De Zerbi: "Gol su errori nostri. Capita cadere quando cresci"
Un estratto della conferenza stampa dell'allenatore del Sassuolo, Roberto De Zerbi, al termine della sfida di Serie A contro l'Inter.
Il tecnico ha analizzato la prestazione in casa dell'Udinese.
Il tecnico interista al termine di Udinese-Inter 0-0.
AGI - Migliaia di persone in piazza a Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk, marce in un centinaio di città in tutta la Russia. Aleksey Navalny, il leader dell'opposizione russa da sei giorni in un carcere di Mosca, ha centrato l'obiettivo: rientrando in Russia e sfidando il Cremlino, dopo il tentato avvelenamento e l'accusa diretta al presidente Vladimir Putin, voleva risvegliare le coscienze. Navalny può dirsi soddisfatto perché è stata la più grande manifestazione anti-Putin degli ultimi anni. Il prezzo pagato finora sono stati gli oltre tremila arresti, tra i quali anche la moglie del blogger. "Fuori Putin, "Libertà per Navalny", gli slogan scanditi nelle marce che si sono ripetute per tutta la giornata, lungo gli undici fusi orari della Russia. I manifestanti si sono spinti fin sotto il carcere dove è detenuto, ci sono stati momenti di tensione continui con il lancio di palle di neve contro gli agenti: l'accaduto dà il segno del livello dello scontro in un Paese in cui non sono assolutamente consentiti gesti di aggressione contro le forze dell'ordine e ne circola anche un video sul web. A Mosca la polizia ha usato i manganelli per disperdere i manifestanti ed è stata proprio la capitale la città dove i fermi sono stati più numerosi. Il Dipartimento di Stato Usa ha chiesto "il rilascio di tutti coloro che sono stati fermati nell'esercizio dei loro diritti universali" nelle proteste tenute in tutta la Russia e "la scarcerazione immediata e senza condizioni di Aleksei Navalny" e ha condannato i "metodi brutali" di Mosca contro i manifestanti scesi in piazza in tutta la Russia Amnesty International che definisce Navalny un "prigioniero di coscienza", ha condannato la repressione delle proteste e ha chiesto l'immediato rilascio dei manifestanti, così come l'ambasciata statunitense in Russia e l'alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari Esteri, Josep Borrell e la Farnesina. I cortei - tutti non autorizzati - sono partiti nelle regioni più orientali, come Vladivostok e Khabarovsk, per poi continuare verso Ovest, mano a mano che passavano le ore, fino a Mosca e San Pietroburgo. Qui erano puntati i riflettori per capire la reazione del Cremlino. A Mosca si sono viste tantissime persone sui marciapiedi di Tverskaya, che portano a piazza Pushkinskaya e al Cremlino. La polizia ha agito con forza, strattonando donne e anche alcuni ragazzini; i manifestanti a Mosca sembra siano stati portati via, quasi a caso, spesso solo perché avevano in mano cartelli con scritte come "Non ho paura", popolarissimo tra gli slogan della protesta. Tra i fermi risulta anche una delle più strette collaboratrici dell'oppositore, Lyubov Sobol, oltre alla moglie di Navalny, Yulia. Navalny è stato arrestato al suo arrivo a Mosca il 17 gennaio per aver violato i termini della libertà vigilata, nei suoi cinque mesi di cure in Germania seguite al suo avvelenamento. Adesso è da capire se l'affluenza alle proteste, da cui può dipendere il destino di quello che è stato ribattezzato "il prigioniero politico n° 1 in Russia", e il consenso messo in piedi in questi anni da Navalny possano trasformarsi in un movimento nazionale. Manifestanti sono scesi in strada, anche se in numeri esigui, anche in città tradizionalmente poco inclini alle proteste. Per vedere una mobilitazione analoga bisogna risalire al 2017, quando sempre Navalny - dopo una inchiesta sulle ricchezze dell'allora premier Dmitri Medvedev - aveva portato in piazza per mesi migliaia di persone in tutto il Paese contro la corruzione. Anche questa volta, l'oppositore ha fatto leva sul tema corruzione, ma puntando diritto al presidente Vladimir Putin con una video-inchiesta, che ne ha rivelato un presunto palazzo sul Mar Nero dal valore di 1,1 miliardi di euro costruito con soldi di tangenti. Il Cremlino ha respinto la notizia come "fake news" e ormai è sempre più convinto che Navalny sia strumento dei servizi segreti occidentali, intenzionati a realizzare scenari in stile Bielorussia. Per questo, secondo quanto rivelato da alcune fonti a Bloomberg, è possibile che Navalny venga condannato a una detenzione prolungata, fino anche a 13 anni: per tenerlo lontano dai prossimi appuntamenti elettorali e soprattutto provare a fiaccare il suo movimento, nato e cresciuto intorno al suo carisma. Intanto lui esulta e su Twitter, dal suo account che non ha mai cessato di essere attivo, fa notare che la sua video-inchiesta ha già raggiunto i 70 milioni di visualizzazioni. E promette per il prossimo fine settimana nuove proteste.
AGI - Il campione d'Inverno è il Milan, strapazzato in casa dall'Atalanta per 3-0, passo falso di cui non ha saputo approfittare l'Inter bloccata in trasferta sullo 0-0 dall'Udinese. Nella prima partita del pomeriggio, la Roma ha battuto lo Spezia per 4-3. Ma con tanta fatica e nei minuti di recupero. I liguri sono stati un incubo per Fonseca: hanno vinto sul campo e a tavolino in coppa Italia, superati solo nel finale oggi. Milan, seconda sconfitta Straordinaria prova di forza e successo pesantissimo per l'Atalanta, che s'impone 3-0 ai danni del Milan costringendolo alla seconda sconfitta stagionale. A San Siro decidono le reti di Romero, Ilicic e Zapata, che permettono alla Dea di continuare a scalare la classifica mettendo pressione alla Roma terza e accorciando anche sull'Inter (-5) e sul primo posto proprio dei rossoneri (-7). Tracollo pesante per la squadra di Pioli, poco incisiva in fase offensiva e un po' troppo distratta dietro: l'unica soddisfazione della serata è il 'titolo' di campione d'inverno. Nettamente migliore l'avvio dei bergamaschi, che iniziano ad impensierire Donnarumma una volta scavallato il quarto d'ora di gioco. L'occasione migliore capita a Ilicic, che riceva da De Roon ma si calcia praticamente addosso sprecando un'ottima chance. Al 26' arriva comunque il vantaggio nerazzurro ad opera di Romero, che si libera della marcatura di Kalulu sul cross di Gosens, battendo Donnarumma con un colpo di testa ravvicinato. Il Milan fa fatica a rialzarsi e al 39' rischia moltissimo anche sulla potente punizione dal limite di Iliciic, respinta attentamente dal portiere rossonero. Due minuti più tardi invece prova a farsi vedere anche Ibrahimovic dall'altra parte, ma lo svedese spreca da due passi anticipando Hateboer con la coscia. Ad inizio ripresa si mette ancor più in salita la gara dei rossoneri, che concedono un calcio di rigore all'Atalanta per una gomitata di Kessie ai danni di Ilicic: lo stesso sloveno va sul dischetto e realizza il 2-0 ospite. Gli uomini di Pioli non sembrano trovare il modo per invertire l'inerzia del match, i nerazzurri concedono pochissimi spazi e sfiorano addirittura il tris prima con Zapata e poi ancora con Ilicic. Solo al 71' prova a scuotersi il Milan con il neo acquisto Mandzukic, murato da Romero e Gollini, quest'ultimo straordinario nel negargli il gol a pochi istanti dal suo ingresso in campo. Dall'altra parte invece ci pensa Zapata a chiudere definitivamente il match realizzando il 3-0, pochi minuti dopo aver colpito un clamoroso palo con un colpo di testa. Udinese ferma l'Inter Dopo aver fermato l'Atalanta mercoledì nel recupero, l'Udinese riesce a strappare un punto d'oro anche all'Inter, costringendola ad un amaro 0-0. Grande opportunità sprecata dalla squadra di Conte per agganciare il Milan in vetta alla classifica, in virtù del pesante ko rossonero con l'Atalanta. Diventano quindi due le lunghezze di distanza dal primo posto, ma dietro accorciano sia la Roma che gli stessi bergamaschi, in attesa delle sfide di domani. I bianconeri friulani sono ben messi in campo e nei primi minuti concedono pochissimo alla formazione ospite, seppur all'8' venga annullato a Lautaro il gol del vantaggio per una posizione di fuorigioco. Intorno a metà frazione si fanno vedere pericolosamente i friulani con il colpo di testa (alto) di Stryger Larsen, ma l'occasione più grande ce l'hanno i nerazzurri ancora con Lautaro, che prova ad approfittare di un regalo della difesa, trovando pero' la parata provvidenziale di Musso. A ridosso della mezz'ora invece Barella sfiora l'eurogol con un destro meraviglioso al volo dalla distanza, terminato di pochissimo a lato. Nella ripresa le prime due grandi palle gol capitano ai padroni di casa, prima sul destro di Pereyra (terminato alle stelle), poi su quello di De Paul che sfiora il palo alla destra di Handanovic. L'Inter ci prova ma non sembra la serata fortunata per la squadra di Conte, che spinge ma lo fa senza troppa cattiveria e convinzione. Nel finale aumenta il nervosismo e ne fa le spese proprio il tecnico nerazzurro, che protesta con Maresca e rimedia un rosso. Per il resto succede poco o nulla: finisce senza reti Roma supera l'incubo-Spezia Dopo una settimana da incubo, tensioni e presunte spaccature all'interno dello spogliatoio, la Roma riesce a mettersi alle spalle di prepotenza il brutto momento, anche se rischia fino all'ultimo. Finisce infatti 4-3 con lo Spezia grazie alla rete di Pellegrini quasi allo scadere, che regala 3 punti ai giallorossi dopo l'incredibile pareggio di Verde al 90'. Nella gara dell'Olimpico doppietta per Borja Mayoral e sigillo di Karsdorp, per i bianconeri invece non bastano Piccoli e Farias. La squadra di Fonseca torna momentaneamente terza da sola, in attesa delle altre gare. Partenza decisa della squadra giallorossa, che al 17' trova la fiammata per sbloccare grazie a Borja Mayoral, freddo stavolta sotto porta sull'assist di Pellegrini che vale l'1-0. Passano pero' pochi minuti e sulla solita leggerezza difensiva della Roma, la formazione ligure pareggia immediatamente con il classe 2001 Piccoli, che approfitta di una respinta corta e sbagliata di Pau Lopez. La squadra di Fonseca prova a riprendere subito in mano il comando delle operazioni e al 34' sfiora il nuovo vantaggio ancora con Mayoral, che si mette in proprio nell'uno contro uno con Chabot, alzando poi troppo la mira con il destro. A ridosso dell'intervallo bravo invece Provedel a volare sulla conclusione velenosa di Pellegrini, diretta sotto la traversa. La Roma parte forte anche nella ripresa e in pochi istanti si porta sul 3-1 con la doppietta di Borja Mayoral e il sigillo di Karsdorp, ma lo Spezia non ci sta e al 59' accorcia con Farias, che mette a sedere Kumbulla e riapre nuovamente il match. La squadra di Italiano ci prova con cuore e carattere, ma in realtàsono i giallorossi che hanno più volte l'occasione per chiuderla, in particolare con Carles Perez che mette incredibilmente a lato a porta vuota dopo una respinta di Provedel. Al 90' arriva la possibile doccia fredda per la Roma, che subisce l'incredibile 3-3 per un altro clamoroso errore difensivo, stavolta di Smalling, che regala a Verde il pareggio. Ma la Roma non ci sta, stavolta getta il cuore oltre l'ostacolo e all'ultimo respiro vince con Pellegrini che sfrutta alla perfezione l'assist di Bruno Peres.
L'allenatore salentino ha ricevuto un cartellino rosso negli ultimi istanti di partita.
Il tecnico rossonero ammette la superiorità degli avversari.
Nonostante il 3-0 subito in casa, Stefano Pioli si mostra relativamente tranquillo.
Un estratto della conferenza stampa del mister dei nerazzurri.
Il tecnico atalantino smorza l'entusiasmo sui pensieri di tricolore.
Preparati a una settimana un po' intensa...From Cosmopolitan
Sentiremo parlare sempre più spesso di "comunità dell’energia rinnovabile" o "comunità energetiche" #gettingreener
La soddisfazione per il 3-0 ottenuto a Milano da parte di Gian Piero Gasperini.
AGI - Con caroselli di veicoli e persino biciclette in almeno 50 città, i movimenti sociali e sindacali del Brasile hanno chiesto che il presidente Jair Bolsonaro, uno dei leader più negazionisti sulla gravità del nuovo coronavirus, sia sottoposto a impeachment per la sua gestione disastrosa di fronte alla pandemia. Per il presidente si profila anche una denuncia alla Corte penale internazionale per danni ambientali, persecuzioni e uccisioni in Amazzonia La popolarità di Bolsonaro sta calando man mano che si aggrava la pandemia: il tasso di disapprovazione del governo è aumentato di 8 punti percentuali da dicembre ed è arrivato al 40%, secondo un'inchiesta realizzata dall'istituto Datafolha; anche l'indice di approvazione è sceso, dal 37% a dicembre al 31% attuale. Secondo il quotidiano Folha de Sao Paulo, che ha divulgato il sondaggio, il tasso di impopolarità di Bolsonaro è tornato a superare dunque quello di approvazione. La sfilata di auto che suonavano il clacson per richiamare l'attenzione e portavano bandiere e cartelli con messaggi contro Bolsonaro e a favore di misure efficaci contro la pandemia si sono moltiplicate nelle capitali regionali ma anche nei centri minori. I manifestanti chiedevano che il Congresso esamini qualcuna delle 57 richieste di apertura di processo politico destituente contro Bolsonaro, richieste che sono state presentate alla Camera dei deputati e che mettono alla berlina il capo dello Stato principalmente per il suo negazionismo di fronte alla gravità della pandemia. Le manifestazioni sono state convocate sul web dai partiti della sinistra, le centrali sindacali e le potenti coalizioni Frente Brasil Popular e Pueblo Sin Miedo, che riuniscono enormi organizzazioni sociali come il Movimiento de los Sin Tierra e la Unión Nacional de los Estudiantes. Bolsonaro, potrebbe finire incriminato dalla Corte penale internazionale (Icc) per crimini contro l'umanità: è stato denunciato da gruppi per i diritti umani e comunità indigene per danni ambientali senza precedenti, uccisioni e persecuzioni nell'ambito della deforestazione dell'Amazzonia. L'avvocato William Bourdon ha presentato alla corte dell'Aja una richiesta di indagine nei suoi confronti e il capo procuratore, Fatou Bensouda, dovrà decidere se ci sono gli estremi per procedere. "E' una corsa contro il tempo, considerata la devastazione dell'Amazzonia", ha commentato il legale di base a Parigi. Da quando Bolsonaro è entrato in carica due anni fa, "la distruzione della foresta amazzonica ha subito un'accelerazione smisurata", si legge nella denuncia. La deforestazione è aumentata del "34,5% in un anno, l'assassinio di leader indigeni è ai massimi da 11 anni e le agenzie ambientali sono crollate o subiscono minacce". Il trasferimento forzato delle popolazioni locali, insieme alle persecuzioni e gli omicidi, costituiscono "crimini contro l'umanità", hanno sostenuto i querelanti. Le multe per crimini ambientali sono crollate del 42% nel 2019 e il bilancio federale ha subito un taglio del 27,4% quest'anno.
Primo lockdown a Hong Kong dall'inizio della pandemia di Coronavirus. Le autorità dell'ex colonia britannica sempre più nell'orbita di Pechino hanno imposto un lockdown per contenere i contagi da Covid-19 in uno dei distretti più poveri e popolosi, abitato anche da minoranze etniche: le misure riguardano 10.000 residenti di 150 unità abitative della zona di Jordan a Kowloon. L'area limitata" resterà sigillata per 48 ore per fare in modo che tutti gli abitanti vengano sottoposti ai test per il Coronavirus.GUARDA ANCHE: Hong Kong chiusa per CoronavirusCORONAVIRUS, LE NEWS IN TEMPO REALE
Pfizer e Astrazeneca tagliano le dosi, Conte fa causa. Il piano s'incaglia. Lite Arcuri-De Luca
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Mai sottovalutare il potere di un paio di stivali bianchi.
Sì, il Covid ha fatto danni anche nel gender pay gap
Quintessenza della rom-com degli anni Duemila con Kate Hudson e Matthew McConaughey: rewatch obbligatorio con lacrime e lieto fine.
L'attaccante dell'Udinese, a metà ripresa, ha sfiorato il gol del vantaggio.