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Pil di Eurolandia: la Spagna corre, l’Italia cresce appena dello 0,1%

Gli analisti hanno subito puntato il dito contro la Bce. Una crescita dello 0,3% non basta per rilanciare l’inflazione e la richiesta unanime è per nuovi stimoli economici a sostegno dell’Eurozona. Il dato del quarto trimestre è identico a quello del Pil della Germania, dove la frenata del commercio estero è stata più che controbilanciata dalla spesa pubblica per la gestione dei migranti. Nel complesso, le stime Eurostat dipingono un blocco euro a tre velocità: come la Germania anche Francia e Italia avanzano a passo lento (rispettivamente dello 0,2% e dello 0,1%), la Grecia indietreggia dello 0,6%, mentre la Spagna mette a segno uno scatto: +0,8% grazie ai consumatori che approfittano dei prezzi in calo. Certo, Madrid sconta ancora un alto tasso di disoccupazione e la mancanza di un governo. Ma il +3,5% dell’intero 2015 fa impallidire lo 0,6% con cui l’Italia è tornata al segno più dopo tre anni di fila. Per quanto riguarda Atene la delusione è doppia, dato che la contrazione del terzo trimestre è stata rivista al rialzo all’1,4%.