Limiti imposti da Google su Android Auto violerebbero norme Ue - avvocato Corte giustizia Ue
BRUXELLES (Reuters) - Una avvocato generale presso la massima corte europea si è schierata con l'autorità antitrust italiana, affermando che il rifiuto di Alphabet di consentire l'accesso alla sua piattaforma Android Auto a un'applicazione per la mobilità elettrica sviluppata da Enel potrebbe costituire una violazione alle norme sulla concorrenza.
"Il rifiuto di Google di fornire a terzi l'accesso alla piattaforma Android Auto può costituire una violazione delle norme sulla concorrenza" ha detto l'avvocato generale Laila Medina presso la Corte di giustizia dell'Unione europea (Cgue) con sede a Lussemburgo.
L'antitrust italiano ha multato Google per 102 milioni di euro nel 2021 per aver favorito Google Maps e bloccato JuicePass di Enel su Android Auto, un software che consente agli automobilisti di navigare con le mappe e di inviare messaggi mentre sono al volante.
I giudici della Cgue, che si pronunceranno nei prossimi mesi, di solito si attengono alla maggioranza di questi pareri non vincolanti.
Il caso si chiama C-233/23 Alphabet e altri.
(Tradotto da Alejandra Rosales, editing Stefano Bernabei)