe, ne ho persa qualcuna. Sono Zlatan anche se non ho vinto tutte le partite. Sono Zlatan quando vinco e quando perdo. Ho fatto più di 500 gol, ne ho sbagliato qualcuno", dice l'attaccante del Milan. "Il fallimento non è il contrario del successo, è una parte del successo. Non fare niente è il più grande sbaglio che puoi fare. Se sbaglia Zlatan, puoi sbagliare anche tu. La cosa importante è fare la differenza: impegno, dedizione, costanza, concentrazione. Ognuno di voi nel suo piccolo, ho detto nel suo piccolo, può essere Zlatan. Voi tutti siete Zlatan e io sono tutti voi. Questo non è il mio festival, non è il festival di Amadeus, è il festival dell'Italia intera", aggiunge prima di rivolgere il proprio grazie all'Italia: "La mia seconda casa".
La Juve riesce a ribaltare lo svantaggio iniziale e passa sulla Lazio per 3-1. L'Udinese batte il Sassuolo in casa per 2-0 e interrompe la serie positiva degli emiliani. Finisce in parità (1-1) la sfida tra Spezia e Benevento. Questi i primi tre verdetti della 26esima giornata di serie A. La Juve prima soffre poi passa, 3-1 alla Lazio Nonostante le assenze in difesa, Ronaldo partito dalla panchina e una formazione quasi completamente rivoluzionata, la Juventus si prende una vittoria di forza e carattere ai danni di una Lazio bella a sprazzi. Allo Stadium finisce 3-1 in rimonta, con Correa che apre le danze ma non basta ai capitolini, ribaltati da Rabiot e dalla doppietta di Morata. Pirlo ed i suoi si portano momentaneamente a -1 dal Milan secondo, mentre la formazione di Inzaghi resta settima alle spalle del Napoli. Migliore l'inizio dei biancocelesti, che al quarto d'ora sfruttano l'erroraccio di Kulusevski per sbloccare la gara. Lo svedese sbaglia un passaggio lanciando Correa verso la porta, l'attaccante laziale è bravo a superare Demiral battendo Szczesny con un destro sul primo palo. I padroni di casa non ci stanno e reagiscono provando subito ad aumentare i giri del motore, recriminando anche per un presunto rigore non fischiato al 24': Hoedt devia con il braccio in area in maniera abbastanza netta, ma per arbitro e Var non ci sono gli estremi per il penalty. La squadra di Pirlo continua a spingere e dopo aver sfiorato il pari con Morata, trova comunque l'1-1 con Rabiot che calcia di potenza sotto la traversa sorprendendo Reina da posizione defilata. L'avvio di ripresa è scoppiettante, con Chiesa che si mette in proprio andando vicino ad un super gol, mentre dall'altra parte Milinkovic è sfortunato nel colpire una traversa con un colpo di testa. Al 57' colpisce ancora la Juventus e lo fa con Morata, bravissimo nel concludere alla perfezione un contropiede perfetto nato da un'altra bella giocata di Chiesa. Passano giusto un paio di minuti e lo spagnolo fa doppietta su calcio di rigore, conquistato da Ramsey per fallo di Milinkovic. Una mazzata per la squadra di Inzaghi, che con orgoglio prova comunque a restare in partita, ma tutti gli sforzi saranno vani fino alla fine. Udinese-Sassuolo 2-0, friulani lontani da zona salvezza L'Udinese batte il Sassuolo in casa per 2-0 e interrompe la serie positiva degli emiliani reduci da tre risultati utili consecutivi, culminati nell'ultimo turno con il pareggio contro il Napoli. Anche i friulani venivano da tre risultati positivi, ma l'ultima gara, il pareggio col Milan, aveva un sapore amaro perchè erano stati raggiunti in extremis su calcio di rigore. Gotti, privo degli infortunati Samir, Jajalo e Pussetto, preferisce Stryger Larsen a Zeegelaar sulla sinistra e in attacco lancia dal primo minuto Llorente. De Zerbi deve fare a meno di Romagna, Chiriches, Bourabia e Boga. Sulla sinistra Kyriakopoulos ha la meglio su Rogerio, mentre Traorè vince il ballottaggio con Djuricic. In avanti maglia da titolare per Raspadori, con Caputo che parte dalla panchina. De Paul e compagni battono 2-0 il Sassuolo e tengono alta la guardia fino alla fine senza soffrire l'attacco da 40 gol stagionali di De Zerbi. L'Udinese sale a quota 32 punti in classifica e si lascia forse definitivamente alle spalle la lotta salvezza. Il Sassuolo resta a 36 punti con una partita da recuperare. Gotti si affida a Pereyra alle spalle di Llorente, entrambi a segno. E la rete dell'1-0 è proprio frutto del fiuto del gol dello spagnolo che tanto è mancato nella prima parte di stagione. Al 42' Molina crossa dalla destra, Ayhan trattiene Llorente che in caduta riesce a deviare il pallone quel che basta per beffare Consigli. è il gol che decide una prima frazione di gioco. Nella ripresa ritmi più lenti con l'Udinese che tiene bene il campo contro un Sassuolo che alla mezz'ora cambia modulo: Defrel al posto di Ayhan e la difesa a tre lascia il posto al più collaudato 4-2-3-1. Un cambio che pero' non incide, anzi, nel finale l'arbitro Maggioni prima concede un rigore ai friulani per un mani di Locatelli e poi cirregge la sua decisione per un fuorigioco rilevato dal Var. Doppio vantaggio solo riviato: l'Udinese trova il gol con una ripartenza che si chiude al 93' col destro vincente di Pereyra da posizione ravvicinata. Spezia-Benevento 1-1, Verde risponde a Gaich Finisce in parità (1-1) la sfida tra Spezia e Benevento valida per la 26esima giornata di serie A: gli uomini di Italiano e quelli di Pippo Inzaghi restano appaiati a 26 punti al 14esimo posto. Inizio aggressivo dei padroni di casa ma la prima occasione è del Benevento, con il centravanti argentino Gaich all'esordio dall'inizio: il suo tiro finisce fuori. La replica ligure è affidata all'esterno difensivo Bastoni ma tocca proprio a Gaich, al 24', firmare lo 0-1 su imbeccata di Viola. La reazione dei padroni di casa non produce risultati mentre un nubifragio si abbatte sul Picco e il gioco diventa spezzettato. Nel secondo tempo lo Spezia alza il ritmo e dopo la traversa centrata da Gyasi raggiunge il pari al 71' con Verde che risolve un batti e ribatti in area innescato da una incursione di Farias: il Var esclude tocchi di mano. Aumenta il nervosismo e fioccano i cartellini gialli: seconda traversa dello Spezia, con Erlic, ma anche gli ospiti non rinunciano a cercare il colpaccio. L'assalto finale dei liguri nei minuti di recupero non cambia il risultato.
Le dichiarazioni di Andrea Pirlo, allenatore della Juventus, dopo la sfida con la Lazio.
Idillio d'amore con il vestito di Serena Rossi a Sanremo <3
La luminosità magica del giacchino elegante di Malika Ayane porta una firma speciale (e iconica)
Festival di Sanremo senza pubblico, realizzato tra rigidi protocolli di sicurezza sanitaria tra distanziamenti, tamponi e mascherine. Ma le poltrone rosse vuote del Teatro Ariston non hanno ridimensionato la voglia di parlare e commentare in rete, le canzoni in gara. #Sanremo2021, #Sanremo21, #Sanrem21, #Sanremo sono i principali hashtag che stanno raccogliendo enormi volumi di conversazioni, in tutto il mondo, pubblicate in queste ore. Un volume in crescita, per un racconto real time concentrato prevalentemente sul fenomeno di costume, sul look dei cantanti, sulle esibizioni, sul carisma dei personaggi coinvolti, più che sulla musica e le performance. Uno straordinario pretesto di evasione dalle conversazioni sul covid, sui vaccini e sui problemi inerenti la crescita dei contagi, in una settimana dove l'Italia parla d'altro, e la spensieratezza alleggerisce la preoccupazione. Un evento che anche quest'anno conferma la sua vocazione internazionale, se ne parla in tutto il mondo, con una forte caratterizzazione di genere femminile: su Twitter oltre