Pioli: "Bello vincere così"
Grazie ai gol di Rebic e Kessie il Milan vince al Dall'Ara e rimane primo in classifica. I rossoneri rimangono così in testa alla classifica della Serie A.
I dati presentati all'incontro tra Inmi Spallanzani e Gamaleya Institute Roma: "Discussi aspetti relativi allo sviluppo ed alla implementazione clinica del vaccino Sputnik V e di nuovi anticorpi monoclonali"
In lacrime quando ha firmato per il Milan, un'emozione troppo grande per chi realizzava un sogno....
«Ma allora», disse Alice, «se il mondo non ha assolutamente alcun senso, chi ci impedisce di inventarne uno?» In un certo qual modo, è ciò che hanno fatto gli autori di un recente e sorprendente articolo pubblicato su The European Physical Journal C (M. Neubert et al. – A warped scalar portal to fermionic dark matter – The European Physical Journal C, vol 81, Article number: 58 (2021)), rintracciabile in preprint nel sito arxiv o direttamente in quello della rivista (A warped scalar portal to fermionic dark matter | The European Physical Journal C (EPJ C)), scaricabile in PDF. Andiamo però con ordine. Dobbiamo prima inquadrare bene l'argomento. Sulla falsariga di ciò che la Tavola Periodica (di scolastica memoria) rappresenta per gli elementi chimici, il Modello Standard colloca e suddivide le particelle elementari in una teoria quantistica che inserisce a sua volta queste ultime in ben determinate famiglie di appartenenza e fornendo, allo stesso tempo, previsioni circa l'esistenza di altre particelle che possano rendere il quadro d'insieme maggiormente completo e coerente. La scoperta del bosone di Higgs, previsto dal Modello e necessario a giustificare la massa di ogni altra particella, è un esempio della bontà e della potenza di questa teoria. Tutto bene, quindi? Ogni cosa sembrerebbe dunque andare al proprio posto e la fisica avrebbe così esaurito il suo compito di indagine della realtà... No, le cose non stanno così. L'attuale Modello Standard in alcuni aspetti cozza con le verifiche sperimentali e ha certamente bisogno di essere “estesa” alla nuova visione del mondo che si sta pian piano formando e che forse farà germogliare una nuova fisica, ormai invocata da più parti. Alcune di queste incongruenze sono note da tempo. Una delle più eclatanti è la massa, per quanto piccola, degli elusivi neutrini, massa che il Modello non prevede ma che l'evidenza sperimentale ha ormai dato per acquisita. Un altro aspetto è legato all'antica guerra tra la meccanica quantistica e la relatività generale, la teoria della gravitazione. Delle quattro forze fondamentali che descriverebbero tutte le interazioni del mondo fisico (la forza gravitazionale; la forza nucleare forte che tiene unito il nucleo dell'atomo; la forza nucleare debole che presidia i fenomeni legati al decadimento radioattivo; la forza elettromagnetica che tanto ci aiuta nella vita quotidiana), proprio la forza gravitazionale, quella che sperimentiamo maggiormente a ogni istante e che ci tiene agganciati alla superficie del pianeta, è la forza che il Modello Standard non prende in considerazione. E non è finita. Collegato a quanto appena detto è il cosiddetto “problema della gerarchia”. Grandi differenze esistono fra le masse delle particelle e grande è la differenza nelle intensità delle quattro forze appena descritte. Quella gravitazionale, che parrebbe essere la più potente, quella che lega il nostro pianeta al suo sole, che genera i buchi neri e che tritura la materia al loro interno, è una forza enormemente più piccola di quella che mantiene unito il nucleo nell'atomo... Quanto? Scrivete “1” e poi una sfilza continua di trentanove zeri... ecco quanto più piccola! Ne abbiamo ancora da aggiungere, nel nostro “cahier de doléances”. Il Modello Standard prevede che alla nascita dell'universo ci fosse tanta materia quanta antimateria. Beh, inutile dire che di antimateria nel cosmo ce ne sia davvero pochina... per fortuna! Si sa quali immani esplosioni di energia produrrebbe l'interazione materia–antimateria, fino alla completa annichilazione. Continuando... dovrebbe esistere anche un mondo di particelle “speculari” rispetto a quelle conosciute, al fine di risolvere alcune delle questioni ancora aperte, un mondo che possa inquadrare la realtà dell'infinitamente piccolo in termini di simmetria. Anzi, di “supersimmetria”. Dai risultati degli esperimenti del grande collisore LHC, al momento nulla è pervenuto che possa confermare l'esistenza di questo nuovo mondo. Ultimo, ma non meno importante, il problema della materia oscura. L'ottantasei percento della materia che è presente nell'universo è composto da materia che non riusciamo a trovare