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Gucci, forte calo vendite punta riflettori su Cina

Gucci presenta la collezione autunno/inverno 2024 a Milano

PARIGI (Reuters) - Kering registra un crollo dopo che il gruppo che opera nel settore del lusso ha avvertito che le vendite del primo trimestre del proprio marchio di punta Gucci sarebbero calate di circa il 20% a causa della situazione di debolezza in Asia.

Kering ha perso circa il 13% nelle prime contrattazioni, trascinando al ribasso i prezzi dei titoli di altre aziende leader nel settore del lusso come Lvmh e Hermes.

La notizia evidenzia la sfida che Kering si trova ad affrontare nel tentativo di riaccendere lo slancio delle vendite di Gucci, che rappresenta la metà delle vendite del gruppo e due terzi degli utili, affrontando al contempo le difficoltà dell'economia nei mercati chiave, in particolare in Cina.

Il design del marchio è in fase di revisione, sotto la direzione creativa di Sabato de Sarno, nel tentativo di riguadagnare il terreno perso negli ultimi anni da concorrenti come Louis Vuitton e Dior di Lvmh.

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Il calo delle vendite previsto dal gruppo per i primi tre mesi dell'anno, pari a circa il 10%, è significativamente peggiore rispetto alle aspettative del consensus che prevedevano un calo del 3%.

L'aggiornamento delle vendite, giunto dopo che i nuovi modelli di Gucci sono apparsi nei negozi, è un segno che i prodotti più classici e tradizionali, come le borse in pelle, che il marchio ha valorizzato nel proprio passaggio al mercato di fascia alta, non stanno avendo successo tra i consumatori, ha affermato James Grzinic, analista di Jefferies.

Gli stili eleganti, semplici ma seducenti di De Sarno hanno segnato un allontanamento dai look eccentrici e sgargianti associati a quelli del suo predecessore, Alessandro Michele. Tra le nuove firme del marchio figurano mocassini platform, minishort e borse Jackie in pelle lucida.

Gli analisti di Bernstein hanno recentemente sottolineato come la sfilata di febbraio di De Sarno a Milano, la sua terza, abbia ottenuto un riscontro "complessivamente positivo" da parte dell'industria e dei social media.

Ad ogni modo, non si sa ancora se i cinesi apprezzeranno il "quiet luxury di Sabato De Sarno", ha detto Luca Solca di Bernstein.

Al di là delle sfide di Kering, gli analisti hanno indicato l'aggiornamento come un potenziale freno per il settore del lusso, definendolo "un segnale piuttosto preoccupante".

Le aspettative di un forte rimbalzo in Cina sono state smentite dalla crisi immobiliare del Paese e dall'alto tasso di disoccupazione giovanile. La società di consulenza Bain prevede una crescita a una sola cifra per il mercato cinese del lusso quest'anno, dopo una crescita del 12% nel 2023.

I titoli di Kering sono stati scambiati più in ribasso rispetto ai concorrenti, con un crollo del 23% nell'ultimo anno, rispetto a un calo dell'1,3% per Richemont e a un aumento del 4,4% per Lvmh nello stesso periodo.

Gli analisti hanno notato che le sorti dei marchi di moda di fascia alta sono contrastanti: i marchi di fascia molto alta, come Hermes e Lvmh, hanno superato quelli che stanno affrontando cambiamenti creativi, come Burberry.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)