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Italia tratta con Baviera per export gas, idrogeno, punta a est Europa

Un fornello a gas acceso in un'abitazione privata a Bad Honnef

di Francesca Landini e Angelo Amante

MILANO/ROMA (Reuters) - L'Italia è in trattative preliminari con il governo della Baviera per possibili forniture di gas e idrogeno al Land tedesco, e punta a vendere energia anche all'Austria e all'Ungheria.

Lo hanno riferito a Reuters quattro fonti industriali e politiche italiane e tedesche.

Il governo Meloni ha proposto un piano, denominato "Piano Mattei", per trasformare l'Italia in un hub energetico tra Europa e Africa, sfruttando la domanda dei Paesi vicini che cercano di ridurre la propria dipendenza dal gas russo.

Eni, maggior importatore italiano di gas naturale, ha contrastato la diminuzione delle forniture russe trasportando volumi crescenti dall'Africa, dove ha stabilito la propria presenza ormai da decenni. Eni e altri operatori italiani prevedono ora di aumentare le vendite del gas in eccesso.

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"Austria, Baviera, anche Ungheria…..", ha detto a Reuters il ministro italiano dell'Energia Gilberto Pichetto Fratin, alla domanda sui clienti che l'Italia potrebbe servire attraverso la Linea Adriatica, un gasdotto che Snam intende costruire entro il 2027.

Il progetto dovrebbe aumentare la capacità di trasporto del gas dall'Italia meridionale a circa 10 miliardi di metri cubi all'anno in quattro anni, aumentando potenzialmente i ricavi di Snam.

Questo linea adriatica consentirà a Eni e ad altri operatori di trasportare oltre le Alpi una maggiore quantità di gas estratto in Africa, espandendo i mercati del combustibile.

Snam investirà 2,5 miliardi di euro nella linea adriatica, che contribuirà anche alla creazione della rete SoutH2 prevista per portare l'idrogeno dall'Africa al Nord Europa a partire dal 2030.

Roma ha richiesto circa 400 milioni di euro di finanziamenti dell'Unione europea per il progetto, nell'ambito dell'iniziativa RepowerEU, per garantire la sicurezza energetica e accelerare la transizione verde.

Alla domanda di Reuters sulla possibilità di ricevere forniture di gas dall'Europa meridionale, comprese Italia e Croazia, un portavoce del governo regionale bavarese ha risposto che: "Stiamo cogliendo ogni opportunità per portare in Baviera una quantità sufficiente di gas e idrogeno da tutte le direzioni, compreso il sud".

Il portavoce ha detto che la regione è a conoscenza dei piani elaborati dai gestori delle reti del gas - che includono anche Snam - per convertire i gasdotti esistenti in modo che anche l'idrogeno possa fluire dal Nord Africa attraverso l'Italia e l'Austria fino alla Baviera.

"Il governo bavarese è al corrente dei colloqui in corso a livello federale. La Baviera sta contribuendo all'ulteriore processo di pianificazione - anche in coordinamento con gli operatori di rete - e rimane in stretto contatto con i politici e le aziende dei Paesi coinvolti", ha commentato il portavoce a Reuters.

Markus Kerber, chief strategist del partito di centro-destra tedesco Cdu ed ex segretario di Stato per il ministero degli Interni, ha detto che la Baviera desidera stringere accordi per aumentare la propria sicurezza energetica.

"La Germania sta organizzando terminali di gas naturale liquefatto e altre soluzioni nel nord, ma non è possibile escludere ritardi o blocchi delle infrastrutture... Questo è il motivo per cui gli Stati federali meridionali della Germania vogliono un 'piano B' per essere sicuri", ha detto Kerber, ex amministratore delegato della lobby imprenditoriale tedesca Bdi.

Una fonte industriale ha riferito a Reuters che Snam ha avuto colloqui con la Baviera per rendere la rete adatta al trasporto dell'idrogeno. Il governo bavarese ha annunciato che sta spingendo sul governo federale tedesco per sostenere tali progetti.

PIANO MATTEI

Un tempo fortemente dipendente dal gas russo, l'Italia ora importa il combustibile principalmente dal Nord Africa, attraverso diversi trasportatori tra cui Eni, e vende le eventuali eccedenze. L'anno scorso, il Paese ha consumato 67 miliardi di metri cubi di gas e ne ha esportati 4,2 verso il Nord Europa, soprattutto in Austria.

Il governo italiano considera gli sforzi per rafforzare le infrastrutture energetiche, che comprenderebbero anche ulteriori terminali Gnl e nuove linee elettriche, come parte del suo Piano Mattei per l'Africa.

Pochi dettagli sono noti su questo progetto, che prende il nome dal fondatore dell'Eni Enrico Mattei, ma Meloni ha detto che contribuirà a definire le politiche future per promuovere lo sviluppo in Africa, mentre l'Italia cerca anche di frenare l'immigrazione di massa.

L'Italia è fiduciosa di poter aumentare ulteriormente i flussi e le esportazioni, grazie a relazioni già consolidate con i Paesi del Nord Africa e della regione sub-sahariana, dove l'Eni è il maggiore produttore internazionale di gas.

Secondo una fonte industriale il potenziale di trasporto di gas dal Nord Africa - Algeria, Libia, Egitto e Mediterraneo orientale - è grande ma che l'Italia deve di eliminare i colli di bottiglia nella rete per aumentare le proprie esportazioni.

Quest'anno l'Austria ha già ricevuto gas dal Mediterraneo attraverso l'Italia, ha detto a Reuters una fonte a conoscenza della questione.

Il gruppo austriaco OMV ha detto di essersi assicurato un'ulteriore capacità di trasporto del gas per i prossimi anni, ma di non avere in corso trattative per ottenere il gas africano.

Il governo ungherese, che dipende ancora fortemente da Mosca per l'energia, non ha risposto a domande riguardanti l'avviamento di colloqui con l'Italia per la fornitura di gas.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Stefano Bernabei)