Nell'ultima puntata del GF Vip, Samantha De Grenet è stata la seconda eliminata: i finalisti.
Rosalinda Cannavò è stata eliminata dal GF Vip: come ha reagito Dayane Mello?
AGI - E' arrivato il via libera del panel di esperti della Fda, la Food and Drug Administration, al vaccino anti-Covid prodotto dalla Johnson & Johnson. Sarà il terzo ad ottenere l'autorizzazione negli Stati Uniti, dopo quelli di Pfizer e Moderna, ma è il primo a prevedere una sola dose La decisione è arrivata al termine di una lunga riunione della commissione federale che doveva valutare la qualità tecnica dei componenti della terapia. Il nulla osta con procedura d'emergenza era atteso. Mercoledì la Fda aveva definito in un report “sicuro ed efficace” il vaccino della multinazionale farmaceutica con sede in New Jersey. La Johnson & Johnson ha garantito la produzione di cento milioni di dosi entro giugno, di cui venti milioni entro la fine di marzo. Questi numeri si aggiungono ai circa 300 milioni che Pfzier-BioNTech e Moderna hanno promesso di consegnare entro fine luglio. Il vaccino della Johnson & Johnson ha mostrato di essere efficace nel 72% dei casi negli Usa, e nel 64% in Sudafrica, dove è comparsa una variante particolarmente aggressiva e che si sta diffondendo negli Stati Uniti. Inoltre il vaccino è risultato efficace nell'86 per cento dei casi di forme gravi di Covid negli Usa, e nell'82% in Sudafrica. Nessuna delle quasi ventiduemila persone sottoposte alla terapia è morta per il virus.
A poco meno di una settimana il superstite dell’attentato in Congo Rocco Leone ha raccontato: “Esperienza tragica”
L'anziana insegnante di elementare era molto apprezzata a Cremona. Si è spenta nella notte tra mercoledì e ieri all’ospedale di Codogno.
GF Vip, Pierpaolo Pretelli diventa zio: la reazione dell'ex velino davanti all'annuncio del fratello Giulio.
AGI - Si va delineando il nuovo dpcm con le restrizioni anti-Covid che entrerà in vigore sabato 6 marzo e arriverà fino a martedì 6 aprile, quindi fino al termine delle festività pasquali. Dalla bozza arriva la conferma che non riaprono palestre, piscine e impianti sciistici. Tra le modifiche più attese c'è il via libera all'apertura di cinema e teatri dal 27 marzo, in zona gialla, come aveva chiesto il ministro alla Cultura, Dario Franceschini. Un via libera con numerosi paletti, anche sulla capienza, e che sarà comunque riesaminato 15 giorni prima. Sarà inoltre possibile andare al museo anche nei weekend, su prenotazione. Un'altra novità è la chiusura in zona rossa di barbieri e parrucchieri, finora considerati tra i servizi alla persona che potevano rimanere aperti mentre vengono definite meglio anche le limitazioni in zona bianca. Queste le principali novità che emergono dalla bozza: - VIAGGI VIETATI, RESTA LO STOP A SPOSTAMENTI TRA LE REGIONI: Il divieto di spostamento tra le Regioni è valido fino al 27 marzo assieme al prossimo Dpcm, che disciplinerà le misure fino al 6 aprile, Pasqua compresa, e potrebbe essere nuovamente prorogato con un decreto. Resta consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Permessa in zona gialla in ambito regionale la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni. - - SECONDE CASE: E' consentito recarsi nelle seconde case in zona gialla o arancione (anche se si trovano fuori regione) ma solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Non è possibile invece - a meno di urgenti e necessari motivi - se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo. - RISTORANTI E SHOPPING: La sera ancora niente cene al ristorante. Confermato che al ristorante e al bar in zona gialla si potrà andare solo di giorno fino alle 18 e fino alle 22 è consentito l'asporto. Asporto e consegne a domicilio sono consentiti nelle zone arancioni e rosse. Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta, cura della persona, parrucchieri. In zona gialla e arancione tutti i negozi restano aperti. Nei weekend continuano ad essere chiusi i centri commerciali. Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati. - SCUOLA: La scuola resta in presenza per gli alunni dell'infanzia, delle elementari e delle medie. Per quelli delle superiori la didattica è in presenza "almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%". - IN ZONA GIALLA CINEMA E TEATRI APRONO DAL 27 MARZO: e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. Il ministro Franceschini ha annunciato anche l'accesso ai musei su prenotazione anche nel weekend (questi ultimi per ora aperti in questa stessa fascia solo nei giorni infrasettimanali). - RESTANO CHIUSE PALESTRE E PISCINE: Ancora chiuse palestre e piscine, vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l'attività motoria individuale all'aperto come la camminata, la bici e la corsa. Agli agonisti è permesso di allenarsi.
