BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha avviato un'indagine sugli appalti pubblici cinesi per i dispositivi medici, ultima mossa nel tentativo di proteggere le aziende produttrici dell'Unione europea da quella che potrebbe essere una concorrenza sleale.
L'indagine - criticata da Pechino - ha lo scopo di determinare se ai fornitori europei sia stato concesso un accesso equo in Cina, si legge nella Gazzetta ufficiale Ue.
Nel caso si giunga a una conclusione negativa, l'Unione potrebbe imporre restrizioni alle aziende cinesi di dispositivi medici che partecipano alle gare d'appalto pubbliche nella Ue.
L'indagine è la prima nell'ambito dello Strumento per gli appalti internazionali Ue, che mira a promuovere la reciprocità nell'accesso ai mercati internazionali degli appalti pubblici, in seguito a ripetute lamentele da parte di aziende e governi europei sull'accesso al mercato cinese.
Il provvedimento giunge il giorno dopo l'ispezione da parte della Commissione europea degli uffici olandesi e polacchi di un'azienda cinese di attrezzature di sicurezza.
In ottobre, la Commissione ha anche avviato una indagine per valutare l'imposizione di tariffe punitive contro le importazioni di veicoli elettrici cinesi più economici che, secondo Bruxelles, beneficiano di sussidi statali.
Sotto la lente Ue anche le sovvenzioni ricevute dai fornitori cinesi di turbine eoliche ed energia solare destinate all'Europa.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)