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Ue, Renzi chiude semestre chiedendo cambio marcia, flessibilità

Il premier Matteo Renzi . REUTERS/Francois Lenoir (Reuters)

STRASBURGO (Reuters) - L'Europa cambi marcia per rilanciare l'economia consentendo maggiore flessibilità nei bilanci pubblici anche perché senza flessibilità persino per la Germania sarebbe stato più difficile il processo di ricostruzione post riunificazione. Lo ha detto stamani il premier Matteo Renzi nel discorso al Parlamento Ue di Strasburgo che conclude formalmente la presidenza italiana dell'Unione europea. Il testimone passa ora alla Lettonia. Renzi ha voluto omaggiare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che "in queste ore" lascerà il suo incarico chiedendo all'assemblea di rivolgergli un saluto. "O l'Europa cambia marcia sull'economia o sarà fanalino di coda nel mondo [...] Senza flessibilità la ricostruzione della Germania non sarebbe stata così semplice", ha detto Renzi richiamando il tema più caro all'Italia nel semestre. Roma ha chiesto in questi mesi di guida Ue che sia possibile scorporare gli investimenti produttivi dal calcolo del deficit e che ci sia un meccanismo di governance del fondo messo a punto dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker in grado di garantire che i contributi nazionali tornino in patria attraverso il finanziamento di progetti nazionali. Oggi la commissione comunicherà i termini entro i quali sarà possibile applicare la flessibilità nel computo del deficit. "E' simbolico che oggi Junker presenterà le misure sulla flessibilità [...] L'Italia è pronta a essere generosa nel contributo al fondo Ue per gli investimenti. In questi sei mesi ci pare di aver visto un cambiamento profondo nella direzione, ancora non nei fatti. Il cambiamento proposto da Juncker andava immaginato negli ultimi sei anni non negli ultimi sei mesi", ha precisato il premier italiano. ITALIA GENEROSA CON EUROPA, NON SIAMO QUI PER CHIEDERE Juncker, cha ha preso la parola dopo Renzi, ha definito "di successo" la presidenza italiana dicendo che senza i suggerimenti di Roma "la commissione non avrebbe potuto avanzare così rapidamente sulla crescita che è dimensione essenziale per l'Europa intera". "Oggi pomeriggio adotteremo i testi giuridici che devono essere messi in relazione con il fondo per gli investimenti e la comunicazione della commissione sulla flessibilità nel Patto di stabilità. Su questo, come su altri punti, dobbiamo all'entusiasmo della presidenza italiana molti dei principi ispiratori della commissione". Renzi ha parlato dell'Italia come portatore di valori ma anche di contributi finanziari all'Europa: "I cittadini italiani devono avere la consapevolezza del fatto che in questi anni abbiamo dato molte più risorse di quante ne abbiamo prese. Diamo 20 miliardi ricevendone circa la metà, abbiamo salvato Stati amici e banche di altri Paesi". Mentre gli istituti bancari italiani "dopo gli stress test sono stati costretti a fare aumenti di capitale", ha aggiunto il premier. "L'Italia non viene in Europa per chiedere aiuto ma per offrire una grande storia", ha rivendicato. Renzi, che aveva aperto il semestre facendo riferimento alla figura di Telemaco, figlio di Ulisse, in omaggio alla precedente presidenza greca, ha concluso citando Dante, poeta di casa sua: "Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza". "Il Parlamento europeo è a un bivio, scelga: Vivere come bruti seguendo un messaggio demagogico oppure seguire virtù e conoscenza, cioè essere europei". Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia