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Ocse: il divario di reddito tra ricchi e poveri è a livelli record

La distanza che separa ricchi e poveri è sempre più grande. Dati disarmanti quelli appena resi noti dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Il 10% più ricco della popolazione che guadagna 9,6 volte quel che guadagna il 10% più povero. Nella maggioranza dei 34 Stati membri il divario di reddito è ai massimi da tre decenni e tra i Paesi che presentano la “voragine” maggiore ci sono gli Stati Uniti, il Messico e la Turchia (i più virtuosi sono invece la Danimarca, la Slovenia, la Slovacchia e la Norvegia). Anche peggiore la situazione per quel che riguarda i patrimoni, spiega il rapporto dell’organizzazione. Nel 2012, in 18 Paesi con dati confrontabili, il 40% delle famiglie meno abbienti possedeva solo il 3% della ricchezza totale, mentre il 10% di quelle più facoltose ne deteneva la metà. Un problema che deve essere indirizzato partendo dal mondo del lavoro e dalla progressiva precarizzazione dei contratti di impiego. Pensate: dal 1995 al 2013 più del 50% del totale dei posti di lavoro creati erano part-time, a tempo determinato o autonomi. Essenziale affrontare anche il tema del divario tra i sessi, spiega l’Ocse, che mette in guardia i governi: la disuguaglianza non è solo un problema sociale. È un problema economico in quanto, soffocando il potenziale degli individui più poveri, zavorra la crescita di lungo termine.