False mail di Equitalia: come riconoscerle?
Con la nascita delle mail e con la migrazione dell'economia sul web, sono arrivate, puntualmente, anche le truffe.
Cosa sta succedendo?
Il fenomeno è letteralmente esploso, su territorio nazionale, negli ultimi giorni, perché recentemente Equitalia ha avviato un servizio (SMS – Se Mi Scordo ) per ricevere notifiche attraverso sms o tramite mail sull'eventuale emissione di una cartella a proprio carico .
Facile che, con l'ansia di un debito con il Fisco, il contribuente tenda a credere facilmente ad un avviso che, nel peggiore dei casi, arriva attraverso una mail il cui aspetto è in tutto e per tutto simile a quella del sito “ufficiale”. Ancora di più v ista la prossima cancellazione dell'Agenzia di Riscossione dei tributi. Per questo motivo i molti utenti che hanno ricevuto mail in cui si chiedono conferme o si contestano avvisi di pagamento prossimi alla scadenza oppure già scaduti da diverso tempo, hanno creduto che, in fase di revisione, sia stato rilevato un illecito o anche solo una dimenticanza . In realtà la falsa mail di Equitalia, così come quella delle false Poste Italiane, è un classico da diverso tempo, ultimamente, però, sembrano essersi moltiplicare in maniera anomala in parallelo all'addio che il governo ha promesso per Equitalia.
La soluzione?
Stando a quanto chiesto nella mail, tutto potrebbe essere risolto attraverso il pagamento online, semplicemente fornendo gli estremi del proprio account bancario, o effettuando il bonifico attraverso uno schema da compilare da loro fornito oppure, ancora, scaricando il file allegato. Peccato che i dati immessi non arrivino ad Equitalia (che non c'entra niente) ma sul PC di chi ha inviato la mail e che, quindi, da quel momento accede automaticamente all'account e prosciuga il conto.
Come riconoscere le mail false?
Solitamente l'oggetto della mail cita presunti avvisi di pagamento per conto di “Agente della riscossione Equitalia Spa” e spesso è addirittura scritto in un italiano scorretto; se si è fortunati si può individuare già da questo il pericolo e cestinare immediatamente la mail senza scaricare alcun allegato e segnalando la cosa direttamente alla Polizia Postale, in particolare al Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) e anche alla stessa Equitalia. Infatti è la stessa Equitalia che, attraverso il suo sito fornisce un elenco dettagliato dei domini dai quali partono queste mail (per consultare l'elenco cliccare qui ) .
La tecnica del phishing è tra le più antiche usate tramite mail e consiste nell'invio a ignari utenti, di mail graficamente spesso molto simili a quelle originali, con la richiesta, nel migliore dei casi, di conferme su password o altri dati sensibili oppure, nel peggiore, con avvisi di blocchi di account o di conti correnti online. Lo scopo è quello di carpire informazioni e dati sensibili per avere accesso ad account bancari o ad altre facili fonti di reddito. Per loro. E altrettanto facili perdite. Per il malcapitato.
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