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Stellantis vede vita ancora lunga per parco auto a combustione

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MILANO (Reuters) - Stellantis vede i veicoli con motore a combustione interna (Ice) permanere in circolazione fino al 2050, rendendo necessario il contenimento delle loro emissioni di CO2 fino alla definitiva sostituzione con veicoli elettrici.

La terza casa automobilistica al mondo per vendite, i cui marchi includono Fiat, Peugeot e Jeep, ha comunicato questa settimana che in base ai risultati dei test condotti in collaborazione con il gigante petrolifero saudita Aramco, 24 tipi di motori a combustione interna, utilizzati in veicoli europei prodotti dal gruppo a partire dal 2014, possono utilizzare carburanti sintetici avanzati senza modifiche.

Stellantis ha ribadito il proprio impegno a fare in modo che entro il 2030 il 100% delle nuove auto che venderà in Europa saranno elettriche; questo nonostante l'Unione europea abbia deciso di esentare i veicoli a carburanti sintetici dal divieto imposto alla vendita di nuove auto a combustione dal 2035.

Christian Mueller, senior vice president di Stellantis per i sistemi di propulsione per la regione Emea, ha affermato che molti dei nuovi veicoli Ice venduti da Stellantis tra oggi e il 2029 saranno ancora in circolazione tra più di due decenni.

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"Dobbiamo prenderci cura del nostro parco auto", ha commentato oggi Mueller, aggiungendo che la lunga vita attesa delle auto rende più importante lo sviluppo dei carburanti sintetici, prodotti con energia rinnovabile.

"Credo che il 25% dei nostri veicoli sia ancora in uso dopo 20 anni. Quindi, il tempo di esposizione ai carburanti sintetici è considerevole, molto considerevole", ha detto durante una presentazione con la stampa.

Stellantis stima che le proprie tipologie di motori identificati come compatibili con i carburanti sintetici possano tradursi in circa 28 milioni di veicoli in circolazione in Europa, con una potenziale riduzione delle emissioni di CO2 fino a 400 milioni di tonnellate tra il 2025 e il 2050.

Gli scettici tuttavia sottolineano come i carburanti sintetici non rappresentino almeno nel breve un'alternativa praticabile a quelli derivanti da idrocarburi, a causa della scarsa disponibilità e dei costi elevati.

Il responsabile tecnologico trasporti di Aramco Amer Amer ha spiegato che la produzione di 'e-fuel' da parte del gruppo dovrebbe cominciare all'inizio del 2025 nei due impianti pilota in Arabia Saudita e in Spagna.

Stellantis e Aramco affermano che, "in futuro", la disponibilità di e-fuel dovrebbe aumentare e i prezzi diminuire, anche grazie alla tassazione favorevole nell'Unione europea, ma senza al momento fornire previsioni più specifiche.

(Giulio Piovaccari, tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)