il 60% delle conversazioni è pubblicato da donne, appartenenti ad una fascia di età dai 25 ai 34 anni. Gli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6 registrano oltre un milioni di conversazioni in Italia, due milioni di interazioni tra share e commenti, con tasso di engagement del 20.55%, un record se confrontato ad altri argomenti. Basti pensare che quando il focus delle nostre analisi è stretto su temi di attualità e sulla politica, l'engagement rate raggiunge appena l'1%. Un Festival mainstream sui media che fa sempre parlare di sé con un sentiment complessivo positivo - l'analisi, in tempo reale, delle reazioni ed emozioni degli utenti inerenti un qualsiasi personaggio, evento, locale o globale. Un apprezzamento che dopo una lieve flessione nella seconda serata, è andato in crescendo, mantenendosi sempre sopra i commenti negativi. Le critiche non mancano come sempre accade in eventi di questa portata, ma è un #Sanremo che piace, gli appezzamenti e i meme ironici, i contenuti leggeri ed umoristici sono presenti nella prevalenza dei post degli utenti. Il festival della canzone italiana cannibalizza qualsiasi altro tema d'attualità, magnetizza l'attenzione dell'audience e le interazioni, sostituendosi alla pandemia, ai vaccini e alle dimissioni del segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. Le percentuali non lascino dubbi o possibili interpretazioni, questa è la settimana della musica, nonostante i cambi di colorazioni e relative restrizioni delle regioni italiane, a causa dell'incremento dei contagi. Analizzando i picchi delle conversazioni notiamo che Ibrahimovic si sta affermando come uno dei padroni della manifestazione, carismatico, per molti ipnotico, quando c'è lui, in campo e fuori, i social si scatenano come è successo nella serata di apertura. Ma il maggior volume di commenti si è registrato nella terza serata dedicata alle cover, in particolare per la performance di Ghemon e dei Neri per caso. Buona la prima del mio festival di Zanremo... pic.twitter.com/YXjCPV4459 — Zlatan Ibrahimović (@Ibra_official) March 3, 2021 Tra le tante storie che regala Sanremo, c'è anche quella dell'account Twitter dei Maneskin, una delle band più quotate del Festival; una serie di tweet che si sono fatti decisamente notare: graffianti, irriverenti, nessuna parvenza di politically correct, mettendo nel mirino prima la giuria demoscopica, e poi Fiorello, al punto che era persino circolata voce fosse un account hackerato. Pronta la smentita della band, l'account è momentaneamente gestito da altri: “L'unico che poteva prendere il nostro posto! Questa settimana siamo nelle mani di @Dio: sarà lui a gestire il nostro profilo Twitter durante il Festival di Sanremo. D'altronde è abituato a fare ben altro in una sola settimana... #Sanremo2021”. Fiorello: "Incredibile, siamo in anticipo di qualche minuto". E CERTO LO VEDI CHE SE PRESENTI I CANTANTI INVECE DI FARE IL DISCOVERY CHANNEL DE NOANTRI FORSE FINIAMO PRIMA DELL'ALBA?#Sanremo2021 — ManeskinOfficial (@thisismaneskin) March 5, 2021 Proprio i Maneskin sono tra i più condivisi, assieme a @Fedez e @Trash_italiano, quest'ultimo con un livello di interazioni altissimo tra tutti gli influencer che in queste ora hanno commentato #Sanremo21 Tutti noi guardando le giurie che rovinano i nostri piani per la classifica perfetta. #Sanremo2021 pic.twitter.com/6FkAsHrGeS — Trash Italiano (@trash_italiano) March 6, 2021 Tutti noi guardando le giurie che rovinano i nostri piani per la classifica perfetta. #Sanremo2021 pic.twitter.com/6FkAsHrGeS — Trash Italiano (@trash_italiano) March 6, 2021
Davide Toffolo, in gara a Sanremo 2021 con gli Extraliscio, ha partecipato per la prima volta al Festival nel 1990, con i Futuritmi.
