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Turchia: concorrenza sleale, giustizia blocca il sito Booking.com

La Turchia blocca Booking.com. Un tribunale di Istanbul ha ordinato la sospensione delle attività del portale con sede legale ad Amsterdam. Lo stop arriva dopo la causa intentata da Tursab, l’associazione delle agenzie di viaggi turche, per “concorrenza sleale”. 13 mila operatori turistici turchi si affidano a Booking e il portale fa sapere che presenterà ricorso. La multinazionale era già stata colpita in passato da una sanzione amministrativa equivalente a circa 570 mila euro comminata dall’Authority turca per la concorrenza, per aver infranto alcune regole relative il regime concorrenziale. Dall’estero, invece, è ancora possibile utilizzare il servizio per la ricerca di strutture in Turchia, dove però il turismo vive una crisi senza precedenti. Comparando gli arrivi a febbraio negli ultimi 3 anni si evidenzia un calo di oltre 220 mila presenze. Le cause sono da ricercare nel pericolo attentati e nella turbolenta situazione politica. Per la prima volta dal 2000, Istanbul vede calare il numero dei suoi visitatori stranieri. Complessivamente, nel 2016 la Turchia ha perso più di 10 milioni di turisti, con perdite stimate in oltre 10 miliardi di dollari. A pesare, è stata soprattutto la fuga dei russi, passati da 3,5 milioni a 500 mila.