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Istat, inatteso netto calo produzione industria a marzo, trim1 -1,3%

Un operaio di Mirafiori FCA durante l'installazione del primo robot sulla linea di produzione della nuova Fiat 500 BEV elettrica presso il complesso industriale di Mirafiori, a Torino

ROMA (Reuters) - Dopo la sostanziale stagnazione evidenziata a febbraio, la produzione industriale italiana si mostra in deciso calo congiunturale a marzo e ben sotto le attese degli analisti, chiudendo il primo trimestre con un bilancio negativo.

Secondo i dati diffusi questa mattina da Istat, nel mese osservato l'indice destagionalizzato della produzione segna una flessione dello 0,5% su base mensile dopo la variazione nulla (rivista da +0,1%) di febbraio e a fronte di un consensus pari a +0,3%.

Nella media del periodo gennaio-marzo l'output cala dell'1,3% rispetto ai tre mesi precedenti.

"La flessione congiunturale della produzione industriale registrata per il mese di marzo si estende anche al complesso del primo trimestre di quest’anno", osserva l'istituto nella consueta nota, aggiungendo che tra i principali raggruppamenti di industrie si rileva una crescita mensile solo per l’energia (+1,7%).

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A livello tendenziale, la produzione corretta per gli effetti di calendario segna a marzo una contrazione - la quattordicesima consecutiva - del 3,5% dal -3,3% (rivisto da -3,1%) del mese prima. I giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 23 di marzo 2023.

Nel Def varato il mese scorso, il governo Meloni ha tagliato la stima sul Pil 2024 - di cui la produzione è considerata un buon anticipatore - a +1,0% dal precedente +1,2%, livello che resta comunque al di sopra di quello dei principali previsori. La stessa Istat ipotizza un +0,7% cosi' come la Commissione Ue, Bankitalia un +0,8%.

Per il primo trimestre dell'anno l'istituto di statistica il 30 aprile scorso ha stimato una crescita congiunturale dell'economia pari allo 0,3%.

(Valentina Consiglio, editing Claudia Cristoferi)