GF Vip, Alfonso Signorini sbugiarda in diretta tv Dayane Mello: come ha reagito la modella?
Continua la scia di violenza che colpisce da alcuni giorni la banlieue di Parigi. Questa volta è un adolescente di quindici anni che è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Bondy, nel Dipartiment Seine-Saint-Denis, nella periferia della capitale. L'omicidio, secondo quanto riferisce il canale all news francese 'Bfm', si sarebbe verificato intorno alle 17.30. Secondo i primi elementi dell'indagine in corso il giovane si trovava di fronte a un immobile quando una persona arrivata con uno scooter con un complice avrebbe aperto il fuoco colpendo il ragazzo prima di fuggire. Questa settimana nel dipartimento dell'Essone, sempre nella regione dell'Ile de France, una ragazza di 14 anni e un ragazzo di 13 anni sono stati uccisi in due episodi diversi avvenuti a due giorni di distanza. La ragazza è stata pugnalata all'addome da alcuni suoi coetanei mentre il ragazzo di 13 anni è morto in seguito a un'altra rissa pugnalato alla gola.
AGI - Joe Biden e la first lady Jill sono andati venerdì a Houston, in Texas, come gesto di solidarietà nei confronti della popolazione messa in ginocchio da una tempesta polare senza precedenti. Il presidente ha visitato un centro di emergenza nella Harris County e la Banca del cibo di Houston, incontrando i volontari. Jill ha aiutato a impacchettare acqua e viveri per le famiglie ancora in affanno dopo il disastro. Prima di ripartire per Washington, il presidente ha fatto un discorso in un centro per i vaccini allestito nello stadio NRG, che tradizionalmente ospita lo 'Houston Livestock Show and Rodeo', il più grande evento western del mondo, visitato in media da 2,5 milioni di persone all'anno, ma che nell'edizione del 2021, a causa del Covid-19, sarà solo virtuale. Il rodeo di Houston, che dura un mese, ha preso il via venerdì, nel "Go Texas Day", quando tutti i texani, anche a scuola e in ufficio, si vestono da cowboy: cappello, camicia a quadri e stivali. Perfino l'aeroporto internazionale Houston-Bush accoglie i viaggiatori oggi con un gigantesco cappello da cowboy nero piazzato su una torre. Ma per la prima volta dal 1937, a causa del coronavirus, la manifestazione simbolo della città è stata chiusa al pubblico. Nessun parata, nessuna coscia di tacchino gigante mangiata in strada come un gelato, nessuna corsa per i bambini che imparano a restare in sella aggrappati alle pecore.
Nei cieli del New Mexico, un pilota di un airbus A320 ha avvistato un UFO: la notizia è stata confermata dalla compagnia aerea e dalla FAA.
AGI - Finisce con un nulla di fatto la partita dello stadio dell'As Roma a Tor di Valle. La nuova proprietà del club, la famiglia Friedkin, non intende andare avanti con un'operazione - ereditata dalla gestione precedente di Jim Pallotta - che prevedeva 1 miliardo di euro di investimenti. Difficile realizzare uno stadio in un momento in cui, a causa della pandemia di Covid, le partite si giocano a porte chiuse. Altrettanto complesso vendere o affittare gli uffici del business park nell'epoca dello smart working. Sette anni dopo la presentazione in stile hollywoodiano del masterplan in Campidoglio, questa sera il Cda del club giallorosso ha formalizzato il disimpegno dal progetto. La società specifica di aver verificato che "anche alla luce delle ultime comunicazioni di Roma Capitale, non sussistono più i presupposti per confermare l'interesse all'utilizzo dello stadio da realizzarsi all'area di Tor Di Valle, essendo divenuto di impossibile esecuzione". La nota rilasciata al termine della riunione sottolinea: "La pandemia ha radicalmente modificato lo scenario economico internazionale, comprese le prospettive finanziarie dell'attuale progetto stadio". Dopo lo stop dell'operazione, la società rilancia l'auspicio di giocare "in un nuovo stadio moderno ed efficiente", un impianto "verde, sostenibile ed integrato con il territorio" e di essere disposta a valutare "tutte le ipotesi, inclusa Tor di Valle". Come dire: il progetto di un impianto di proprietà resta, ma non sarà quello di cui si è discusso finora. La volontà del club sarebbe quella di concentrarsi solo sulla realizzazione dello stadio e non su altre strutture. I nuovi scenari, a quanto filtra, potrebbero essere discussi già la prossima settimana in Campidoglio con la sindaca Virginia Raggi. Nel frattempo il Comune "prende atto" della valutazione della società e assicura che "le opere pubbliche previste, come il potenziamento della ferrovia Roma-Lido e la realizzazione del Ponte dei Congressi, verranno portate avanti dall'amministrazione". Il masterplan di Tor di Valle, l'investimento privato più oneroso atteso in città, non ha mai messo d'accordo tutti. Inizialmente l'opera, da realizzare sul terreno dove sorge l'ippodromo in disuso realizzato per le Olimpiadi del 1960, prevedeva un business park con tre grattacieli, il centro di allenamento e lo stadio. Il tutto in un'area ai margini della città e scarsamente collegata con il trasporto pubblico. Nel 2017 la cubatura da destinare ad uffici è stata ridimensionata: al termine di una lunga mediazione tra la giunta di Virginia Raggi e la società, le torri sono state sostituite con una serie di edifici più piccoli. Approvato a fine 2017 dalla seconda conferenza dei servizi, il progetto attendeva l'ok dell'Assemblea Capitolina alla variante e la convenzione urbanistica. Di fatto l'opera si è arenata con l'inchiesta dell'estate 2018, quanto la Procura di Roma ha contestato l'ipotesi di corruzione, tra gli altri, al costruttore Luca Parnasi (proprietario dell'area di Tor di Valle), all'ex presidente di Acea Luca Lanzalone e al presidente dell'Assemblea Capitolina, il 5 stelle Marcello De Vito. Sono stati indagati a vario titolo anche altri consiglieri comunali. Dopo le indagini la Raggi ha avviato una due diligence per verificare che gli atti non fossero stati toccati dall'inchiesta. Uno studio del Politecnico di Torino aveva certificato che si poteva andare avanti, parlando però di uno scenario sulla mobilità potenzialmente "catastrofico". La scorsa estate con il cambio di proprietà sono arrivati i primi dubbi sull'operazione, che sarebbe apparsa ai Friedkin sovrastimata. Da mesi alcune voci parlano della possibilità di ripiegare sul Flaminio, impianto di proprietà comunale in disuso da 10 anni, ma la prospettiva viene definita "difficilmente praticabile". Da domani ripartirà il dibattito alle possibili aree idonee: da Tor Vergata al Laurentino.
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha firmato un'ordinanza con cui dispone la chiusura al transito pedonale e veicolare di alcune vie e piazze cittadine come norma di contrasto al contagio da Covid-19, qualora si verificassero situazioni di violazione delle norme di prevenzione. vbo/r
La Roma cancella il progetto per lo stadio a Tor di Valle e le voci del tifo giallorosso stigmatizzano "il grande inganno". La rinuncia del club al progetto, formalizzata con una nota, accende gli storici speaker delle radio. "E' stato rivelato finalmente il grande inganno con cui si è ipnotizzato pubblico romanista, usando lo stadio come distrazione di massa. Bravi i Friedkin, ora al centro i risultati sportivi", dice Max Leggeri, perno di Rete Sport e tra le voci più autorevoli della tifoseria giallorossa. "Un grande inganno -dice all'Adnkronos-, anzi il grande orpello agitato da Pallotta per nascondere le mancate vittorie. Pallotta deve sparire e tacere per sempre, finalmente abbiamo un presidente che si occupa della sfera sportiva. E' una grande innovazione per noi: un presidente che si occupa della sfera sportiva del proprio club". "Che quell'area fosse impraticabile dall'inizio lo sapeva prima Alemanno, poi Marino e infine la Raggi. Proprio l'attuale sindaca, insieme con altri, aveva presentato un esposto in Procura per motivi legati all'illegalità del posto, rischio alluvioni e anomalie varie. D'altronde a Roma si possono fare e millantare tante cose", dice Mario Corsi. "Tre sindaci sono andati dunque avanti su questo progetto - aggiunge Marione, da oltre 2 decenni in onda con Te la do io Tokyo- prendendo in giro i romani e i romanisti. Per fortuna i Friedkin, che sono persone intelligenti, hanno capito la storia e lasciato stare". "Il comunicato della Roma sul progetto Tor di Valle, al di là delle considerazioni soggettive che potrebbero sfociare nella faziosità del tifo o della politica, va considerata oggettivamente come una notizia negativa, perché è l'ennesima conferma di quanto l'Italia sia distante anni luce dai Paesi in cui gli impianti di proprietà rappresentano una delle basi più solide dei club", dice Augusto Ciardi, speaker radiofonico di Tele Radio Stereo e conduttore di 56 Roma. "Mentre all'estero uno stadio nuovo viene visto come una grande opportunità - spiega Ciardi - da noi alimenta guerre di quartiere. Persino i tifosi della Roma si sono divisi sulla questione. Il risultato? A Roma c'è uno stadio antico, in cui giocano due squadre pagando l'affitto. In altre capitali ogni squadra ha uno stadio moderno, servito dai mezzi pubblici. Poi ci chiediamo perché calcisticamente Roma vale più o meno quanto il Rosenborg", conclude.
"Non recupererà nessuno e si aggiunge la squalifica di Danilo. Dragusin quindi può essere un'opzione...
E' un'Inter lanciatissima quella che contro il Genoa inaugurerà un mini-ciclo di tre...
Si chiamerà “decreto sostegno” la misura di aiuti varata dal Governo Draghi chiudendo la stagione del dl Ristori.
AGI - “Il principe saudita Muhammad bin Salman approvò l'operazione di Istanbul, in Turchia, per catturare o uccidere il giornalista saudita Jamal Khashoggi”. E' il passaggio chiave del rapporto dell'intelligence Usa, desecretato e divulgato dall'amministrazione Biden dopo che Donald Trump aveva preferito tenerlo riservato per preservare l'alleanza strategica con Riad in chiave anti-Iran. Il documento è il frutto di un'approfondita indagine sulla morte del giornalista Khashoggi, oppositore di bin Salman e editorialista del Washington Post, ucciso se smembrato il 2 ottobre 2018 nel consolato saudita a Istanbul. Il cambiamento nei rapporti con Riad A conferma del cambiamento nei rapporti Usa con l'Arabia Saudita, la divulgazione del rapporto della Cia è stata preceduta da una telefonata dello stesso Biden all'85enne re Salman e non a suo figlio Mbs (come è chiamato l'erede al trono) che era stato l'interlocutore privilegiato di Washington. La Casa Bianca ha tenuto a precisare che è Salman "l'unica controparte del presidente americano", nonostante l'anziano sovrano abbia da tempo abdicato alla gestione quotidiana del regno. Un principe nei guai La posizione del 35enne principe ereditario era già stata aggravata dalla diffusione di documenti giudiziari canadesi in cui Mbs è stato messo in collegamento diretto con la compagnia area titolare del jet privato usato dal commando che uccise Khashoggi. Le carte sono uscite dalla causa che riguarda Mbs da Saad al Jabri, l'ex capo dell'antiterrorismo saudita ora in esilio in Canada, i cui figli adolescenti sono stati tenuti bloccati in Arabia Saudita dopo il suo rifiuto di tornare in patria. La svolta Usa Che l'aria a Washington per i sauditi fosse cambiata con l'avvento di Biden lo si era già capito con il ritiro dell'appoggio nella guerra in Yemen e lo stop alla vendita di armi. Mbs ne era consapevole e ha cercato di cambiare rotta, ad esempio ricucendo lo strappo con il Qatar, liberando Loujain al Hathloul, la più nota dissidente del regno, oltre a incontrare il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Ora Washington ha imposto sanzioni e blocco dei visti per 76 cittadini dell'Arabia Saudita che risultano coinvolti, in modo diretto e indiretto, nell'omicidio di Khashoggi e nelle minacce di dissidenti all'estero, ma i provvedimenti non riguarderanno il principe Mohammed bin Salman. "Per una questione di sicurezza per tutti all'interno dei nostri confini - ha spiegato il segretario di Stato Antony Blinken, "agli autori che prendono di mira presunti dissidenti di qualsiasi governo straniero non dovrebbe essere consentito di raggiungere il suolo americano". Il dipartimento del Tesoro ha annunciato sanzioni nei confronti di Ahmad Hassan Mohammed al Asiri, ex vicecapo dell'intelligence dell'Arabia Saudita e di un alto funzionario dei servizi. "La nostra intenzione e' di ricalibrare le relazioni con il governo dell'Arabia Saudita a tutti i livelli", ha sottolineato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Il futuro di Mbs "Spetta al governo dell'Arabia Saudita determinare il futuro della propria leadership", ha sottolineato la portavoce della Casa Bianca, rispondendo sul fatto che il principe della corona Mohammed Bin Salman, possa succedere al re Salman alla guida dell'Arabia Saudita. Nel regno vige una monarchia assoluta sunnita, retta da una visione wahhabita e fondamentalista dell'Islam, ma il programma di riforme e di aperture voluto dal principe ereditario puntava ad aprire il Paese nel contesto del programma Vision 2030. le riforme hanno toccato la sfera sociale e dei diritti con il via libera alla guida per le donne, ma non hanno fermato la repressione anche brutale del dissenso. Il regno saudita è fra le nazioni al mondo con il più alto tasso di esecuzioni; la pena di morte, spesso mediante decapitazione in pubblica piazza, è comminata per reati che variano dal terrorismo allo stupro, dalla rapina a mano armata al traffico di stupefacenti. .
“La pandemia in corso ha accentuato in tutta Europa le disuguaglianze sociali ed economiche”. Lo dice, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, l’eurodeputata Stefania Zambelli, membro della commissione per l’Occupazione e gli affari sociali, per le petizioni, commissione speciale sulla lotta contro il cancro e membro della delegazione per le relazioni con la Bosnia-Erzegovina e il Kosovo. “In Italia - spiega - con la scadenza del blocco dei licenziamenti a fine marzo, rischiamo veramente una crisi sociale senza precedenti. Tuttavia, ritengo che le ricette per cercare di uscire da questa situazione debbano essere elaborate a livello nazionale, e non a livello comunitario”. “Le differenze tra Stato e Stato, tra regione e regione - fa notare - sono troppo ampie per soluzioni uniche europee. Dunque, le politiche volte a mitigare gli effetti della povertà lavorativa non risiedono in legislazioni a livello europeo in materia di salario minimo, pensioni e reddito, competenze strettamente nazionali. Dunque, sussidi e nuove regole europee non sono la risposta: bisogna mettere le nostre aziende nella condizione di poter lavorare e creare lavoro”. “Il commissario al Lavoro e occupazione Schmit - continua - in una delle ultime sedute della commissione per l’Occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo, ha presentato le priorità in materia di occupazione e lavoro per l’anno 2021. Centrale sarà sicuramente il tema della ripresa post-pandemica, che si accompagnerà ad una transizione verde e digitale nelle prospettive della Commissione”. “Questa cosa di certo - sottolinea - non ci trova contrari, ma è giusto che tale transizione sia accompagnata da tutti gli strumenti necessari a supportare piccole e medie imprese, artigiani e partite Iva, le categorie che faranno più fatica ad adattarsi. Il commissario ha parlato inoltre di nuove competenze nel mondo del lavoro post-Covid che giocheranno un ruolo fondamentale negli anni a venire”. “Poi - continua - per il 2021 la Commissione intende lavorare sul salario minimo: il tema non ci vede contrari a priori, ma la definizione di un salario minimo dovrà essere sicuramente tarato su base nazionale, con la giusta concertazione tra tutti i partner sociali, sindacati e datori di lavoro. Il commissario ha, inoltre, accennato al tema della sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro, tema cruciale per il mio impegno personale da eurodeputata”. L’inclusione dei disabili è uno dei principali impegni dell’eurodeputata Stefania Zambelli. “Su questa tematica - dice sottolinea - mi sto spendendo in commissione Peti (commissione per le petizioni) e in commissione Empl (commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo) per una sempre maggior inclusione dei disabili, soprattutto in riferimento al mondo del lavoro”. “Eque opportunità, il riconoscimento reciproco dello status di disabilità tra gli Stati membri - ribadisce - e l’eliminazione di tutte le barriere fisiche e non, sono obiettivi concreti che dobbiamo raggiungere”. “Mi auguro - sottolinea - che con la nomina della collega Stefani come ministro delle Disabilità si possa progredire in questo campo. Ho già seguito un report in materia di disabili e occupazione, e mi accingo a seguire in qualità di relatrice ombra un’altra iniziativa sulla protezione dei disabili tramite lo strumento delle petizioni”. "Per quanto concerne la lotta contro il cancro - continua l'eurodeputata - tema a me caro per la mia esperienza personale, oltre all’impegno in commissione speciale per la lotta contro il cancro, sto seguendo, in qualità di relatrice la ‘quarta revisione della direttiva 2004/37/EC sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro’". "Si tratta - spiega - di un report che va nella direzione di prevenire l’esposizione professionale a tre sostanze in particolare, benzene, acrilonitrile e composti del nichel, con l’aggiunta di sostanze reprotossiche e medicinali pericolosi". "Nonostante l’ingiustificata opposizione di alcuni gruppi politici su un tema che non dovrebbe avere colore politico - rimarca Zambelli - questo report rappresenta una delle mie battaglie, lo porterò avanti con determinazione e mi auguro che entro l’anno possa essere concluso. Seguirò inoltre, come relatrice ombra, un report simile per la protezione dei lavoratori dall’esposizione all’amianto".
