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Italia, inflazione novembre rallenta ancora, tocca minimo da marzo 2021

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MILANO (Reuters) - L'inflazione italiana rallenta ancora in novembre, toccando il minimo da marzo 2021 a livello tendenziale grazie all'andamento dei prezzi dell'energia con una decelerazione anche nella componente di fondo.

Secondo i dati preliminari Istat nel mese osservato l'indice Nic mostra un calo congiunturale dello 0,4% e un incremento dello 0,8% a perimetro annuo, contro attese pari a 1%.

In ottobre aveva registrato un ribasso dello 0,2% su mese e un aumento dell'1,7% su anno.

L'istituto di statistica segnala che il deciso ridimensionamento del tasso tendenziale si deve "prevalentemente ai prezzi degli energetici, sia non regolamentati (da -17,7% a -22,5%) sia regolamentati (da -31,7% a -36,0%) e, in misura minore, al rallentamento degli alimentari lavorati, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei servizi relativi ai trasporti".

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L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta al 3,6% da 4,2% di ottobre, come pure quella al netto dei soli beni energetici, a 3,7% da 4,2%.

"E' soprattutto una questione legata all'energia ma l'andamento della componente 'core' e di alcuni servizi indica che sta avendo un ruolo anche il rallentamento del contesto economico", osservano gli economisti di Ing.

A loro parere il rallentamento dell'inflazione potrebbe rivelarsi più forte del previsto nel 2024.

I prezzi del cosiddetto carrello della spesa aumentano a 5,8% mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto a 5,6%.

L'inflazione acquisita per il 2023 è pari a 5,7% per l'indice generale e a 5,1% per la componente di fondo.

Passando all'indice armonizzato, novembre mostra un -0,4% su base mensile e un +0,7% su anno, rispetto a un consensus pari rispettivamente a -0,1% e 1,1%.

Il mese scorso l'indice era salito dello 0,1% congiunturale e dell'1,8% rispetto all'anno prima.

(Sara Rossi, editing Alessia Pé) ((sara.rossi@thomsonreuters.com; +39 06 80307736))