Mediobanca vede cedole e buyback fino a 3,7 mld in nuovo piano triennale

Il logo di Mediobanca presso la sede di Mediobanca a Milano

MILANO (Reuters) - Mediobanca promette di distribuire ai suoi azionisti nei prossimi tre esercizi fino a 3,7 miliardi di euro tra dividendi e buyback e punta a un Cet1 superiore al 14,5% mantenendo spazio per la crescita esterna nel nuovo piano 2023-26 presentato oggi.

Con un buffer di circa 100 punti base, Piazzetta Cuccia mantiene la politica dei precedenti piani e valuterà target "che possano accelerare il processo di crescita nelle aree di attività caratteristiche con preferenza per i business a basso assorbimento di capitale ed elevato contenuto commissionale", si legge in una nota.

Nel nuovo piano l'istituto vede un incremento della remunerazione degli azionisti del 70% rispetto al piano precedente che termina a giugno. Con un cash payout confermato al 70% verranno distribuiti sotto forma di dividendi 2,7 miliardi, mentre 1 miliardo riguarda il riacquisto e la cancellazione di azioni proprie nel triennio a partire da ottobre 2023. Verrà introdotto l'interim dividend con acconto a maggio.

Il piano prevede una crescita media annua dei ricavi del 6% a 3,8 miliardi e del 15% per l'utile per azione (Eps) a 1,8 euro.

Mediobanca punta ad affermarsi come operatore leader nel segmento wealth management destinato a diventare il secondo contributore del gruppo per ricavi e il primo come commissioni. Verrà anche completato il riposizionamento di CheBanca! con il rebranding in Mediobanca Premier.

Il totale delle attività finanziarie (Tfa) è atteso salire a 115 miliardi con ricavi che supereranno 1 miliardo di euro.

Nel segmento Corporate & Investment Banking (Cib) verrà posta attenzione particolare allo sviluppo di attività a basso assorbimento di capitale come l'advisory che rappresenterà i due terzi delle commissioni e alla crescita dei volumi con un capitale allocato che scenderà a non oltre un terzo del totale contro il 50% del 2016, data di inizio del piano precedente. Sono attesi ricavi in crescita media annua dell'11% a 0,9 miliardi.

Ricavi attesi a 1,3 miliardi (+5%) per il segmento Consumer Finance, primo motore del gruppo in termini di margine di interesse.

La partecipazione in Generali, pari al 13%, continuerà a contribuire in maniera positiva alla creazione di ricavi e utili.

(Gianluca Semeraro, editing Andrea Mandalà)