"Nel mondo della moda non esiste un vero e proprio sindacato che tuteli le modelle". Lo dice, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, la famosa agente di moda Emanuela Corsello, titolare di Your way management, che vanta una nicchia di ragazze che sfilano e posano per grandi nomi come Valentino, Laura Biagiotti, Michael Kors, Max Mara. "Ovviamente - sottolinea - stiamo parlando di professioniste che comunque sono tutelate. Nel mio caso, quando propongo delle modelle è il cliente stesso che provvede all'assicurazione; oppure è la location stessa a occuparsene, come nel caso di sfilate nei teatri". "Sicuramente - ammette - non siamo una categoria particolarmente difesa a livello sindacale. Con le modelle la nostra agenzia ha un contratto di lavoro di esclusiva che è un mandato di rappresentanza". "Sono dei contratti - precisa Emanuela Corsello - creati dagli avvocati che stanno dietro le agenzie e che sono chiamati a stipulare questo tipo di rapporto professionale". "I primi tre mesi del lockdown completo la moda si è fermata del tutto - ricorda - non abbiamo potuto fare ne sfilate, né shooting fotografici. Poi abbiamo cominciato a riprendere, ma con molta molta cautela. Le sfilate adesso non avvengono con gli spettatori. Prima si procede alla registrazione e poi vengono mandate in onda le sfilate in un secondo tempo, come si sta facendo per la Milano Fashion Week. Con Altaroma, invece, abbiamo fatto sfilare le modelle dal vivo, ma senza pubblico". "Per quanto riguarda gli shooting fotografici - racconta - sul set abbiamo previsto la presenza di pochissime persone, truccatore, modella e stylist rigorosamente con la mascherina. Ovviamente ciò ha comportato una forte riduzione del lavoro, molti brand non sono, infatti, riusciti ad affrontare nuove campagne". " Nella scelta di una modella è importante il curriculum - assicura Emanuela Corsello - anche se mi piace anche molto la sfida di prendere ragazze giovani che non hanno mai fatto nulla e costruire un bel percorso professionale. Quello che mi colpisce non è solo la bellezza, ma quel quid particolare che premia sulla passerella e sui book fotografici. Certo - ammette - il curriculum è importante, ma non è tutto. Se mi arriva una ragazza che ha fatto dei bellissimi lavori, ma che ha superato i 25 anni, per me è un problema, perché la sua carriera l'ha già fatta. Piazzarla su Milano, ad esempio, sarebbe un'impresa quasi impossibile". Emanuela Corsella interviene anche sulla questione degli 'stecchini in passerella. "La magrezza - avverte - in passerella non è affatto passata di moda, anche se sono molto richieste le modelle curvy, più difficili da trovare perché devono rispettare dei canoni ben più precisi". "Sono terrorizzata - racconta - a dire a una ragazza di mettersi a dieta, perché mi sono ritrovata di fronte a modelle che lo hanno fatto diventare un problema diventando una fissazione. Purtroppo, mi devo attenere alle misure del mercato. Una modella con 92 cm di fianchi mi chiedono di metterla a dieta non c'è niente da fare. C'è stato il periodo in cui si diceva di non prendere più le modelle stecchino in passerella, ma questa cosa non è mai avvenuta; continuano a richiedere misure molto mirate al minimo". "Invece - continua - le modelle curvy devono essere molto belle di viso, avere misure proporzionate tra vita, seno e fianchi. Non è facile trovarle perché non si tratta solo di far lavorare una ragazza in carne, ma deve avere un'altezza di almeno un metro e 78 e bellissima di viso. I clienti sono coloro che fanno taglie comode e, quindi, chiedono standard molto precisi".