Commissione Ue esclude pressing su Italia su deficit 2013
MILANO (Reuters) - La Commissione europea esclude al momento un pressing sulle autorità italiane per garantire il rispetto della soglia del 3% nel rapporto deficit/Pil nel 2013 e lascia a Roma l'onere di valutare come trovare le coperture necessarie in assenza dei ricavi fiscali previsti quest'anno. Lo ha detto un portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn. A chi gli chiedeva se ci siano scambi tra Bruxelles e le autorità italiane sull'attivazione delle clausole di salvaguardia previste in caso di sforamento del 3%, Simon O'Connor, portavoce dell'eurocommissario, ha risposto: "A mia conoscenza, non ci sono scambi particolari a proposito delle clausole di salvaguardia. C'è un impegno preso dal governo italiano per assicurarsi che il deficit resterà sotto il 3% quest'anno". "Spetta al governo italiano valutare se l'utilizzo di queste clausole di salvaguardia sarà necessario," ha aggiunto il portavoce durante il punto stampa quotidiano della Commissione Ue a Bruxelles. La clausola di salvaguardia a cui fa riferimento il portavoce di Rehn è contenuta nel decreto che ha abolito la prima rata Imu e stabilisce che in caso di scostamenti il Tesoro può aumentare "entro il mese di novembre" gli acconti Ires e Irap e le accise sui carburanti. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia