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Borse Asia in calo, pesano Pmi Cina, debolezza globale

23 settembre (Reuters) - Indici pesantemente negativi per l'azionario dell'area Asia-Pacifico oggi, che si avvia a registrare la più forte perdita da un mese a questa parte, a seguito della debolezza dei mercati a livello globale e anche dei nuovi timori di un netto rallentamento dell'economia cinese, alimentati dall'indice Pmi diffuso oggi.

"Il clima è stato rovinato soprattutto dai forti cali sul mercato europeo e Usa, e dai prezzi globali delle commodity", dice Lex Kwok, strategist di China Investment Securities. "Il mercato è stato colpito anche dai dati sul Pmi cinese diffusi oggi, che non sembrano buoni".

L'indice MSCI, che non comprende Tokyo (chiusa anche oggi per festività), alle 8,10 perde il 2,62%.

La stima flash Pmi per la Cina di settembre, che misura l'attività nel settore industriale, è calata inaspettatamente per il settimo mese consecutivo, ai livelli più bassi da 6 anni e mezzo.

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Ieri, la Asian Development Bank ha rivisto al ribasso la previsione sulla crescita cinese, al 6,8% per il 2015. Il sentiment delle principali aziende asiatiche è calato intanto a velocità da record nel terzo trimestre, come indica un sondaggio Thomson Reuters/INSEAD sui timori legati alla Cina e ai rischi che essa pone alla crescita globale.

"Il settore industriale cinese continua a preoccupare, segnalando che l'economia non è ancora fuori pericolo, mentre le dichiarazioni della Fed della settimana scorsa indicano un giudizio da bicchiere mezzo vuoto sull'economia globale", dice Tai Hui, chief Asia markets strategist per JP Morgan Asset Management a Hong Kong.

Le quotazioni del rame hanno esteso le perdite dopo il Pmi cinese, avvicinandosi al punto più basso da quattro settimane.

HONG KONG è la piazza peggiore dell'Asia, e perde quasi il 3%, trascinata al ribasso in particolare dal settore energetico e da quello dei "materials". Prada perde quasi l'1,5%.

SHANGHAI perde quasi l'1,8%. I più grandi produttori cinesi di acciaio, come Baoshan Iron & Steel sono in pronunciato calo, sul timore che il raffreddamento economico faccia calare la domanda di metallo.

TAIWAN perde oltre il 2%, con il comparto dei semiconduttori che arriva a perdere quasi il 3,5%. SEUL cala di quasi l'1,9%

SYDNEY si ferma a -1,97%: le perdite colpiscono in particolare i titoli minerari come BHP Billiton e Rio Tinto o quelli energetici come Woodside Petroleum.

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