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Rimbalzo delle Borse europee dopo il “lunedì nero”

Meglio tardi che mai, si saranno detti gli investitori cinesi. Martedì, dopo la seconda seduta consecutiva in profondo rosso per la Borsa di Shanghai, la banca centrale di Pechino è intervenuta con un doppio taglio: quello dei tassi d’interesse, il quinto da novembre, e quello e dei requisiti di liquidità di riserva per le banche. Vista la tempistica, però, per ora le uniche beneficiarie di queste misure di sostegno sembrano essere state le altre piazze finanziarie, che stavolta non si sono lasciate contagiare dalla profonda correzione (per non dire “bolla”) in atto nel mercato cinese. “Va sottolineato che la crescita del mercato è stata molto forte dall’inizio dell’anno. Per cui, parliamo di un mercato rialzista che oggi affronta le conseguenze di un considerevole rallentamento economico”, spiega Nathalie Pelras di KBL Richelieu. “Questo giustifica la raffica di vendite di ieri: gli investitori non vogliono essere esposti su aziende che non garantiscono ritorni”, aggiunge. Milano, una delle Borse peggiori durante il “lunedì nero”, ha guadagnato il 5,86%. Andamento praticamente speculare rispetto a ieri anche per le altre borse europee, che hanno recuperato gran parte delle perdite. Risalgono anche prezzo del petrolio al barile e il dollaro, con l’euro tornato verso quota 1,14 nel cambio con la banconota verde.