perché sembra non interagire con quella ordinaria, quella di cui siamo fatti noi, i pianeti, le stelle. Una materia invisibile che è un po' come l'isola che non c'è. Eppure, i suoi effetti gravitazionali paiono essere reali e produrre anomalie. Il Modello Standard non la prevede e non suggerisce quali possano essere le sue particelle costituenti. La caccia alla o alle particelle fantasma della materia oscura continua, ma ancora non c'è alcuna certezza sulla sua o sulla loro esistenza. Tanto, che per spiegare queste anomalie gravitazionali è stata proposta una modifica della dinamica classica newtoniana (detta teoria MOND) o addirittura postulando l'esistenza di dimensioni aggiuntive (extradimensioni) rispetto alle nostre, dimensioni di cui non abbiamo esperienza diretta perché microscopiche, arrotolate su loro stesse, o per meglio dire “compattificate”. Il mondo Brana L'idea delle extradimensioni ha delle conseguenze affascinanti. Una di queste presuppone che il nostro universo a tre dimensioni (più una) sia rappresentabile come una “brana” (parola mutuata dal termine “membrana”) immersa in uno spaziotempo di dimensioni maggiori (il “bulk”). Si suppone inoltre che tre delle quattro forze fondamentali che conosciamo siano “agganciate” a questa brana, presentando ordini di grandezza di intensità confrontabili, mentre la quarta, quella gravitazionale, possa invece sfuggirne e sconfinare nel bulk. Tale idea spiegherebbe allora perché noi, nel nostro universo, sperimentiamo una “debolezza” intrinseca di questa forza: gran parte di questa si “disperderebbe” nelle extradimensioni. In tale visione, il big bang potrebbe essere spiegato come un “urto” tra la nostra e un'altra brana (altro universo). La conseguenza più importante, per questa caratteristica della forza, è che potremmo subire l'influenza gravitazionale di un'altra brana a noi “vicinissima” ma appartenente ad altre dimensioni. E ciò potrebbe spiegare l'effetto gravitazionale della materia oscura senza bisogno che questa sia realmente presente. Insomma, la materia oscura potrebbe essere l'“ombra gravitazionale” di un altro universo. Il portale per la Quinta Dimensione E ora, dopo questa lunga ma necessaria premessa, arriviamo all'articolo citato all'inizio. La teoria da cui trae origine, nata alla fine degli anni ‘90, inseriva il Modello Standard in un mondo a cinque dimensioni per risolvere alcune questioni rimaste in sospeso. Ripresa e sviluppata una ventina di anni più tardi dal gruppo di uno degli autori del recente articolo, questa teoria produceva delle equazioni che prevedevano l'esistenza di una nuova particella, simile al bosone di Higgs ma più pesante, con caratteristiche “materiali”, quindi un componente della famiglia dei cosiddetti fermioni, cui appartengono per esempio i costituenti del nucleo atomico, cioè neutroni e protoni. La massa di questo nuovo fermione – che avrebbe la facoltà di comunicare fra le varie dimensioni attraverso un “effetto portale” – sarebbe però così grande da non poter essere rilevata nemmeno alle alte energie di un collisore come LHC. Che valore può avere un'idea, per quanto elegante, se non può essere verificata sperimentalmente? È un po' lo psicodramma di chi si occupa delle teorie che tentano di unificare i due pilastri della fisica, meccanica quantistica e relatività generale, come ad esempio la cosiddetta teoria delle stringhe: si “gioca” con dimensioni nascoste e con energie che è quasi impossibile riprodurre con la tecnologia attuale. E allora...? E allora, ecco la scoperta sensazionale pubblicata nell'articolo. L'ulteriore sviluppo della teoria ha mostrato che il fermione “oscuro” proposto avrebbe necessariamente mediato una nuova forza tra le particelle elementari conosciute – appartenenti al nostro universo – e la misteriosa materia oscura, giustificandone anche l'abbondanza nel cosmo. L'esistenza di questo “ponte” offrirebbe la possibilità di cercare fattivamente i costituenti fondamentali della materia oscura attraverso una “deviazione” nelle extradimensioni. Ciò darebbe quindi informazioni fondamentali sullo stato del nostro universo nei suoi istanti iniziali. Un'idea che potrebbe essere provata sperimentalmente, visto che la mediazione, l'interazione cioè fra materia ordinaria e materia oscura tramite questa nuova particella, avverrebbe con caratteristiche deducibili dalla teoria in modo preciso. E questo rappresenterebbe ben più di una “pistola fumante”. Ci avviciniamo alla tana del bianconiglio. La riflessione nello specchio del mondo infinitesimo ci svela in tutta la sua sorprendente realtà la struttura dell'intero universo. La fisica è davvero il Paese delle Meraviglie!
Vaccino Covid: un nuovo studio svoltosi in Argentina "ha confermato la produzione di anticorpi neutralizzanti nel sangue del 100% delle persone vaccinate con Sputnik V". I risultati sono stati presentati ieri durante l'incontro online tecnico-scientifico tra le direzioni e i ricercatori dell’Inmi Spallanzani Irccs di Roma con il Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica Nicolaj Gamaleya e del Fondo Russo di Investimento. Nel corso della riunione sono stati discussi aspetti relativi "allo sviluppo e alla implementazione clinica del vaccino Sputnik V e di nuovi anticorpi monoclonali - precisa la nota dell'Inmi - Il gruppo russo ha presentato dati relativi a nuovi aspetti degli studi di impatto nella popolazione anziana e nei confronti delle varianti emergenti di Sars-CoV-2". La conferenza è stata aperta dai direttori dei due istituti, Alexander Gintsburg e Francesco Vaia. Durante l'incontro "sono state avanzate ipotesi di collaborazione scientifica che prevedono la condivisione di dati, materiali biologici e tecnologie tra i due Istituti. In particolare - prosegue l'Inmi - il Fondo Russo di Investimento ha comunicato l’avvenuto trasferimento delle tecnologie in una serie dei paesi fuori dalla Federazione Russa (tra cui India, Cina, Corea del Sud e Brasile) e la disponibilità a seguire un percorso simile anche in Italia". I due Istituti hanno condiviso "la necessità di instaurare rapporti stabili di collaborazione scientifica finalizzati allo sviluppo e alla valutazione clinica di nuove strategie vaccinali e terapeutiche. Si provvederà a breve a stilare un protocollo d’intesa tra i due istituti".
Il noto procuratore Vincenzo Morabito ha raccontato un retroscena su Olivier Giroud e la Juventus.
Domenica 7 marzo l’iniziativa organizzata in maniera autonoma, creativa e intraprendente da 27 giovani tra laureati e studenti dell’Ateneo. L’evento ospiterà intellettuali, rapper, imprenditori, accademici
Reazioni positive degli esponenti di Chiese d'Oriente e Islam sciita iracheno dopo l'orazione ecumenica a Ur tra Papa Francesco e l'Ayatollah al-Sistani View on euronews
AGI - L'ente di certificazione turco respinge le accuse di aver approvato mascherine FFP2 non conformi. Universal Certification, ente certificatore di dispositivi di protezione individuale, ha replicato ufficialmente con un comunicato alle notizie apparse nei giorni scorsi sui media italiani. "Sono a norma" Le mascherine FFP2 certificate 2163 "sono a norma" e "l'intero processo di certificazione è gestito in conformità con il sistema di marcatura CE stabilito nell'ambito della Unione europea", si legge nella nota. "Come tutti gli enti certificatori - premette l'azienda - Universal Certification esegue esami iniziali sul modello di mascherina e in seguito conduce controlli a campione sulla produzione in serie, per verificare che la qualità del prodotto sia omogenea con quella verificata nei test. Non è possibile per nessun ente certificatore verificare ogni singola mascherina prodotta sulla base del tipo certificato. Inoltre, non corrisponde a realtà che i tempi di esame e approvazione di Universal Certification siano più rapidi. Tutte le fabbriche sono soggette ad audit in loco e il tempo medio di certificazione di Universal Certification varia da due a tre mesi, che è di fatto meno rapido rispetto ad altri enti certificatori". Le responsabilità Rispetto alla conformità delle mascherine prodotte in serie “la responsabilità spetta al produttore, come stabilito dalla Dichiarazione di conformità UE firmata dai produttori stessi, mentre il monitoraggio sulla qualità dei prodotti sul mercato è responsabilità delle autorità di supervisione dei mercati di ciascuno Stato Ue”. “In tutta la Ue è in vigore una precisa procedura ufficiale per informare il pubblico quando viene individuato sul mercato un prodotto non conforme – spiega Osman Camci, director di Universal Certification – procedura che non sembra essere stata seguita nel caso in oggetto. Al contrario, le notizie riportate nei giornali e riprese dai media fanno riferimento a test non meglio specificati che sembrano essere stati promossi da un'azienda commerciale, e in ordine a quali non sono note le modalità di esecuzione e le procedure seguite, che la Universal Certification ha richiesto di conoscere, ma che non sono state ancora rese disponibili. Le verifiche sulle mascherine citate come fonte in queste notizie non possono pertanto essere considerate valide rispetto alle procedure standard di valutazione della conformità”. "Accuse generiche" “Tale procedura – continua l'azienda - non ufficiale e non imparziale ha portato ad affermazioni generiche sulla qualità di uno specifico marchio CE, il 2163, che certifica mascherine prodotte non solo in Cina, ma anche in Turchia, Italia, Germania e altri Paesi UE, le cui asserzioni prive di fondamento possono mettere a rischio la disponibilità di Dpi in Italia e in tutta l'Unione europea in un momento di grande necessità. Nello specifico della Cina, va anche sottolineato che esistono numerosi enti certificatori i quali emettono certificati CE per mascherine prodotte nel Paese. La Cina può contare su 87 laboratori accreditati 87 ISO/IEC 17025, che eseguono test EN 149 con attrezzature affidabili e con un'esperienza di lunga data. La maggioranza degli enti certificatori che emettono certificati per produttori cinesi esegue i test in Cina, in questi laboratori ISO 17025”.
AGI - L'Unione europea esorterà gli Stati Uniti a consentire l'esportazione in Europa di milioni di dosi del vaccino COVID-19 di AstraZeneca in Europa. Lo scrive il Financial Times, secondo cui l'Ue punta a ottenere da Washington un via libera al flusso delle spedizioni di ingredienti cruciali per la produzione europea di vaccini. "Confidiamo di poter collaborare con gli Stati Uniti per garantire che i vaccini prodotti o confezionati negli Stati Uniti per l'adempimento degli obblighi contrattuali dei produttori di vaccini con l'Ue saranno pienamente onorati", afferma una fonte della Commissione europea citata dal Financial Times. L'Ue confida sulle relazioni transatlantiche più collaborative inaugurate con l'amministrazione Biden. Ma l'obiettivo non è facile. Al 5 marzo, erano 55 milioni gli statunitensi che avevano ricevuto la prima dose (il 17 per cento della popolazione) e tra questi 28,7 milioni erano stati completamente vaccinati. La Casa Bianca è intenzionata a utilizzare tutte le dosi prodotte internamente per soddisfare la domanda interna, come da ordine esecutivo dell'ex presidente Donald Trump. Sui vaccini anche per Biden è 'America First' Washington ha ordinato 300 milioni di dosi AstraZeneca, un vaccino che peraltro non ha ancora il 'via libera' in Usa. "La prima priorità del presidente è avere a disposizione i vaccini per ogni americano", ha confermato una fonte della Casa Bianca all'autorevole quotidiano finanziario, che poi comunque ha aggiunto: "Gli Stati Uniti e l'Ue si sono impegnati ad approfondire la collaborazione sulla risposta alla pandemia, anche migliorando le capacità di sanità pubblica e lo scambio delle informazioni. Sappiamo che per sconfiggere questa pandemia e dare una svolta alla ripresa economica, dobbiamo lavorare con i nostri alleati e partner". Tra l'altro l'Ue deve garantirsi che le leggi statunitensi non ostacolino le spedizioni di materie prime necessarie per la produzione dei vaccini in Europa: uno dei problemi è la dipendenza europea dagli Stati Uniti per le forniture di nanoparticelle lipidiche, che sono essenziali per i nuovi vaccini con tecnologia a mRNA realizzati da aziende quali BioNTech/Pfizer e Moderna. Quanto ad AstraZeneca, insiste sul fatto che riuscirà a raggiungere l'obiettivo di fornire 40 milioni di dosi nell'Ue entro la fine del primo trimestre (inizialmente erano 100 milioni entro la fine di marzo); e la società ha anche reso noto che dovrà procurarsi 90 milioni di dosi Ue per il secondo trimestre da fuori l'Unione, ma non è chiaro da dove. In ogni caso, il ceo AstraZeneca, Pascal Soriot, in un'audizione al europarlamento a febbraio, ha assicurato che l'azienda lavora "a tempo pieno l'intera settimana per migliorare le consegne" e che conta di "rispettare le attese per il secondo trimestre".
L'Aifa aveva pubblicato un documento raccomandante tachipirina e 'vigile attesa' per i pazienti Covid lievi, ma il Tar ha bocciato la nota.
Si chiama “transizione ecologica” e rappresenta il processo per realizzare un cambiamento pervasivo di molti dei paradigmi sui quali è andata avanti finora la nostra società e che riguardano: lavoro, istruzione, impresa, ridisegnati in ottica di piena sostenibilità ambientale. Lo sviluppo sostenibile, nelle tre dimensioni economica, sociale e ambientale, è il focus dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, declinato in 17 Sustainable Development Goals - SDGs, ovvero obiettivi di sviluppo sostenibile, e nei 169 sotto-obiettivi ad essi associati, di cui fanno parte quelli specificamente riguardanti misure ecologiche urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze, per conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine, per proteggere, ripristinare e promuovere l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, per gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e per fermare la perdita di biodiversità. Tutto, a partire già dal nostro stile di vita, dovrà concorrere a mantener fede all'Accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici, di cui l'UE e i suoi Stati membri sono tra le sue 190 parti firmatarie, e agli ambiziosi obiettivi fissati dall'UE per il 2030: ridurre del 55% le emissioni di gas a effetto serra, raggiungere una quota di energia rinnovabile pari almeno al 32%, aumentare l'efficienza energetica di almeno il 32,5% tra i principali, che concorrono al più ambizioso di tutti, ovvero quello di andare verso un'UE a impatto climatico zero entro il 2050. E' la cosiddetta Carbon Neutrality, ovvero la neutralità climatica, il punto in cui le emissioni di gas a effetto serra non superano la capacità del pianeta di assorbirle. Entro il 2050 l'Europa vuole diventare il primo continente a impatto zero sul clima. Vediamo come. Digitalizzazione e transizione energetica sono due temi di fondamentale importanza in chiave innovativa, nell'ottica della riduzione dell'inquinamento. Per il nostro futuro sostenibile si punta su rinnovabili ed efficienza energetica, ma la transizione energetica e la sostenibilità ambientale devono andare di pari passo con la transizione digitale. Le tecnologie hanno e avranno sempre di più un ruolo fondamentale nel nostro modo di vivere il mondo. Le emergenze ambientali, oltre a quelle economiche e sociali come quella che stiamo vivendo, spingono verso soluzioni ad alta tecnologia e nuovi modelli di business in ambiti quali: La Mobilità Elettrica (utilizzo dell'energia elettrica per la movimentazione di cose e persone); Le Smart Grid (reti elettriche intelligenti); Digital Energy (uso di tecnologie digitali avanzate lungo la filiera dell'energia); Energy Storage (accumulo e stoccaggio dell'energia in ottica di una maggiore efficienza energetica); Smart Building (gli edifici in cui gli impianti per l'efficientamento energetico sono gestiti in maniera intelligente e automatizzata); Fonti rinnovabili (forme di energia che rispettano le risorse provenienti dal mondo naturale, non inquinano e non si esauriscono, dal momento che hanno la capacità di rigenerarsi) e Idrogeno (una possibile alternativa pulita e più efficace ai combustibili fossili, seppure richieda grandi quantità di elettricità da fonte rinnovabile per la sua produzione); Economia Circolare, Ristorativa/Rigenerativa, Repowered (un'economia pensata per potersi rigenerare da sola, dove si costruisce già nell'ottica di smaltire nella visione “zero waste”, gli eventuali rifiuti sono risorse e l'ottica del repowering allunga la vita degli impianti) con applicazioni che riguardano visioni totalmente nuove della produzione, del consumo, dello smaltimento, della logistica. Una strada necessaria alla transizione energetica, e che presuppone grandissimo uso di tecnologia avanzata: ma non solo. Il cambiamento deve essere anche sociale, deve riguardare nuove abitudini, una nuova educazione, una crescita economica sostenibile capace di contribuire alla competitività mondiale a lungo termine dell'economia dell'UE promuovendo l'innovazione nelle tecnologie verdi, e deve intervenire su lavoro e istruzione, adattandoli al progresso sostenibile, quello capace di agire sostanzialmente sul riscaldamento del pianeta, producendo benefici per la salute e l'ambiente a vantaggio di