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MEDIO ORIENTE: Unrwa apre indagine staff sospettato di legami attacco Israele 7/10

Il Commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini a Ginevra

(Reuters) - Di seguito gli aggiornamenti sul conflitto in corso in Medio Oriente:

15,40 - L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha dichiarato di aver aperto un'indagine su diversi membri dello staff sospettati di essere coinvolti negli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele e di aver interrotto i rapporti con questi soggetti.

"Le autorità israeliane hanno fornito all'Unrwa informazioni sul presunto coinvolgimento di diversi dipendenti dell'Unrwa nei terribili attacchi del 7 ottobre in Israele", ha dichiarato Philippe Lazzarini, Commissario generale dell'Unrwa.

"Per proteggere la capacità dell'agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di questi membri del personale e di avviare un'indagine per ristabilire immediatamente la verità".

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Lazzarini non ha reso pubblico il numero dei dipendenti che sarebbero coinvolti negli attacchi, né la natura del loro presunto coinvolgimento. Tuttavia, ha affermato che "qualsiasi dipendente dell'Unrwa coinvolto in atti di terrorismo" sarà ritenuto responsabile, anche attraverso un'azione penale.

14,50 - Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele si impegna a rispettare il diritto internazionale dopo che la Corte internazionale di giustizia ha ordinato al Paese di intraprendere misure per prevenire atti di genocidio nella guerra a Gaza, ma ha ribadito il diritto a difendersi.

In risposta alla causa intentata dal Sudafrica, Netanyahu ha definito "oltraggiosa" l'accusa di genocidio.

"Come ogni Paese, Israele ha il diritto fondamentale di difendersi", ha detto in una dichiarazione rilasciata in ebraico.

"La Corte dell'Aia ha giustamente respinto la richiesta oltraggiosa di privarci di questo diritto", ha aggiunto, presumibilmente riferendosi al fatto che la Corte non ha chiesto un cessate il fuoco immediato.

13,45 - La Corte internazionale di giustizia (Cig) ha ordinato a Israele di adottare misure per prevenire e punire l'incitamento diretto al genocidio nella guerra a Gaza.

La maggioranza dei 17 giudici della Corte ha votato a favore di misure urgenti che coprono la maggior parte delle richieste del Sudafrica, con la rilevante eccezione dell'ordine di fermare l'azione militare israeliana a Gaza.

La Corte ha ordinato a Israele di astenersi da qualsiasi atto che possa rientrare nella Convenzione sul genocidio e di garantire che le proprie truppe non commettano alcun atto genocida a Gaza.

13,20 - La Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite, che si sta pronunciando all'Aia, ha detto di avere la giurisdizione per decidere sui procedimenti di emergenza nella denuncia per genocidio presentata dal Sudafrica contro Israele, e ha annunciato che non rigetterà la causa, come richiesto da Israele.

La lettura della sentenza è in corso.

7,50 - I giudici delle Nazioni Unite all'Aia decideranno oggi se ordinare a Israele di sospendere l'offensiva militare a Gaza, mentre proseguono gli sforzi per negoziare un nuovo accordo per il cessate il fuoco e il rilascio di altri ostaggi israeliani.

I giudici della Corte internazionale di giustizia (Cig) si pronunceranno in giornata sulla richiesta del Sudafrica di adottare misure d'emergenza contro Israele in una causa che lo accusa di genocidio di Stato nella Striscia di Gaza.

Il tribunale emetterà il verdetto alle 13,00 in un'udienza che dovrebbe durare circa un'ora. Mentre i giudici non si pronunceranno sul merito delle accuse di genocidio, che potrebbero richiedere anni per essere stabilite, il Sudafrica ha chiesto alla corte di emettere un ordine provvisorio che obblighi Israele a sospendere le operazioni militari.

(Tradotto da redazione Danzica, editing redazione Milano/Roma)