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Usa, fiammata delle nuove buste paga. Rialzo dei tassi più vicino

A ottobre l’economia a stelle e strisce sembra aver nuovamente ingranato la quarta. A confermarlo, dopo i risultati del settore terziario e le vendite di auto, sono state le cifre del mercato del lavoro, che hanno superato anche le più rosee previsioni. Settore agricolo escluso, i nuovi contratti sono stati 271 mila, quasi centomila in più delle attese. Le assunzioni si sono avute in quasi tutti i settori dell’economia, con l’eccezione della manifattura e del comparto petrolifero e minerario. Riviste al rialzo di 12 mila unità anche le nuove buste paga ad agosto e settembre, mentre il tasso di disoccupazione il mese scorso è sceso al 5% dal 5,1% di settembre. Non solo: il salario medio orario è salito di 9 centesimi di dollaro. La partecipazione alla forza-lavoro rimane ai minimi storici, dirà qualcuno. Ma, ecco il dato che piacerà alla Federal Reserve, anche l’altra misura della disoccupazione (che tiene conto di scoraggiati e contratti part-time) è scesa. E ora, dicono gli analisti, la possibilità di un rialzo dei tassi d’interesse a dicembre da parte della banca centrale statunitense si fa quasi una certezza.