Borse Europa in rialzo settimanale, balzo Phoenix
(Reuters) - Le borse europee sono sostanzialmente ferme, pur mantenendo i massimi storici, grazie ai rialzi del settore delle telecomunicazioni compensati dalle perdite dei titoli tech, con gli investitori che attendono i commenti dei membri della Banca centrale europea nel corso della giornata.
Alle 11,00 italiane, l'indice paneuropeo STOXX 600 è in ribasso dello 0,1% e si avvia verso l'ottavo rialzo settimanale consecutivo dopo aver toccato un altro nuovo massimo in giornata, con il britannico FTSE 100 che supera i titoli regionali.
I titoli tech sensibili ai tassi perdono l'1,1% dopo aver guidato i rialzi settoriali ieri, mentre l'indice dei beni personali e per la casa scende dello 0,8% a causa della debolezza dei mercati cinesi durante la notte.
Tra i titoli, Lvmh, Christian Dior e Hermes International scambiano in ribasso tra l'1,6% e il 2,4%.
Il morale delle imprese tedesche è migliorato a marzo più del previsto, in base a un sondaggio dell'istituto Ifo.
Phoenix Group conquista la vetta dello STOXX 600 con un balzo dell'8,5% dopo che la compagnia assicurativa britannica ha detto di voler generare liquidità operativa per 1,4 miliardi di sterline e di voler estinguere un debito di 500 milioni di sterline entro il 2026.
Grifols scende dello 0,4% nonostante l'autorità di vigilanza del mercato Cnmv non abbia riscontrato errori significativi negli importi comunicati dalla multinazionale spagnola specializzata nel settore farmaceutico.
Jd Sports perde il 3,5% dopo che Nike ha avvertito che i suoi ricavi nella prima metà dell'anno fiscale 2025 si sarebbero ridotti di una percentuale a una sola cifra, in quanto il maggiore produttore di abbigliamento sportivo al mondo ha ridotto i franchising per risparmiare sui costi.
Legal & General avanza dell'1,6% dopo che la multinazionale britannica ha accantonato un piano per ottenere una licenza commerciale in Cina e ha più che dimezzato l'organico onshore, secondo due fonti.
Nordea Bank e Danske Bank perdono rispettivamente il 7,4% e il 2%, dopo essere state scambiate ex-dividendo.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)