tutti i cittadini dell'UE: sono questi i punti fondamentali della Strategia a lungo termine dell'UE in materia di clima. L'UE promuove e finanzia programmi che favoriscono lo sviluppo e l'applicazione di tecnologie avanzate, e adotta politiche specifiche in tema di ambiente, come il Green Deal europeo, un piano di investimenti per un'Europa sostenibile che ha l'obiettivo di "Costruire un futuro a basse emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici" e nell'ambito del quale è stata definita la Legge europea sul clima, per introdurre nella legislazione l'obiettivo della neutralità climatica dell'UE entro il 2050. L'azione per il clima dell'UE è al centro del Green Deal europeo, per il quale sono stati stanziati 1.000 miliardi di euro per gli investimenti sostenibili nel corso del prossimo decennio. Gli scienziati avvertono: in mancanza di interventi urgenti, il riscaldamento globale rischia di superare di oltre 2°C i livelli delle temperature preindustriali entro il 2060 e potrebbe arrivare fino a 5°C in più entro la fine del secolo, con impatti devastanti e irreversibili sulla salute della terra. L'azione per il clima comprende la legge europea sul clima, il piano degli obiettivi climatici 2030 per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030, e anche un Patto europeo per il clima per coinvolgere i cittadini nell'azione per il clima, intensificando gli sforzi in materia di resilienza ai cambiamenti climatici, anche in termini di prevenzione e formazione, e garantendo che la società sia in grado di integrare azioni e prassi contro i cambiamenti climatici. In Italia, in linea con direttive e obiettivi europei, è stato approvato a gennaio dal Consiglio dei Ministri il Piano nazionale di ripresa e resilienza – PNRR, noto in generale come Recovery Plan italiano, finanziato con 210 miliardi di euro, che darà attuazione al Programma Next Generation EU, il Piano per la ripresa dell'Europa varato per uscire dalla crisi e gettare le basi per un'Europa più moderna e sostenibile. Il PNRR si distribuisce sui tre assi strategici condivisi a livello europeo di digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale, e riguarda sei missioni o aree tematiche strutturali di intervento: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica (a cui sono dedicati 68,9 miliardi di euro sui 210 complessivi); infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute. “La transizione ecologica” – si legge nel PNRR – “sarà la base del nuovo modello economico e sociale di sviluppo su scala globale, in linea con l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Per avviarla sarà necessario, in primo luogo, ridurre drasticamente le emissioni di gas clima-alteranti in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e del Green Deal europeo; in secondo luogo occorre migliorare l'efficienza energetica e nell'uso delle materie prime delle filiere produttive, degli insediamenti civili e degli edifici pubblici e la qualità dell'aria nei centri urbani e delle acque interne e marine“. Un cambiamento che, se anche supportato da efficaci strumenti di policy, deve cominciare da ciascuno di noi.
Sono 3.232 i nuovi contagi di Coronavirus in Emilia Romagna secondo il bollettino di oggi, 6 marzo. Si registrano altri 25 morti e aumentano ancora i ricoveri. Dall’inizio dell’epidemia di Covid, nella regione si sono registrati 276.601 casi di positività. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 36.607 tamponi. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 8,8%. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.746. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, poi gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo. Poi il personale scolastico e le forze dell’ordine. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 467.897 dosi. Sul totale, 151.823 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 852 nuovi casi e Modena con 610, poi Reggio Emilia (334), Rimini (246) e Cesena (243). Ancora, Ravenna (219), Parma (203), Ferrara (201), il territorio di Imola (143), il circondario di Forlì (112) e la provincia di Piacenza (69). Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.073 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 213.413. I casi attivi sono 52.442 (+2.134 rispetto a ieri). I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 275 (+9), 2.753 quelli negli altri reparti Covid (+91).
