Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 4 hours 26 minutes
  • Dow Jones

    38.675,68
    +449,98 (+1,18%)
     
  • Nasdaq

    16.156,33
    +315,33 (+1,99%)
     
  • Nikkei 225

    38.236,07
    -38,03 (-0,10%)
     
  • EUR/USD

    1,0771
    +0,0005 (+0,04%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.541,20
    +652,89 (+1,11%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.335,37
    +58,39 (+4,57%)
     
  • HANG SENG

    18.467,40
    -8,52 (-0,05%)
     
  • S&P 500

    5.127,79
    +63,59 (+1,26%)
     

I dati del monitoraggio: "Continuano i focolai". L’Rt delle Regioni

 I dati del monitoraggio: "Continuano i focolai". L’Rt delle Regioni
I dati del monitoraggio: "Continuano i focolai". L’Rt delle Regioni

“In quasi tutta la Penisola sono documentati focolai di trasmissione attivi. Tale riscontro, che in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti, evidenzia tuttavia come l'epidemia in Italia di COVID-19 non sia conclusa". Sono questi i risultati del monitoraggio del ministero della Salute-Iss sugli indicatori per la cosiddetta Fase 2 relativi alla settimana tra il 25 e il 31 maggio.

GUARDA ANCHE - Cosa sono gli indici R0 e Rt

Le misure di lockdown in Italia "hanno effettivamente permesso un controllo dell'infezione da SARSCoV-2" ma "persiste, in alcune realtà regionali, un numero di nuovi casi segnalati ogni settimana elevato seppur in diminuzione" e "questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante". Il ministero chiede quindi il "rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l'igiene individuale e il distanziamento fisico.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Per quanto riguarda la stima dell'indice di trasmissibilità (Rt) per data inizio sintomi nel periodo dal 12 al 25 maggio, calcolato al 3 giugno, si legge nel monitoraggio "mostra valori medi al di sotto di 1 in tutte le Regioni. Per quanto riguarda la stima dell'Rt, si sottolinea che quando il numero di casi è molto piccolo possono verificarsi temporanee oscillazioni con Rt>1 a causa di piccoli focolai locali, senza che questo rappresenti necessariamente un elemento preoccupante". Si sottolinea inoltre che, per i tempi tra esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l'infezione 2-3 settimane prima, ovvero durante la prima fase di riapertura, tra il 4 e il 18 maggio 2020.

GUARDA ANCHE - Coronavirus, accordo sul vaccino italiano

In conclusione, “la situazione relativa prevalentemente alla prima fase di transizione, è complessivamente positiva".

La raccomandazione finale è questa: "È necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali per continuare a favorire la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l'isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti". "Queste azioni - rileva il rapporto - sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche".

I dati del monitoraggio Regione per Regione

Il periodo di riferimento per l’indice Rt riguarda i casi con data prelievo/diagnosi settimana del 25-31 maggio confrontati con la settimana del 18-25 maggio.

Abruzzo, 0,67 0,76 Basilicata 0 0 Calabria 0,13 0,37 Campania in fase di definizione 0,58 Emilia Romagna 0,55 0,58 Friuli Venezia Giulia 0,9 0,76 Lazio 0,74 0,75 Liguria 0,58 0,48 Lombardia 0,75 0,91 Marche 0,55 0,86 Molise 2,2 0,59 Provincia Autonoma di Bolzano 0,57 0,86 Provincia autonoma di Trento 0,88 0,86 Piemonte 0,5 0,58 Puglia 0,62 0,78 Sardegna 0,51 0,14 Sicilia 0,75 0,55 Toscana 0,59 0,72 Umbria 0,94 0,65 Valle d'Aosta 0,8 0,47 Veneto 0,65 0,61.