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Italia, spinta debole a economia da Fondo Ue ripresa e resilienza

La premier Meloni tiene una conferenza stampa a Roma

ROMA (Reuters) - L'Italia sta ricevendo un boost economico inferiore a quanto sperato dal Fondo europeo di ripresa e resilienza (Rrf), nonostante il Paese sia tra i maggiori beneficiari del programma.

E' quanto emerge dai dati della Commissione europea.

Entro il 2026 l'Italia dovrebbe ricevere 194,4 miliardi di euro dal Fondo creato per rilanciare le economie europee dopo la pandemia, più di qualsiasi altro Stato in termini assoluti e dietro solo a pochi Paesi, tra cui Grecia, Romania, Croazia e Spagna, in proporzione al Pil.

Secondo la valutazione intermedia di Bruxelles del Rrf, nel migliore dei casi il Pil italiano nel 2026 sarà poco più di 2,5 punti percentuali superiore a quello che sarebbe stato senza i contributi Ue.

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Questo dato si confronta con un aumento della crescita di circa 3,5 punti per la Spagna, che riceve una quantità di denaro leggermente superiore in termini di Pil, e di quasi 4,5 punti per la Grecia.

Le ultime stime ufficiali dell'Italia prevedevano una crescita cumulativa del Pil di 3,4 punti entro il 2026.

A parte Grecia e Spagna, la ripresa della crescita dell'Italia dovrebbe essere inferiore a quella di Portogallo, Bulgaria, Croazia e Romania.

Anche prima del Rrf, il Paese aveva un problema sistematico a spendere i fondi strutturali comunitari destinati alle regioni più povere, e sta ancora faticando.

Bruxelles ha inserito l'Italia, insieme con Spagna e Croazia, tra i Paesi che hanno raggiunto il maggior numero di 'milestone' e obiettivi, rispettivamente con 178 (su un totale di 527), 121 (su 416) e 104 (su 372).

Finora tuttavia Roma ha stanziato poco più di 40 miliardi di euro, meno della metà dei 102 miliardi di euro di finanziamenti assicurati dal Rrf, secondo il sistema gestionale ReGiS.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Francesca Piscioneri)