Il Lazio si appresta a produrre l'attestato per chi ha ricevuto il vaccino covid. "A metà del mese tutti i cittadini del Lazio sottoposti a vaccinazione, già oltre 500mila, potranno scaricare online l'attestato di certificazione vaccinale che potrà essere utile in futuro in base alle disposizioni che il Governo o l'Ue vorranno emanare. Noi siamo pronti, si potrà scaricare online sul fascicolo sanitario di ognuno. Un passo in avanti a favore dei cittadini e per la tutela della salute pubblica", ha annunciato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, al termine dell'inaugurazione del nuovo centro vaccinale all'esterno della Stazione Termini di Roma. "Quello di oggi è un ulteriore passo in avanti nella battaglia che il Lazio e l'Italia sta producendo per le vaccinazioni. Noi stiamo andando a superare quota 20mila vaccinazioni al giorno e potremmo farne almeno il triplo con le dosi a disposizione. Speriamo che a marzo possano essere risolti i problemi di approvvigionamento che ancora persistono", ha aggiunto. La regione oggi ha registrato 1.563 i contagi da coronavirus e altri 13 morti. A Roma sono stati individuati altri 600 casi covid. "E' in corso in questo momento una battaglia molto importante nel Lazio, questa settimana siamo in zona gialla ma non è una tana libera tutti. Serve grande attenzione e il rispetto delle regole", ha affermato ancora.
Con il governo Draghi sta cambiando tutto. Ne è convinto Matteo Renzi che nella sua e-news fa il punto sui progressi ottenuti grazie al nuovo esecutivo. "Fino a una settimana fa in tanti dicevano: ma che cosa cambia con Draghi al governo? E invece sul Recovery plan, sulla gestione dell’intelligence, sui vaccini tutto sta cambiando. Abbiamo bisogno di più dosi e il governo italiano sta cambiando passo portandosi dietro l’intera Unione Europea, come abbiamo visto anche in questi giorni sulla vicenda Astrazeneca-Australia. Ma abbiamo bisogno anche di utilizzare le dosi già acquistate: in questo senso penso che sia assurdo che mentre salgono i contagi ci siano circa due milioni di dosi già a disposizione delle Regioni e delle istituzioni NON utilizzate". "Ecco perché -sottolinea il leader di Iv - chiedevamo mesi fa un piano vaccini serio! E bene ha fatto Draghi a cambiare la struttura mettendo a capo un generale dell’esercito esperto di logistica e sanità militare, il generale Figliuolo, al posto del commissario Arcuri. Piano piano tutto sta cambiando. Spero che la prossima tappa sia ripensare il cashback: pensate che per il cashback l’Italia ha speso il doppio di quanto ha speso la Nasa in America per mandare Perservance su Marte. Abbiamo aperto la crisi di governo perché le cose non funzionavano. E adesso vedete che piano piano tutto sta cambiando e cambierà", assicura Renzi. Nessun pentimento nonostante le intimidazioni ricevute. "Aumentano varie forme di minacce. Ma più che la busta con i bossoli ricevuta in Senato (grazie a tutti per le parole di affetto e amicizia), mi stupiscono le frasi di personalità del mondo della magistratura. Nello Rossi, direttore della rivista della corrente Magistratura Democratica, scrive che intorno a me 'va creato un cordone sanitario'. A me sembra - sottolinea Renzi - una frase di enorme gravità detta da un giudice su una testata che è la rivista ufficiale dei giudici di Magistratura Democratica e della quale è il direttore". "Una corrente della magistratura dice che io devo avere un cordone sanitario intorno? Ragazzi, ma ci rendiamo conto? - si chiede l'ex rottamatore -Il silenzio su questa frase mi fa più male dei bossoli. Perché chi conosce il mondo della giustizia sa che cosa significa 'cordone sanitario'. Ne ho parlato in questa intervista a Augusto Minzolini. Bossoli, cordoni sanitari, fango sui social: nulla di nuovo sotto il sole, si direbbe. Ma si sappia che se il prezzo da pagare per aver fatto le scelte che ho fatto è ricevere questi avvertimenti, non mi spavento: rifarei tutto. Penso che per l’Italia e per i nostri figli sia meglio avere alla guida Draghi e non Conte. E non mi vergogno di combattere per le mie idee, per le mie scelte, per i miei pensieri", ribadisce. Quanto alle dimissioni del segretario dem Zingaretti, "non mi interessa commentare ciò che sta avvenendo nel Pd. Era normale che dopo il fallimento della strategia “O Conte o morte” qualcosa potesse accadere. L’asse con i cinque stelle sembra oggi inossidabile al punto da permettere a Beppe Grillo la provocazione della candidatura alla guida del Pd. I problemi del Pd lasciamoli al Pd". Un ringraziamento invece l'ex premier lo riserva ai protagonisti del Festiva di Sanremo. "Penso che si debba dire grazie ad Amadeus e Fiorello. Tante polemiche sui social perché lo share pur molto alto non è stato ai livelli dello scorso anno. Ma prima che tutto finisca vorrei dire grazie perché fare spettacolo in questo momento è giusto e doveroso, ma difficilissimo. Farlo davanti a una platea vuota è tecnicamente quasi impossibile, specie per chi è abituato a nutrirsi della reazione del pubblico in sala".
AGI È stata messa definitivamente la parola fine sulla vicende delle centinaia di bovini alla deriva su una nave nel Mediterraneo. Il loro abbattimento era stato sospeso in seguito a un ricorso delle società di trasporto alla Corte suprema spagnola che però lo ha respinto e pertanto che gli animali sulla Karim Allah verranno uccisi tutti, dopo che molti sono già stati fatti a pezzi e gettati a mare nel corso del viaggio. Ai piedi della Karim Allah è stata installata una tenda all'interno della quale verranno abbattuti e decine di container che serviranno per rimuovere le carcasse dal porto di Escombreras a Cartagena. L'associazione Animal Equality chiede che venga interrotta l'esportazione di animali al di fuori dell'Ue dalla Spagna e da tutto il territorio europeo in quanto non viene garantito il loro benessere. L'ultima tappa dopo due mesi di sofferenze Il viaggio dei vitelli e quindi giunto al termine dopo due mesi e mezzo di sofferenze. Gli 864 animali sopravvissuti, degli 895 partiti, saranno macellati al molo del porto di Escombreras a Cartagena in ottemperanza all'ordinanza emessa dal Ministero dell'Agricoltura, della Pesca e dell'Alimentazione. Gli avvocati della nave hanno cercato in tutti i modi di evitare l'abbattimento cercando di dimostrare che gli animali sono sani e accusano le autorità spagnole di bloccare i loro tentativi di dimostrarlo. Nonostante ciò, il controllo veterinario ufficiale effettuato tra il 25 e il 26 febbraio ha concluso che le condizioni dei vitelli, dopo più di due mesi di viaggio, impedivano loro di intraprendere un nuovo viaggio per essere riesportati e venduti al di fuori dell'Unione Europea. Il 18 dicembre 2020, la Karim Allah, che trasportava 895 vitelli, ha lasciato il porto di Cartagena, presumibilmente diretto a Iskenderun (Turchia). Ha quindi cambiato rotta e si è diretto a Tripoli (Libia). Si sospetta che i bovini fossero infetti dalla malattia della febbre catarrale e della blue tongue. Il Libyan National Animal Health Center ha rifiutato di approvare l'ingresso di bovini malati. La Karim Allah è partita e successivamente ha chiesto il permesso di attraccare a Biserta (Tunisia), presumibilmente per trasportare il foraggio per gli animali, ma gli è stato negato l'ingresso a Biserta o in qualsiasi altro porto tunisino ed è stato costretto a lasciare le acque territoriali tunisine. È stato avvistato nel porto di Augusta (Sicilia, Italia) il 28 gennaio. Ha lasciato Augusta, poi si è fermato ed è stato ancorato al largo di Cagliari (Sardegna, Italia), dove le autorità avevano predisposto un'ispezione. Tuttavia, la nave è fuggita prima dell'ispezione. Il 22 febbraio è arrivata nella Baia di Cartagena ed è attracca a Puerto de Escombreras il 25 febbraio (AGI)
Loomis Sayles, affiliata di Natixis IM, spiega che vanno monitorati tre fattori chiave nel segmento investment grade: traiettoria degli spread, scomposizione settoriale pre/post pandemia e rischio vaccini
Il cielo che avvolge Napoli non è mai stato così grigio. Tensioni, sfoghi, un clima bollente...
Rebic ha lasciato il centro sportivo di Milanello: non sarà a disposizione per Verona-Milan.
L'Alto Adige registra un boom di casi da variante sudafricana soprattutto nelle fasce d'età più giovani.
In un circolo privato a Roma è stata organizzata una festa con tanto di balli caraibici. 39 persone presenti alla festa sono state multate.