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Petrolio ancora in calo dopo una settimana all’insegna della volatilità

Quando si dice la “volatilità”. Il Brent, l’indice del greggio di origine europea, è tornato saldamente sotto i 50 dollari al barile. Questo dopo che, nell’ordine, era crollato a 45 all’inizio della settimana scorsa, per poi stupire i mercati con un +25% da record tra giovedì e lunedì. Di vero rimbalzo, insomma, l’oro nero proprio non ne vuol sentir parlare. Come dimostra il confronto con 12 mesi fa: il Brent ed il WTI (il greggio di origine nordamericana) hanno perso entrambi circa la metà del loro valore. Il problema, spiegano gli analisti, è che i fondamentali del mercato continuano a puntare al ribasso. Le preoccupazioni per lo stato dell’economia cinese si sono aggiunte al problema fondamentale: l’eccesso di offerta rispetto alla domanda. A riprova sono arrivati i dati sulle riserve di greggio negli Stati Uniti, salite di 7,6 milioni di barili nella settimana chiusasi il 28 agosto. Sommergendo, letteralmente, le previsioni.