Spese per il cane: 5 consigli per risparmiare
Risparmia così: Avere un cane è una gioia che comporta anche molte spese. Dal mangime al guinzaglio, con questi 5 semplici consigli potrai risparmiare
AGI - Non si spengono in Piemonte le voci di dissenso sul provvedimento di chiusura delle scuole a partire dalla 1* elementare in diverse province della Regione, classificate come zone rosse in base all'incidenza dei casi di Covid. Così in Ossola, dove, dopo la presa di posizione ufficiale del sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, si muovono anche i genitori dei bambini delle Scuole Primarie di quattro comuni delle valli Formazza e Antigorio (Formazza, Premia, Baceno e Crodo). “La nostra Valle Antigorio-Formazza- scrivono in una lettera inviata al presidente Cirio - in base ai dati forniti dal sito della Regione vede 7 casi Covid su circa 3.300 abitanti (0.0023%) e 2 comuni addirittura non presentano nessun caso”. I genitori chiedono alla Regione di rivedere il provvedimento, “che servirebbe solo a recidere con cesoie” anche realtà dove ad oggi il Covid ha una incidenza limitata. Da Cuneo arriva invece la protesta del Forum delle Famiglie che, con Silvio Ribero, presidente dell'associazione in provincia, denuncia quella che definisce “l'incapacità della nostra classe politica a riorganizzare il funzionamento della scuola in era Covid, dai trasporti alle lezioni in presenza”. “Mentre si fa finta di non vedere le gallerie affollate dei centri commerciali e gli assembramenti intorno ai negozi e ai locali nelle città – si legge in una nota – si continua a puntare il dito sul bersaglio sbagliato. E tutto questo accade perché la famiglia, a differenza di altre categorie sociali ed economiche, non ha gli strumenti né il peso politico per difendersi e come al solito deve fare da cuscinetto per tutta la società, senza ristori”. “C'era tutto il tempo – dice il Forum - ma soprattutto il dovere, di organizzarsi per evitare che il problema si ripetesse. Invece non è cambiato niente, e da lunedì le famiglie dovranno ancora una volta gestire la difficile situazione senza poter contare sull'aiuto di nessuno: dai bambini lasciati soli a casa perché i genitori lavorano, ai problemi di connessioni, spazi e dispositivi che hanno le abitazioni, impossibilitate a trasformarsi in aule scolastiche. Senza dimenticare i danni psicologici che sta procurando sulle nuove generazioni il prolungato isolamento, di cui pagheremo un conto molto salato”.
Giovanna Botteri, protagonista della serata finale del Festival di Sanremo 2021 al fianco di Amadeus. "Sono iper emozionata, preoccupata, tesissima e stanotte non ho chiuso occhio. Mi hanno detto 'ma come, le bombe'... l'emozione di Sanremo è quasi peggio delle bombe", afferma la giornalista, raccontando in conferenza stampa le emozioni per essere la protagonista femminile che affiancherà Amadeus nella conduzione della kermesse. "Il mantra di questo festival non è dimenticare ma accarezzare le ferite. Io dovrei ricordare quelle ferite, ricordare quello che è successo e che sta succedendo, ma in qualche modo ricordare anche come si può vivere, come si deve vivere anche con questa ferita". "Io sono stata un'inviata di guerra, una corrispondente sempre vissuta all'estero", e il compito è ricordare "come si può continuare ad amare e vivere assieme a distanza", afferma ancora la giornalista Rai e inviata di guerra. "Lo so che voi soffrite senza avere il pubblico in sala -dice Botteri- Io sono abituata, sto spessissimo da sola, in posti dove c'è solo la telecamera, e mi sono in qualche modo abituata a sentire quello che c'è oltre la telecamera. Io credo che questo Sanremo ci abbia fatto sentire in tutti i modi cosa ci sia oltre la telecamera, oltre quel click che si fa su Raiplay. C'è un'Italia che ci sta guardando, che lotta, che si batte, col cuore che batte insieme al nostro con la voglia di farcela e di uscirne. Io penso di essere per questo qua stasera", aggiunge.
"Non ho seguito in diretta, ma dico in primis bravo Amadeus a rispettare il genere femminile. Più che una scelta individuale della direttrice d'orchestra Venezi, è la scelta grammaticale a prevalere e quella italiana ci dice che esiste un genere femminile e un genere maschile. A seconda di chi riveste il ruolo si fa la declinazione. Chi rifiuta questo lo fa per motivi culturali". Così all'Adnkronos l'ex presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini sulle polemiche di Sanremo generate da Beatrice Venezi che ieri ha puntualizzato sul suo mestiere. "Direttrice d'orchestra? No, meglio direttore", ha detto Venezi. La Boldrini spiega che "la declinazione femminile la si accetta in certe mansioni come 'contadina', 'operaia' o 'commessa' e non la si accetta quando sale la scala sociale, pensando che il maschile sia più autorevole. Invece il femminile è bellissimo - dice la deputata del Pd - E' un problema serio che dimostra poca autostima. Inviterei la direttrice Venezi a leggere cosa dice l'Accademia della Crusca, la più alta autorità linguistica del nostro paese. Se il femminile viene nascosto, si nascondono tanti sacrifici e sforzi fatti". "Un atteggiamento che non rende merito al percorso che tante donne hanno fatto per raggiungere queste posizioni - sostiene Laura Boldrini - Mi permetto di invitarla a riflette su queste cose. Anche perché non è affatto brutto o cacofonico 'direttrice', ma rappresenta l'affermazione di un traguardo. Spero si renda conto che usare il femminile possa aiutare tante ragazze ad avvicinarsi a questo lavoro che per secoli è stato solo di uomini", conclude.
AGI - Da gloria nazionale a tipo sospetto: Amanda Gorman, la poetessa 22enne afroamericana che ha recitato all'insediamento di Joe Biden, ha denunciato in un tweet di esser stata presa di mira da una guardia della sicurezza per il colore della sua pelle. "Sembri sospetta", le avrebbe detto la guardia del sobborgo di Los Angeles che l'ha seguita al rientro a casa di sera per verificare se l'appartamento che stava raggiungendo fosse davvero il suo. "Da icona a minaccia" Amanda, che è molto impegnata sul fronte dei diritti civili, ha dovuto dimostrare che poteva aprire la porta con le sue chiavi e dopo la guardia non si è neppure scusata. "Questa è la realtà delle ragazze di colore", ha commentato amaramente, "un giorno sei un'icona, quello dopo una minaccia". "In un certo senso aveva ragione", ha poi aggiunto, "IO SONO UNA MINACCIA, una minaccia per l'ingiustizia, per la diseguaglianza, per l'ignoranza". Il precedente Alla cerimonia di insediamento di Biden, a gennaio, la giovane californiana aveva recitato una sua poesia inneggiante all'unità. Tuttavia, commentando il mese dopo un duro intervento della polizia contro una bambina afroamericana a Rochester, nello Stato di New York, aveva lamentato che "viviamo in una società contraddittoria che può celebrare una poetessa di colore, ma anche spruzzare spray al peperoncino contro una bambina di nove anni".
Le dichiarazioni di Stefano Pioli, allenatore del Milan, alla vigilia del match con il Verona.
Lo ha annunciato lui stesso in conferenza stampa
AGI - "È importante peregrinare verso i luoghi sacri: è il segno più bello della nostalgia del Cielo sulla Terra. Perciò amare e custodire i luoghi sacri è una necessità esistenziale, nel ricordo del nostro padre Abramo, che in diversi posti innalzò verso il cielo altari al Signore". Sono le parole di papa Francesco pronunciate nell'incontro interreligioso di Ur dei Caldei durante la sua visita storica in Iraq. Il Pontefice si è recato nella Terra di Abramo per sottolineare "l'importanza del ritorno ai luoghi sacri dopo la persecuzione" ma anche per marcare la sua apertura verso il mondo islamico. E' la sua quarta visita in un Paese musulmano dopo Egitto, Emirati e Marocco ed è la prima in una nazione con la forte presenza della minoranza sciita. Francesco ha voluto così porgere la mano della Chiesa a tutto il mondo islamico non solo a quello maggioritario. E lo testimonia il colloquio - durato oltre cinquanta minuti - con l'ayatollah Ali al-Sistani a Najaf. Francesco ha voluto onorare i luoghi sacri dell'Iraq che in questi anni - e non solo - hanno tanto sofferto a causa di odio e violenza. Najaf Papa Francesco, al primato della visita in Iraq, ha voluto sommarne un altro: quello della più alta carica della Chiesa a visitare la città sacra di Najaf, luogo di pellegrinaggio per decine di migliaia di sciiti ogni anno. Nel mondo solo la città santa iraniana di Qom la supera per importanza agli occhi degli sciiti. Najaf accoglie il santuario dell'Imam Ali bin Abi Talib, il cugino del profeta Maometto, califfo e guida degli sciiti. La città è gioiello accademico del mondo sciita, qui si sono formati i sapienti più grandi, tra cui proprio l'ayatollah Ali al-Sistani. L'Antica città di Ur Considerata un luogo simbolico per i seguaci delle religioni monoteiste perché menzionata nei libri sacri come il luogo di nascita del profeta Abramo, il quale, secondo la narrativa religiosa, rifiutò il culto del suo popolo agli e ne uscì portando il messaggio dell'unico Dio, secondo le credenze monoteiste. Abramo è ricordato come il "padre" dei messaggi celesti, indipendentemente dai suoi seguaci. La visita del Papa nella sua città natale rientra nel quadro della sua ricerca di ciò che unisce e non ciò che divide. L'immagine dell'Iraq nei media di tutto il mondo è spesso legata a guerre, massacri e devastazioni e la visita del Papa mette in risalto il valore civile, culturale e umano di quella terra. La Mesopotamia non fu solo il luogo di nascita di molte scienze umane ma anche la prima culla dell'idea religiosa delle antiche civiltà. La terra dell'Iraq ha un posto simbolico nelle credenze dei seguaci di tutte le religioni monoteiste. Ebrei, cristiani e musulmani sono unanimi nel credere alla storia della Torre di Babele e alla buona novella del profeta Giona al popolo di Ninive, e prima di questo e quello, sulla nascita del profeta Abramo, nella piana di Ur, che nella tradizione cristiana è legata al patriarca del popolo d'Israele. Ur dei Caldei, una delle più antiche e importanti città sumeriche, conosciuta come Tell al-Muqayyar, 'collina della pace', è stata la capitale di un impero Sumerico, che alla fine del III millennio a.C. dominava su tutta la Mesopotamia. Francesco e le altre terre dell'Islam Nel 2017 Papa Bergoglio avviò dal Cairo il suo cammino di fratellanza verso il mondo islamico. Qui fece il suo discorso alla celeberrima Università di Al Azhar, da dove nel 2009 l'allora presidente americano, Barack Obama, propose il "nuovo inizio" nei rapporti tra Occidente e Islam dopo l'orrore dell'11 settembre. Al Cairo Francesco strinse il suo rapporto fraterno con l'Imam dei Al Azhar, una delle cariche più alte del mondo sunnita, Ahmad Al-Tayyib. E con lui ha firmato il documento sulla “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”, il 4 febbraio 2019 al Founder's Memorial di Abu Dhabi. Terra solcata per la prima volta da un Papa. Bergoglio visitò l'Università, per secoli faro invece della sapienza sunnita, il 28 aprile 2017. L'Università, il più grande istituto accademico religioso del mondo islamico, ha sede nella moschea di al-Azhar "'al-Giāmi' al-azhar 'la moschea splendida' del Cairo, fondata nel 970. E' una delle più note moschee di tutto il mondo islamico. Meno di due mesi dopo Francesco è stato accolto in Marocco, porta d'Africa e ponte con l'Europa. Qui con il re Mohammed VI, ritenuto emiro dei fedeli, ha visitato l'istituto degli Imam, predicatori e predicatrici. Qui si formano centinaia di imam provenienti dall'Africa e dall'Europa. In modo che possano tornare nei loro Paesi a predicare il messaggio della fratellanza, contro ogni estremismo. Il 26 maggio 2014, il pontefice incontrò il Muftì di Gerusalemme sulla Spianata delle Moschee (Monte del Tempio in ebraico), luogo sacro fondamentale sia per i musulmani che per gli ebrei che sorge su una collina all'interno della città vecchia. Per i musulmani è il 'luogo più vicino al Paradiso', per gli ebrei è la fonte dell'ebraismo. Pochi mesi dopo, il 29 novembre, il Papa ha visitato la basilica di Santa Sofia (non ancora moschea, prima della riconversione decisa a luglio dell'anno scorso) a Istanbul. Nella metropoli sul Bosforo, Bergoglio ha visitato anche la Moschea Blu, inaugurata nel 1617 durante il mandato di Mustafa I e il cui nome in lingua turca è Sultanahmet Camii, ovvero Moschea del Sultano Ahmed I. Bergoglio era accompagnato dalla massima autorità islamica turca, il Gran Muftì. Il 2 ottobre 2016, il Papa ha visitato la moschea di Baku, con lo sceicco capo dei musulmani nella regione e rappresentanti ebrei ed ortodossi. Dall'Azerbaigian, Paese musulmano dove vivono poche centinaia di cattolici, Francesco ha lanciato un appello: "Mai più violenza nel nome di Dio". Dio, ha ammonito, "non può essere invocato per interessi di parte e per fini egoistici, non può giustificare alcuna forma di fondamentalismo, imperialismo o colonialismo”.
Cinquecentotrenta partite, centoventi gol. Numeri importanti, che non bastano però a racchiudere...
La conduttrice di Verissimo ha già anticipato tutte le tendenze della Primavera 2021 in un sol colpo
"Io non faccio affari con i rom, io non metto i soldi nelle buste del pane, la notizia è inventata". Lo dice Giorgia Meloni, nel corso di una diretta Facebook, dopo le accuse riportate dalla stampa di un suo presunto contributo da 35mila euro a un clan di nomadi per la campagna elettorale del 2013. "Devo pensare che gli inquirenti l'abbiano considerata infondata altrimenti mi avrebbero chiesto conto di una notizia che mi infanga - argomenta Meloni - e mi chiedo come sia possibile che una rivelazione del genere sia finita su Repubblica, senza che nessuno abbia inteso chiedermi un punto di vista". "E' strano che nessuno tra i media abbia chiesto il mio punto di vista, neanche il giornalista di Repubblica che ha scritto l'articolo", sottolinea Meloni: "E' strano - aggiunge - che questa notizia arrivi mentre siamo l'unico partito di opposizione, l'unico partito che cresce". "Gli ultimi sondaggi - ricorda - ci danno sopra il 18%". "Contro di me - fa il paragone Meloni - le stesse accuse che in Myanmar, quelle di truffa elettorale, sono metodi che ricordano quel regime, ma noi siamo in democrazia, difenderemo la democrazia". Poi la leader di Fdi aggiunge: "In Italia piacciono le persone serve e ricattabili, noi siamo persone libere e non abbiamo paura, perché non abbiamo fatto del male. Potete prenderci tutti casa per casa, ma continueremo a dire la nostra". Poi conclude: "Ovviamente annuncio querela contro chi dichiara cose false".
Imprenditore di Pistoia: “I miei polmoni non ripartono ma non mollo”. Daniele Delpin posta il selfie della sua battaglia in terapia intensiva
Lo sfogo su Facebook dopo un turno di 12 ore nel Pronto Soccorso del Cotugno: "Non si trova un posto di terapia intensiva né di sub-intensiva in nessun ospedale della Campania"
Lascia Zingaretti (vediamo se definitivamente), così come fecero Veltroni e Bersani. Con un nemico interno, ma senza accusare nessuno. Senza fare nomi e cognomi
Sanremo 2021, la conferenza stampa del 6 marzo: cosa vedremo in scena nella serata finale?
Sanremo 2021, Achille Lauro sempre più re dei social. E non passa inosservato il bacio con Boss Doms sul palco dell'Ariston. La Tim Data Room nella quarta serata ha rilevato la pubblicazione di oltre 740mila tweet con l’hashtag #Sanremo2021 con un incremento del 74% di tweet rispetto alle prime quattro serate dello scorso anno. Il 68,5% dei tweet sono stati pubblicata nel corso dell’appuntamento televisivo. Due picchi di oltre cinquemila tweet in un minuto si sono verificati al termine dell’esibizione di Achille Lauro. Il primo al momento del bacio con Boss Doms e il secondo al termine della performance. Un terzo picco più contenuto si è registrato nel corso della prova di Aiello (oltre 3mila tweet in un minuto). Tra i co-conduttori il più twittato è Fiorello con oltre 19mila tra interazioni e retweet. Achille Lauro si conferma anche ieri sera come l’ospite con più conversazioni su Twitter: oltre 25mila tra mention e retweet, quasi il doppio rispetto alla precedente serata. I Maneskin si confermano ancora una volta come gli artisti in gara più commentati con oltre 30mila interazioni su Twitter, segue Madame (oltre 16mila), Aiello (oltre 13mila), Irama (13mila) e Ermal Meta (oltre 11mila). Anche gli outfit della quarta serata hanno fatto discutere con oltre 10mila tweet. I più chiacchierati sono stati quelli di Achille Lauro (con riferimento al vestito da sposa e al tricolore), Mahmood (per l’outfit con la gonna), Aiello (che dalla rete è stato paragonato a un corvo), per finire con il look audace di Madame. Su Google le ricerche in tendenza il 6 marzo riguardano il Festival di Sanremo con: Coma_Cose (100k+ ricerche), Madame e il suo brano in gara (10k+ ricerche), Aiello (5k+ ricerche)
"La crescita esponenziale dei casi di Covid si è innescata ed ormai è davvero tardi per agire. Si doveva intervenire un mese fa, quando tanti esperti indicavano una ripresa dei contagi e in quel momento era necessario agire portando tutta l'Italia in zona arancione. Vedremo per almeno due settimane una crescita dei nuovi casi e dopo questo periodo, che sarà difficile, forse potrebbero vedersi i primi risultati delle misure prese in alcune Regioni. Ancora una volta ci troviamo a rincorrere il virus e sembra che non abbiamo imparato nulla dagli errori passati". Lo spiega all'Adnkronos Salute Giorgio Sestili, fisico ideatore della pagina Facebook 'Coronavirus - Dati e analisi scientifiche', sul web con un proprio sito www.giorgiosestili.it, in un'analisi dei dati epidemiologici su Covid-19 rilasciati dall' Istituto superiore di sanità e ministero della Salute. "Perché le decisioni si basano ancora su dati vecchi come l'indice Rt calcolato dall'Iss e dal ministero della Salute che fa riferimento a dati di due settimane precedenti? - si chiede Sestili - Quando invece in questi mesi abbiamo messo a punto degli strumenti molto più aggiornati che permetterebbero di agire più tempestivamente. E' ora - suggerisce - che anche le istituzione adottino strumenti come il Covindex, l'indice del contagio alternativo all'Rt, che noi analisti usiamo con risultati eccezionali".
A quanto apprende l'AdnKronos il presidio convocato per le 12 alla sede nazionale del Pd del Nazareno, deciso dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti, proseguirà a oltranza. Le Sardine, con alla testa Mattia Santori, hanno infatti deciso di proseguire la manifestazione con tende e sacchi a pelo. "Oggi si va al Nazareno a dire che le assemblee tra pochi non bastano più. Oggi andiamo a chiedere che inizi una nuova fase costituente: aperta, democratica, innovativa. Non per il Pd, non per le sardine. Ma per tutti gli apolidi della politica", ha detto il leader delle Sardine, Mattia Santori, in un post su Facebook, illustrando l'iniziativa di oggi al Nazareno. "Ci sono mattine in cui vorresti startene a letto. Giorni in cui ti dici 'chi me lo fa fare'. Mesi in cui rimpiangi di non essertene stato zitto e buono. Poi ti guardi intorno e vedi ancora schiere di opinionisti, flotte di disillusi, plotoni di culi pesi e tastiere pesanti - si legge nel testo postato - . Apprezzo i benpensanti ma non è con le penne fini che le cose cambieranno. Stimo gli intellettuali ma credo che quando si tratta di ricostruire serva soprattutto chi si sporca le mani". "Pensate quello che vi pare, ma la crisi del Pd è la crisi del centro sinistra, una crisi che ci riguarda e che vi riguarda anche se la politica vi fa schifo o vi ha stancato. Datemi del pazzo ma ho visto troppa bellezza quest'anno per riuscire a rassegnarmi", evidenzia Santori. Poi, rispondendo ad un post di Alessandra Laterza su Facebook, in cui la militante del Pd esprime dissenso rispetto all'iniziativa odierna delle Sardine ("Occupare il Nazareno come risposta alla crisi del Pd non mi sembra di sostegno alla sinistra, fatevi un partito vostro, ma ricordatevi il detto: piazze piene, urne vuote"): "La crisi del Pd è la crisi di Piazza Grande e noi non possiamo starcene a guardare, perché il lavoro (lento? Laborioso? Poco visibile?) di Zingaretti non deve andare perso. Noi andiamo a chiedere che l'inizio di quel processo si trasformi oggi in una nuova fase costituente che guardi al di fuori, che accolga chi, come me, te, Barbara e tanti altri, si sente escluso e pensa che politica e civismo siamo destinati a restare su due strade parallele. L'alternativa è, di nuovo, decisioni prese per tanti da pochi. Se non si farà con il PD si farà senza il PD. Però è giusto ribadirsi la necessità di aprire una nuova fase". "Oggi sarò al Nazareno perché scrivere post e fare articolate analisi sulla situazione disastrosa in cui versa il centrosinistra, non credo aiuti a sciogliere i dilemmi di questi giorni", scrive, sempre su Facebook, la portavoce delle Sardine Jasmine Cristallo. "Avverto il dovere di portare la mia voce di donna di sinistra, antifascista, meridionale ed essere presente, per dire la mia in un momento cruciale per la democrazia perché la crisi di un partito come il PD riguarda tutti i democratici, anche quelli come me che non hanno una tessera di partito. Riguarda il futuro di tutti noi perché deve riprendere il cammino di Piazza Grande, dev’essere rilanciata e praticata l'idea dell'incontro tra forze e sensibilità diverse, del coinvolgimento di un campo molto largo di donne e uomini, di tanti che operano nella società civile, nell'ambientalismo", si legge nel post.
La regione Lazio ha richiesto ben un milione di dosi del vaccino russo Sputnik V. Si attende il via libera da EMA e AIFA.
Le pagelle dei Big di Sanremo 2021 nella quarta serata: da Annalisa a Random.
Fatica a credere di aver vinto Gaudiano, il cantante pugliese, con la sua 'Polvere da sparo', ha vinto la sezione Nuove Proposte del 71mo festival di Sanremo. "Stanotte ho chiuso gli occhi molto tardi - dice - La situazione che stiamo vivendo ci costringe a non poter sfogare la felicità che viviamo. Ho cercato di interiorizzare quello che sto vivendo, ma ancora oggi faccio fatica a far combaciare la persona che vedo sui giornali col premio in mano e la persona che sono". "Quando ho riacceso il telefono, ho ricevuto molto amore -dice il vincitore- Non ho vinto da solo, ho vinto grazie ad un'armata che si è riconosciuta nella mia storia. E' una canzone che è nata da un concetto di ispirazione secondo verità", ha aggiunto Gaudiano. L'artista, che ieri ha dedicato la vittoria al padre scomparso due anni fa commuovendosi sul palco, ha poi speso qualche parola sulle sue emozioni in seguito alla scomparsa del papà: "La morte di mio padre evento traumatico che ancora oggi faccio fatica a portare con me. Cerco di reagire con il massimo della positività, ma faccio fatica a lasciarmi scivolare le cose addosso, proprio perché quando le cose sono importanti le reazioni è uguale e contraria". Per il cantautore pugliese "bisogna tenere sempre presente che quando ti tocca il lato emotivo è difficile restare calmi. A volte sfogo l'aggressività, su me stesso naturalmente, non sugli altri, perché ci tengo davvero tantissimo a determinate cose e mio padre era una di queste", aggiunge.