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Lavori usuranti, ecco le categorie che eviteranno l'aumento dell'età pensionabile

Giuliano Poletti ha firmato il decreto attuativo che esenta quindici categorie di lavoratori, che svolgono lavori usuranti, dall’aumento dell’età pensionabile a 67 anni nel 2019. Per loro resterà il limite di età di 66 anni e sette mesi e anche in caso di ulteriori aumenti legati all’aspettativa di vita potranno godere di un “vantaggio” di cinque mesi sugli altri lavoratori. L’accordo sulle categorie da esentare era già stato raggiunto lo scorso novembre: si tratta di operai dell’industria estrattiva, operai dell’edilizia e della manutenzione degli edifici, conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni, conciatori di pelli e pellicce, conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante, conduttori di mezzi pesanti e camion, personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni, addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza, insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido, facchini e addetti allo spostamento merci, personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia, operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti, operai agricoli, marittimi, pescatori e operai siderurgici di seconda fusione. Nel complesso tra il 2018 e il 2020 circa 119.200 persone potranno, se vorranno, anticipare l’uscita dal mercato del lavoro senza nessuna penalizzazione della pensione, senza gravare sul bilancio pubblico.