A2A, utile netto 2022 in calo 20%, pesa tassa extra profitti, cedola sale
MILANO (Reuters) - Il gruppo A2A chiude il 2022 con un utile netto a 401 milioni di euro, in contrazione del 20% rispetto al 2021 anche per effetto dei contributi straordinari previsti dai provvedimenti legislativi, ovvero la tassazione sugli extra-profitti.
Secondo una nota della superutility lombarda, al netto delle partite straordinarie l'utile netto ordinario si attesta a 380 milioni di euro, +2% rispetto al 2021.
I ricavi sono stati pari a 23,2 miliardi, con un balzo del 101% rispetto all'esercizio 2021 a seguito delle dinamiche rialziste dei prezzi delle commodities.
Il Cda proporrà all'assemblea degli azionisti un dividendo di 0,0904 euro per azione: 0,0849 euro a titolo di componente ricorrente e 0,0055 euro a titolo di componente non ricorrente, in crescita del 3% sulla componente ricorrente.
Confermati rispetto ai dati preliminari il Mol a 1,502 miliardi, in aumento dell'8%, e gli investimenti organici pari a 1,24 miliardi, in crescita del 15% rispetto all'anno precedente.
Quanto alle stime per l'anno in corso, l'utility di Milano e Brescia prevede un Ebitda compreso tra 1,60 e 1,64 miliardi di euro e un utile netto di gruppo tra 380 e 390 milioni.
"Il 2022 si è concluso positivamente per A2A nonostante l'acuirsi della crisi internazionale e climatica. In un mondo che aspettava la ripresa dopo la pandemia, la guerra nel cuore dell’Europa ha portato incertezza e instabilità. La siccità ha messo a dura prova coltivazioni e produzione idroelettrica", commenta nella nota l'AD Renato Mazzoncini.
"Nel 2023 continueremo a lavorare per favorire la crescita di A2A coerentemente con il nostro essere una Life Company a servizio di cittadini, clienti e imprese", aggiunge.
(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)