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Investitori chiedono a Inditex (Zara) di rendere pubblica intera supply chain

Il logo del negozio di abbigliamento Zara all'ingresso di un negozio, a Bruxelles

LONDRA (Reuters) - Gli investitori vogliono che Inditex, il proprietario di Zara, segua l'esempio dei rivali H&M e Primark nel rendere pubblico l'elenco completo dei fornitori, per poter valutare meglio eventuali rischi nella catena di approvvigionamento.

Tra i grandi distributori di abbigliamento, Inditex è tra le poche a non dichiarare pubblicamente le fabbriche da cui si rifornisce. Le autorità di regolamentazione e gli investitori chiedono maggiore trasparenza e una migliore divulgazione di informazioni da parte delle aziende.

I retailer di abbigliamento, in particolare, sono sollecitati a dimostrare che non ci sia lavoro forzato nelle loro catene di fornitura e che i lavoratori tessili ricevano salari dignitosi.

Il gruppo di moda cinese Shein è stato oggetto di esame dai parlamentari statunitensi sui rischi legati alla sua supply chain, in vista di un progetto di quotazione negli Stati Uniti.

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Nell'Unione europea, per via di disaccordi, le norme proposte che richiederebbero a tutte le grandi aziende di rivelare se le catene di fornitura danneggiano l'ambiente o utilizzano lavoro minorile sono arrivate a uno stallo. Le sanzioni proposte per il mancato rispetto delle norme potrebbero includere multe pari al 5% dei ricavi.

I marchi e i retailer di moda, tra cui Adidas, H&M, Hugo Boss, M&S, Nike, Primark e Puma, pubblicano già elenchi dettagliati dei fornitori, compresi i nomi e gli indirizzi delle fabbriche.

Inditex pubblica annualmente il numero di fornitori da cui si rifornisce nei 12 Paesi principali, ma non fornisce informazioni sui singoli stabilimenti.

Reuters ha domandato agli azionisti di Inditex cosa desiderano vedere dall'azienda in termini di migliore divulgazione di informazioni.

In risposta, l'asset manager olandese MN ha detto che: "Nel nostro impegno con Inditex una delle cose che chiediamo è se possono divulgare un elenco dei fornitori e la posizione geografica".

"Anche se Inditex ci assicura di avere a disposizione questi dati, finora non è disposta a divulgare queste informazioni, a differenza di alcuni competitor del settore che pubblicano ampi elenchi di fornitori".

MN, che gestisce gli asset dei fondi pensione olandesi, ha aggiunto che è importante avere queste informazioni per verificare se Inditex ne disponga o meno, oltre che per la propria due diligence.

MN guida il dialogo con Inditex per la Platform Living Wage Financials (PLWF), un gruppo di 20 investitori istituzionali con un patrimonio complessivo in gestione di 6,580 miliardi di euro. Si adopera per promuovere redditi più elevati per i lavoratori dell'industria tessile e delle calzature.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi)