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L'azienda senza capi: il modello di gestione orizzontale che funziona in America

Lavorare senza il capo, il padrone, il boss che comanda, è possibile? La Valve Corporation, azienda statunitense produttrice di videogame, può vantarsi di offrire ai suoi dipendenti ogni tipo di servizio, dalla lavanderia ai massaggi. Tranne la presenza di un capo. Un'azienda "boss free" sin dalla sua nascita, in cui non solo non esistono direttori, ma neanche i vice e i vari responsabili di settore. Non esiste alcun tipo di gerarchia, e sia l'orario di lavoro che le mansioni - addirittura lo stipendio - viene deciso dallo stesso team di colleghi.

Valve Corp. è una delle numerose aziende che ha deciso di passare ad una gestione del lavoro orizzontale, eliminando in particolare quelle numerose cariche intermedie che stanno tra il capo e il dipendente. Un "taglio del personale" molto particolare, ma che garantisce ottimi risultati: innanzitutto una produttività più veloce, una maggiore flessibilità e più potere decisionale ai lavoratori. Sono gli stessi dipendenti che decidono, tramite votazione, a chi dare promozioni, decidendo anche riguardo alle assunzioni, licenziamenti e aumenti di stipendi. Tutto valutato in base soltanto alla produttività di ogni dipendente. Che deve essere altamente motivato per poter far parte del team di lavoro e in grado di autogestirsi, compito che non riesce facile a tutti: molti dipendenti infatti lasciano il posto dopo un anno, in preda ad una sorta di disorientamento. Ci sono poi alcuni lati negativi, come i tempi lunghi che possono passare prima di individuare le cattive performance di alcuni dipendenti ed effettuare un licenziamento. E' poi fondamentale che il team sia positivo e che non ci siano disarmonie all'interno, prerogative altamente difficili su un posto di lavoro, ma non impossibili. Perchè è il team stesso che decide a chi affidare un progetto piuttosto che un altro, e rivalità o misunderstanding potrebbero comportare una perdita economica - oltre che di credibilità - all'azienda stessa.

Anche la W.L. Gore gestisce i suoi dipendenti - oltre 10 mila - dal 1958 con lo stesso sistema gestionale, un modello reticolare basato su squadre al posto dei capi tradizionali e catene di comando collegate tra loro. In questo caso, i dipendenti assumono la leadership in base alla loro capacità di "guadagnare" il rispetto dei colleghi e di attirare seguaci, che sono coloro che non prendono mai iniziativa sul posto di lavoro. Un metodo da molti criticato, anche se Shipper Frank, professore di gestione alla Salisbury University nel Maryland, afferma che la struttura piatta ha aiutato l'azienda ad essere in continuo rinnovamento e sempre creativa, perché le idee possono venire da chiunque nell'organizzazione, a prescindere dalla posizione. Un sistema meritocratico in cui ognuno si rigenera, e rigenerandosi dà nuova linfa alla sua azienda. Sarebbe possibile anche in Italia?