Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    33.308,77
    -366,33 (-1,09%)
     
  • Dow Jones

    39.150,33
    +15,53 (+0,04%)
     
  • Nasdaq

    17.689,36
    -32,24 (-0,18%)
     
  • Nikkei 225

    38.596,47
    -36,53 (-0,09%)
     
  • Petrolio

    80,59
    -0,70 (-0,86%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.966,82
    -137,86 (-0,23%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.321,50
    -38,83 (-2,85%)
     
  • Oro

    2.334,70
    -34,30 (-1,45%)
     
  • EUR/USD

    1,0696
    -0,0010 (-0,10%)
     
  • S&P 500

    5.464,62
    -8,55 (-0,16%)
     
  • HANG SENG

    18.028,52
    -306,78 (-1,67%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.907,30
    -40,43 (-0,82%)
     
  • EUR/GBP

    0,8455
    +0,0001 (+0,01%)
     
  • EUR/CHF

    0,9552
    +0,0013 (+0,14%)
     
  • EUR/CAD

    1,4642
    -0,0009 (-0,06%)
     

RES PUBLICA - Quirinale, Renzi alla prova della coesione Pd

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Strasburgo. REUTERS/Vincent Kessler (Reuters)

di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Quando, nelle "prossime ore" come ha detto questa mattina Matteo Renzi, cioè domani a metà mattina, la bandiera presidenziale sarà ammainata dal Torrino del Quirinale, per il presidente del Consiglio inizierà il primo dei suoi compiti in vista dell'elezione del successore di Giorgio Napolitano: garantire l'unità interna del Pd. Il partito del quale è segretario Renzi sarà il gruppo più forte nell'aula chiamata ad eleggere il nuovo capo dello Stato. Potrà contare infatti su 306 deputati, 108 senatori, oltre 30 rappresentanti regionali (sui 58 previsti). Una ventina di grandi elettori in più rispetto alla primavera 2013, grazie al passaggio nei suoi gruppi di una quindicina di parlamentari ed alle elezioni regionali che hanno cambiato la maggioranza da allora in quattro Regioni (Friuli, Piemonte, Calabria e Abruzzo). Da lì (circa 450 grandi elettori su 1.009) si partirà per costruire qualsiasi maggioranza, ma il gruppo dovrà essere coeso. Importantissimi saranno dunque l'appuntamento che Renzi avrà giovedì mattina con il gruppo del Senato, per parlare di legge elettorale ma soprattutto di Quirinale, e quello di venerdì, alla direzione del suo partito quando dovrà dire come intende muoversi per l'elezione del nuovo capo dello Stato. Secondo Goffredo De Marchis su Repubblica la proposta di Renzi, quando verrà formulata, sarà di un candidato solo, esponente del Pd. Per Maria Teresa Meli sul Corriere il "rischio" per Renzi è che fin dalla prima elezione si coalizzi un fronte di suoi oppositori coagulati dal nome di Romano Prodi. Il Foglio invece raccoglie una voce parlamentare di ieri rilanciando la candidatura dell'ex presidente del Consiglio Mario Monti, candidatura che lo stesso giornale di Giuliano Ferrara definisce "velleitaria" ma "sul campo". Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia