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Intermediari 'non bancari' dovrebbero detenere più liquidità per picchi margini - Fsb

Banconote in diverse valute a Francoforte

LONDRA (Reuters) - I soggetti finanziari "non bancari" come assicurazioni, gli hedge fund, i family office e i trader di commodities dovrebbero detenere liquidità sufficiente e predisporre piani di emergenza per far fronte ai picchi sui collaterali utilizzati per sostenere le posizioni in derivati contro il default.

Lo ha proposto il Financial Stability Board (Fsb)

Gli intermediari non bancari rappresentano quasi la metà del sistema finanziario globale e sono già da tempo sotto attento controllo da parte delle autorità di regolamentazione che vogliono evitare che si ripeta il caso in cui le banche centrali debbano iniettare liquidità nei mercati per aiutare fondi di vario tipo.

Ciò è accaduto durante la "corsa alla liquidità" nel marzo 2020 - in seguito ai lockdown imposti per combattere la pandemia di Covid-19, che hanno colpito i fondi comuni del mercato monetario - e dopo che la Gran Bretagna ha annunciato tagli fiscali non finanziati a settembre 2022, con i fondi d'investimento "liability-driven" in difficoltà nel soddisfare ulteriori richieste sui requisiti di margine per i derivati.

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Il crollo del family office Archegos a marzo 2021 e l'estrema volatilità delle commodities dopo l'invasione della Russia in Ucraina hanno mostrato come alcune società finanziarie non bancarie siano poco preparate a gestire le richieste di margini, ha detto il Financial Stability Board.

"L'Fsb ha individuato le carenze nella gestione del rischio di liquidità e nella governance di alcuni operatori di mercato come cause principali dell'inadeguata preparazione alla liquidità per le richieste di margini e garanzie", ha detto l'autorità di vigilanza in un documento che contiene raccomandazioni da sottoporre a consultazione pubblica.

Queste raccomandazioni includono l'implementazione della capacità di far fronte a picchi di collaterali nella gestione del rischio di liquidità e nella governance di un istituto non bancario.

Secondo l'Fsb, tali soggetti dovrebbero disporre di piani di finanziamento di emergenza per garantire il soddisfacimento di ulteriori esigenze di liquidità e condurre stress test di liquidità per identificare i punti in cui possono emergere tensioni. Le entità non bancarie dovrebbero inoltre disporre di livelli sufficienti di liquidità e di asset liquidi prontamente disponibili e diversificati - il che significa che possono essere vendute per raccogliere liquidità anche in mercati sotto stress, ha aggiunto l'autorità.

L'Fsb, composto da funzionari di tesoreria, banchieri centrali e autorità di regolamentazione degli stati membri del G20, definisce le misure che i Paesi del gruppo si impegnano ad applicare.

Le misure mirano a rafforzare le regole attuali, spesso vaghe o frammentarie, in contrasto con i requisiti di liquidità definiti per le banche, anch'essi messi in discussione dopo il crollo di diverse banche regionali statunitensi lo scorso anno.

Secondo l'Fsb, ad esempio, in Gran Bretagna e nell'Unione europea non esistono norme specifiche relative alle richieste di margini e garanzie nell'ambito delle regole di solvibilità per gli assicuratori.

Gli hedge fund con leva finanziaria sono soggetti a regole minime direttamente applicabili in materia di rischio di liquidità.

A dimostrazione dell'allargamento del perimetro costituito dalle società finanziarie non bancarie, l'Fsb ha detto che anche i trader sulle materie prime non sono soggetti agli stessi requisiti di liquidità delle banche.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Andrea Mandalà)