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Con la flat tax per le partite Iva ai dipendenti converrà licenziarsi

(LaPresse)
(LaPresse)

In Italia tutti sono alla ricerca, a volte disperata, del posto fisso. Ferie pagate, permessi, busta paga saldata con regolarità ogni mese. Insomma, rispetto alle partite Iva è tutta un’altra vita. Fino ad oggi. Sì perché se arrivasse l’aliquota al 15 per cento fino a 100mila euro per gli autonomi, quasi quasi conviene licenziarsi.

La tassa

Mini flat tax, o flat tax per gli autonomi, insomma, nome a parte, la proposta di legge già depositata dalla Lega potrebbe rendere più conveniente, a livello fiscale, lavorare con una partita Iva con regime forfettario esteso fino a 100mila euro – con una deduzione dei costi forfettaria, pari al 22 per cento -, rispetto al contratto da lavoratore dipendente.

Le partita Iva

Fino ad oggi il sistema forfettario prevede un’aliquota fissa al 15 per cento, in alcuni casi anche al 5 per cento per chi inizia l’attività, ma con un fatturato massimo che non deve superare i 30mila euro (il tetto per alcune attività è fissato a 50mila euro). L’innalzamento della soglia potrebbe aumentare la potenza competitiva del regime fiscale agevolato per gli autonomi

L’esempio

I conti sono quelli del commercialista Giuliano Mandolesi, pubblicati sul sito Startmag.it. Su 100mila euro percepiti con un contratto di lavoro ci sono 36.170 euro di tasse da pagare, senza contare le addizionali locali. La stessa cifra fatturata da un professionista con il regime fiscale che prevede un’aliquota fissa del 15 per cento, genererebbe imposte per 11.700 euro. Il calcolo tiene conto della deduzione delle spese pari al 22 per cento.

Le aliquote

La convenienza fiscale riguarderebbe tutte le fasce di reddito medio. L’aliquota Irpef media tra i 28 e i 55mila euro è infatti del 21,4 per cento, quella tra i 55 e i 75mila del 27,4 per cento, e quella oltre i 75mila del 33,2 per cento. Il risparmio sarebbe compreso, quindi, tra il 6,4 e il 18,2 per cento. Facendo due conti, potrebbe essere più conveniente rispetto al canonico contratto di lavoro dipendente, al netto delle spese per l’assicurazione sanitaria o un fondo di pensione integrativo.

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