Prandelli: "Abbiamo giocato con coraggio"
Il tecnico commenta l'incredibile 0-3 ottenuto a Torino.
Tilray, Inc. (NASDAQ: TLRY), pioniere globale nella produzione, ricerca, coltivazione e distribuzione di cannabis, annuncia di essere stato scelto dall'Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari (ANSM) francese per la fornitura di prodotti a base di cannabis terapeutica realizzati nel rispetto delle Buone pratiche di produzione (GMP) destinati alla sperimentazione nel paese d'oltralpe. Tilray fornirà prodotti a base di cannabis terapeutica con certificazione GMP per i pazienti che ne necessitano, per tutta la durata della sperimentazione francese (18-24 mesi), il cui inizio è previsto per il primo trimestre del 2021.
AGI - Un'azione da ‘lupo solitario', ma pronto a fare un “salto di qualità” nel campo del terrorismo. E' così che i giudici dell'ottava sezione penale di Milano hanno definito il gesto di Mahamad Fathe, il 26enne yemenita che nel settembre 2019 aveva ferito con un paio di forbici un militare alla stazione Centrale di Milano. Il quadro è stato tracciato nelle motivazioni con cui i togati spiegano la condanna a 14 anni e sei mesi per tentato omicidio aggravato dalle finalità terroristiche e violenza a pubblico ufficiale pronunciata il 26 novembre scorso. "Nell'azione di Mahmad Fathe riecheggiano inevitabilmente tutte le principali sfaccettature del terrorismo contemporaneo, poiché la sua eclatante violenza si colloca in pieno all'interno del solco culturale ed operativo sopra descritto, tracciato dai 'lupi solitari' e rinsaldato dalle organizzazioni terroristiche internazionali, che a tale fenomeno hanno concesso il crisma dell'autenticità”, si legge nelle 22 pagine a firma della presidente Maria Luisa Balzarotti. Che, insieme ai collghi Nosenzo e Iannelli ha deciso di aggravare di tre mesi la pena, rispetto a quanto chiesto nel processo dal pm Enrico Pavone. Per i pm si era "inserito nel solco del terrorismo" "E proprio l'essersi inserito nel solco" del terrorismo "attraverso la plateale auto-denuncia di fondamentalismo religioso, con il 'grido di battaglia' Allah Akbar, conferisce all'agito di Mahmad Fathe la sua concreta specifica pericolosità, costituita dall'implicita chiamata alla reiterazione da parte di altri soggetti animati dagli stessi intenti", prosegue il collegio . In prospettiva un'azione del genere avrebbe potuto causare "un grave danno al Paese", per "riprendere le espressioni utilizzate dalla Suprema Corte”, visto che "la vocazione dell'imputato" era proprio "quella di innestarsi in una più ampia serie causale il cui motore può inviduarsi nell'emulazione di matrice religiosa". Benché Fathe non fosse inserito in "ambienti eversivi organizzati" la sua personalità risulta "quantomeno incline ad un salto di qualità" verso il terrorismo "con conseguente accentuato pericolo per l'ordine pubblico". Decade per i magistrati la versione difensiva, portata avanti dalle avvocatesse Paola Patruno e Nicola Saettone, che nel corso del processo, avevano contestato l'aggravante terroristica puntando a convincere la corte a riconoscere le attenuanti vista la condizione di "disadattamento" del giovane yemenita. Una circostanza che "non è incompatibile - scrivono i giudici - con la finalità di terrorismo. Anzi: “il fatto che l'imputato sia precario sul territorio italiano, privo di attività lavorativa e di stabile inserimento sociale, rende più possibile che lo stesso finisca per orbitare più o meno stabilmente in circuiti criminali”. Inoltre, le sue dichiarazioni nel processo sono state definite "contraddittorie e nebulose". "Ha mostrato una temerarietà fuori dal comune" "Il profilo dell'intimidazione diffusa è strettamente connesso al pericolo di 'grave danno' insito nella prassi operativa dei lupi solitari" che il 26enne, secondo la Corte, "aveva di fatto ha scelto di fare propria". "La spettacolare azione di Mahmad Fathe consistita nel 'pugnalare' al collo un militare impegnato in un presidio fisso, e quindi presumibilmente armato, rivela già di per sé una temerarietà fuori dal comune", continuano i togati. Che in un altro passaggio delle motivazioni sottolineano la "portata macro-intimidatoria" dell'azione, realizzata in una "piazza ad alta frequentazione", il che "restituisce alla popolazione la chiara percezione di una insicurezza generalizzata e di pericolo costante, ciò soprattutto in forza del plateale richiamo al terrorismo di matrice islamista". Già il pm Enrico Pavone, nella sua requisitoria aveva sottolineato come il punto in cui il 26enne colpì il militare, ovvero il collo, era un chiaro segnale della sua intenzione di uccidere, trattandosi di una "parte vitale del corpo umano". Ma i giudici vanno oltre: la singola violenza in questo caso "trascende la sua dimensione periferica" rievocando "una entità malevola più grande e ineffabile che di tanto in tanto, in modo cieco e imprevedibile, si manifesta e miete vittime".
Nella riunione del FOMC della Federal Reserve, in programma oggi e domani, Franck Dixmier (Allianz Global Investors) prevede una banca centrale Usa in “pausa” che aiuta i mercati a rimanere stabili
Se l'OMS dice "sì, ma con moderazione", una ricerca mette il divieto categorico. A chi dare retta quindi?
Si tratta di una Luna Piena molto molto speciale...
Virginie Viard scrive un racconto per immagini (e tweed e crêpe) del desiderio di (ri)unione nel nuovo défilé di Maison.
*Lady Gaga si è aggiunta alla chat*
AGI - Polemiche, urla, cartelli polemici ed espulsioni. È successo di tutto nell'aula del Consiglio regionale della Lombardia, dopo le comunicazioni del governatore Attilio Fontana sulla vicenda dei dati 'errati' che avevano portato la Regione in zona rossa. A lla fine gli espulsi dall'aula sono stati sei, tutti nelle file delle opposizioni, e le minoranze hanno abbandonato i lavori, sottolineando che da ora in poi presenzieranno in commissione Sanità solo quando si discuterà della nuova legge del sistema socio-sanitario o della pandemia. La seduta del Consiglio, si era aperta con l'intervento di Fontana, che ha difeso a spada tratta l'operato della Regione. "È - ha attaccato - una vergogna quello che sta succedendo, non lo dico per la mia giunta, ma per i lombardi che sono stufi di essere umiliati". Per il presidente "la misura alla quale questo Consiglio regionale è giunto è colma, la mancanza di rispetto ai lombardi è andata oltre i limiti del consentito". I flussi di dati sul covid forniti dalla Lombardia "sono sempre stati inviati correttamente, come validato sempre dall'ISS ogni settimana. I nostri dati sono sempre stati coerenti con i flussi provenienti dai sistemi informativi delle ATS, mantenendo anche le eventuali incompletezze senza interventi forzati da parte di Regione. I nostri tecnici non hanno mai inserito in modo artificioso dati: a noi interessa una valorizzazione realistica della pandemia, non forzare una lettura semplificatrice". Secondo Fontana "non è corretto che il destino di una regione possa essere legato ad un indicatore esile come RT Sintomi; non è possibile che i destini di milioni di persone siano affidati a dati esili, convenzionali e facoltativi". Il governatore ha quindi confermato che il ricorso al Tar sulla zona rossa "prosegue nel merito e verrà implementato con l'impugnazione dei verbali della Cabina di Regia e del CTS, nonché della parte dell'ordinanza del Ministero che fa riferimento ai quei verbali". E ha definito una "falsa notizia" la "mancata registrazione dei guariti". La protesta del consigliere Usuelli Subito dopo Fontana, ha preso la parola il consigliere lombardo di +Europa, Michele Usuelli, che ha chiesto di rendere pubblici tutti i dati disaggregati dell'epidemia di covid. Usuelli si è quindi alzato dal suo banco, andandosi ad inginocchiare davanti a Fontana e alla vicepresidente Letizia Moratti. Nel frattempo, M5s e Pd hanno tirato fuori cartelli con scritto: "Verità per la Lombardia", "Basta bugie" e "Ora basta". In risposta, dai banchi del centrodestra è partito il coro "a lavorare, andate a lavorare". Il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, è stato costretto a sospendere la seduta, dopo avere prima censurato e poi espulso dall'aula Usuelli, che è rimasto per circa un quarto d'ora in ginocchio. Il consigliere di +Europa si è alzato ed è uscito dall'aula solo quando sono arrivati degli agenti della Digos. La seduta del Consiglio regionale è ripresa dopo una sospensione di mezz'ora, ma Fermi è stato costretto a sospendere di nuovo i lavori dopo una manciata di minuti e questa volta la sospensione è stata decretata fino alle ore 14. Una volta fuori dall'aula, il consigliere Usuelli ha raccontato la sua versione dei fatti: "Non si è avvicinato nessuno della giunta, si sono avvicinati dei consiglieri della Lega a darmi delle monetine, quella di più grande valore era di 20 centesimi. Si sono messi a fare uno schermo per impedire alla stampa di filmare il mio atto di disobbedienza civile". Il consigliere di +Europa ha sostenuto che "è da giugno che la Lombardia dava all'Iss dati sbagliati per compilare l'Rt, l'ho segnalato già allora in un'interrogazione scritta. Tutte le regioni compilano i campi in modo giusto, tranne la Regione Lombardia". Alla ripresa delle 14, però, le cose non sono andate meglio. Le minoranze sono tornate a chiedere alla Regione di fornire i "dati disaggregati e trasparenti a disposizione di tutti, immediatamente". "Quest'aula altrimenti - ha detto il consigliere M5s, Dino Alberti - non può andare avanti". A queste dichiarazioni è seguito un intervento, per motivi personali, del consigliere Pd Pietro Bussolati, che ha nuovamente infiammato gli animi. Sono tornati fuori i cartelli delle opposizioni e del centrodestra. Alla fine il presidente dell'aula Fermi, ha prima censurato e poi espulso i consiglieri M5s Simone Verni, Dario Violi, Massimo De Rosa, Nicola di Marco, e il consigliere del Pd Pietro Bussolati. Prendendo la parola, il capogruppo del Pd, Fabio Pizzul, ha constatato "l'oggettiva impossibilità di continuare i lavori di questa seduta. Continuiamo ad essere privati della possibilità di conoscere i dati che tutti i cittadini dovrebbero conoscere, non possiamo continuare con i lavori di questa seduta, quindi come Pd usciremo dall'aula". Assieme al Partito democratico sono usciti M5s, Azione, Lombardi civici europeisti). Unica eccezione la consigliera di minoranza Patrizia Baffi (Gruppo misto), che è rimasta al suo posto. Davanti ai cronisti, Pizzul ha spiegato così la scelta delle opposizioni: "D'ora in poi in commissione Sanità, come minoranze, parteciperemo esclusivamente ai lavori quando si parlerà di revisione della legge del sistema socio-sanitario e quando si toccheranno temi che hanno a che fare con la pandemia".
Ivan Juric meriterebbe una chance in una big di Serie A? L'analisi sull'allenatore dell'Hellas Verona.
Sono esattamente... everything I wanted!
L'agente ha rivelato di aver proposto CR7 alla Lazio diversi anni fa ma il presidente Cragnotti rifiutò.
Chi è Pau Torres, il difensore classe 1997 del Villarreal su cui è piombata la Juventus.
Nuovo faccia a faccia tra l'Inter e gli agenti dell'attaccante argentino per il rinnovo di contratto.
AGI – “Nelle nostre Rsa non esisteva alcun piano di prevenzione del rischio pandemico: mancavano i dispositivi di protezione individuale, non c'era una organizzazione del personale, nemmeno dei percorsi interni. E per questo motivo è accaduto quanto è accaduto, con una grandissima incidenza di mortalità in una realtà come quella delle Rsa che non sono per loro natura degli ospedali ma che puntano a salvaguardare la socializzazione degli ospiti tra loro e con le famiglie all'esterno". Lo ha detto Gherardo Colombo, ex magistrato del Pool di Mani pulite, attualmente componente della commissione di inchiesta istituita dalla ATS Milano sugli eventi che hanno interessato il Pio Albergo Trivulzio, intervenuto ad un webinar organizzato dall'Università del Piemonte Orientale. "Non a caso, per esempio - ha aggiunto Colombo - si è arrivati tardi ad impedire l'accesso ai parenti all'interno delle Residenze”. "Evidentemente dalla prima ondata non si è imparato tanto. Sembra non siamo capaci di programmare" Quanto alle conseguenze della 'seconda ondata', Colombo ha sottolineato come “evidentemente dalla prima ondata non si è imparato tanto. Si riaprono le scuole, ma non si provvede a fare in modo, indipendentemente da quanto accade dentro le aule, di prevenire la diffusione del virus prima e dopo l'accesso alle aule". "Sarebbe stato necessario - ha detto ancora - fare tante cose fuori. Sembra invece che non siamo capaci di programmare: eppure la seconda ondata era già da tempo quasi una certezza. E allora cosa si è fatto da febbraio ad agosto per prevenire il rischio attraverso misure di carattere generale che coinvolgessero non soltanto le strutture sanitarie, ma la società nel suo complesso?”.
Per Gianluigi Buffon arriva il deferimento da parte del Tribunale Nazionale Federale.
Gita Gopinath: "La zona euro dovrebbe tornare ai livelli pre pandemia solo nel 2022"View on euronews
Andersen Global consolida la propria presenza nel Sudafrica attraverso la stipula di un contratto di collaborazione con lo studio fiscale e contabile full-service SAB&T Business Consulting (SAB&T), estendendo la copertura dell’organizzazione ad altre nove città nel Paese: Centurion, Bloemfontein, Cape Town, Durban, Kimberley, Nelspruit, Polokwane, Port Elizabeth e Rustenburg.
Come combattere il winter blues? Così
Scontri a Nuova Dheli tra polizia e coltivatori in collera per i piani di liberalizzazione delle campagne del governo conservatore di Narendra Modi. I coltivatori temono di ritrovarsi alla fame se il premier dovesse spuntarla. I contestatori rappresentano la maggioranza della popolazione indianaView on euronews
AGI - Il trattamento con due anticorpi monoclonali prodotti da Lilly, bamlanivimab ed etesevimab, riduce il rischio di ospedalizzazione e morte per Covid-19 del 70%. È quanto emerge dallo studio BLAZE-1 su pazienti ad alto rischio recentemente diagnosticati Covid. Lo annuncia Eli Lilly and Company. In 1.035 pazienti, ci sono stati 11 eventi (2,1%) nei pazienti che assumevano la terapia e 36 eventi (7,0%) nei pazienti che assumevano placebo, che rappresentano una riduzione del rischio del 70%. Ci sono stati 10 decessi in totale, tutti verificatisi in pazienti che assumevano placebo, e nessun decesso nei pazienti che assumevano bamlanivimab ed etesevimab insieme. I due anticorpi hanno anche dimostrato miglioramenti statisticamente significativi su tutti i principali endpoint secondari, fornendo una forte evidenza che la terapia ha ridotto la carica virale e accelerato la risoluzione dei sintomi. "Questi risultati entusiasmanti, che replicano i dati positivi di Fase 2, aggiungono un'importante evidenza clinica sul ruolo che gli anticorpi neutralizzanti possono svolgere nella lotta contro questa pandemia. Mentre la natura preliminare dei risultati di fase 2 sugli anticorpi monoclonali neutralizzanti per Covid-19 poteva determinare un'accettazione limitata del trattamento, questi dati di fase 3 rafforzano ulteriormente le prove disponibili", ha affermato Daniel Skovronsky, direttore scientifico di Lilly e presidente dei Lilly Research Laboratories. "Il bilancio delle vittime di Covid-19 continua a salire in tutto il mondo e i ricoveri, in particolare negli Stati Uniti, hanno raggiunto livelli record. Questi dati supportano ulteriormente la nostra convinzione che bamlanivimab ed etesevimab insieme abbiano il potenziale per essere un trattamento importante che riduce significativamente le ospedalizzazioni e la morte in pazienti Covid-19 ad alto rischio" ha spiegato. "Siamo in attesa di ricevere l'autorizzazione dell'uso di emergenza della Fda per questa terapia potenzialmente salvavita - ha proseguito Skovronsky - in particolare, la diminuzione del 70% del rischio di ospedalizzazioni o morte osservata in questo studio di fase 3 di bamlanivimab ed etesevimab insieme è coerente con la riduzione del rischio di ospedalizzazione o accessi in pronto soccorso osservata con bamlanivimab da solo nello studio di fase 2. Bamlanivimab da solo è autorizzato per l'uso di emergenza come trattamento per i pazienti ad alto rischio con Covid-19 da lieve a moderato negli Stati Uniti e in altri paesi nel mondo". Nello studio, il profilo di sicurezza di bamlanivimab ed etesevimab insieme era coerente con le osservazioni di altri studi di Fase 1, Fase 2 e Fase 3 che valutavano questi anticorpi. Eventi avversi seri sono stati riportati con una frequenza simile nei gruppi bamlanivimab ed etesevimab insieme e nel gruppo placebo. In più studi clinici, Lilly ha raccolto dati di sicurezza ed efficacia in più di 4.000 pazienti trattati con gli anticorpi neutralizzanti di Lilly, bamlanivimab da solo o bamlanivimab ed etesevimab insieme". Inoltre, i risultati iniziali dello studio in corso BLAZE-4 forniscono dati sulla carica virale e di farmacodinamica e di farmacocinetica che hanno dimostrato come dosi più basse, tra cui bamlanivimab 700 mg ed etesevimab 1400 mg insieme, siano simili a bamlanivimab 2800 mg ed etesevimab 2800 mg insieme. Lilly prevede di esplorare dosi ancora più basse di bamlanivimab ed etesevimab insieme, dal momento che dosi più basse possono massimizzare l'offerta disponibile per trattare più pazienti, consentire il potenziale di dosaggio sottocutaneo, e potenzialmente ridurre l'onere sul sistema sanitario e sui pazienti riducendo i tempi di infusione. Bamlanivimab è autorizzato per l'uso di emergenza dalla Food and Drug Administration (Fda) statunitense per il trattamento del Covid-19 da lieve a moderato in pazienti ad alto rischio e ha ottenuto autorizzazioni anche in diversi altri paesi. A novembre, Lilly ha presentato una richiesta alla Fda per l'autorizzazione all'uso di emergenza per bamlanivimab ed etesevimab insieme come altro trattamento per Covid-19 da lieve a moderato in pazienti ad alto rischio. Rimane in fase di revisione da parte della Fda. Lilly ha ricevuto feedback da infermieri e medici di prima linea che somministrano queste infusioni per quanto riguarda la complessità e i tempi necessari per la preparazione e la somministrazione. Di conseguenza, Lilly sta lavorando con la Fda per ridurre potenzialmente i tempi di infusione a 16 minuti - una riduzione significativa dal tempo attualmente autorizzato di 60 minuti. Questo potenziale cambiamento mira a semplificare la somministrazione e a ridurre l'onere per il sistema sanitario. Lilly continua ad accelerare la produzione di etesevimab in collaborazione con Amgen, fornendo fino a 1 milioni di dosi di etesevimab da somministrare con bamlanivimab entro la metà del 2021 - comprese più di 250.000 dosi nel primo trimestre - per l'utilizzo in tutto il mondo.