La Signora della Musica sul palco di Sanremo con Francesco Gabbani conquista i telespettatori
AGI - Non sarà Meghan, l'attrice americana arrivata nel Regno Unito per sposare il principe Harry e che poi se l'è portato via oltreoceano, a far vacillare la casa dei Windsor-Mountbatten: Andrew Morton, il biografo di Lady D, non teme che la crisi scatenata dai duchi del Sussex, Harry e Meghan, possa avere ricadute sull'istituzione più amata nel Regno Unito. A poche ore dall'attesa intervista concessa da Harry e Meghan ad Oprah Winfrey, un'intervista potenzialmente esplosiva per le ricadute nei rapporti all'interno della Famiglia Reale britannica, Morton - che ha saputo raccontare con sensibilità e acume gli anni più complicati della vita della principessa, quelli che hanno preceduto la sua tragica scomparsa- non ha dubbi sul fatto che l'istituzione della Corona, nel Regno Unito, sia troppo salda e amata dai britannici per subire contraccolpi."La regina ha guidato il Paese durante il Covid, parlando al pubblico attraverso le piattaforme social. Durante la pandemia è stata molto presente e nei nostri salotti, via tv e sui social media, presente più che mai. La monarchia in Spagna è a un bivio, ma non in Gran Bretagna. La successione è assicurata", ha detto in un'intervista all'AGI in occasione della pubblicazione, per i tipi di Giunti, del suo 'Diana. Tutta la Storia'. Morton piuttosto è sollecitato da altro: “Diana sarebbe rattristata -osserva- nel vedere la frattura tra William e Harry e spero che tutto questo finisca quando presenteranno al mondo la sua statua, a luglio”, il memoriale che sarà installato a Kensington Palace quando la principessa avrebbe compiuto 60 anni. ‘Diana, Tutta la storia' è particolarmente attuale perchè racconta nel dettaglio, citando decine di testimoni e il racconto degli amici più intimi dela principessa del Galles, come nacque un'altra clamorosa intervista che mise sotto pressione la Corona: quella di Diana, in cui lei rivelò i suoi tradimenti ma anche come il marito, il principe Carlo, non avesse mai interrotto la sua relazione con Camilla Parker Bowles, sua attuale consorte. L'intervista che il duca e la duchessa di Sussex hanno rilasciato ad Oprah Winfrey -al culmine di un'escalation di eventi e che si promette essere a tutto campo- rischia di avere la stessa risonanza mediatica. Proprio in queste ore stanno infatti uscendo sulla stampa britannica clamorose rivelazioni sui comportamenti - definiti ai limiti del bullismo e della crudeltà- che avrebbe avuto Meghan con i suoi collaboratori nei due anni in cui ha vissuto a Londra. Pubblicato per la prima volta in Gran Bretagna nel 2004, il libro, un bestseller, racconta anche tutti i lati bui della principessa (la farsa coniugale, i disturbi alimentari, la fatica con cui Diana viveva le rigidità di un protocollo rigido e vetusto). Ma ricostruisce anche il suo viaggio alla riconquista di sé, la sua evoluzione, la sua crescita personale, la capacità di reagire agli eventi e risollevarsi. “La nuova edizione ripercorre l'affascinante storia di Diana e del suo ruolo di icona di 21esimo secolo”, racconta ancora Morton. “La seconda edizione è ancora più importante oggi per via delle implicazioni legate all'attuale inchiesta su come il giornalista Martin Bashir abbia convinto Diana a partecipare la sua famosa intervista televisiva”, quella in cui la principessa confessò le sue infedeltà, ma anche il tradimento costante del marito con Camilla Parker-Bowles e definì il suo legame con il principe del Galles con quell'immagine poi rimasta famosa, “un matrimonio un po' troppo affollato”. Un libro ancora più attuale considerate le aspirazioni di Harry e Meghan per la loro nuova vita oltre Atlantico. “Aveva più fegato di chiunque altro e io voglio portare avanti le cose che non ha potuto concludere. L'ho sempre voluto….ma prima ero troppo giovane. Lei sapeva avvicinare la gente e si occupava di organizzazioni e di istituti di carità con cui gli altri non volevano avere a che fare, come il problema delle mine anti-uomo”: Harry- ricorda Morton in ‘Diana, Tutta la storia'- pronunciò quelle parole al suo diciottesimo compleanno, parlando per la prima volta in pubblico della madre e del suo legato. Ora quelle parole sembrano più che mai attuali.