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Unicredit e Intesa sotto scacco. Un'occasione d'acquisto?

A Piazza Affari non si allenta la morsa dei ribassisti sui titoli del settore bancario tra i quali viaggiano in cattive acque anche Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) , sebbene il secondo riesca a difendersi meglio del primo, mostrando una maggiore forza relativa.

L'andamento odierno dei due titoli

Unicredit, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un ribasso di quasi il 3,5%, quest'oggi perde terreno con più velocità, passando di mano a 3,116 euro, in flessione del 4,71%, con oltre 50 milioni di azioni scambiate fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 87 milioni di pezzi.

Segno meno anche per Intesa Sanpaolo che, dopo aver archiviato la giornata di ieri con un calo di poco superiore al mezzo punto percentuale, quest'oggi viene fotografato a 2,384 euro, con un ribasso dell'1,41% e oltre 50 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a 132 milioni di titoli.

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Unicredit e Intesa Sanpaolo restano sotto i riflettori del mercato in vista delle travagliate IPO di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Con riferimento a quest'ultima Intesa Sanpaolo è garante dell'aumento di capitale da 1 miliardo di euro, mentre Unicredit della ricapitalizzazione da 1,5 miliardi di euro di Banca Popolare di Vicenza.

UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) avvia la copertura su Unicredit e Intesa

Quest'oggi gli analisti di UBS hanno deciso di avviare la copertura sui due big del settore bancario, assegnando una raccomandazione "buy" a Intesa Sanpaolo, con un prezzo obiettivo a 2,85 euro, mentre Unicredit è coperto con un rating "neutral" e un target price a 3,7 euro.

La banca elvetica ritiene che la correzione accusata da inizio anno da Intesa Sanpaolo offra un'occasione di acquisto per un titolo che offre un profilo di ritorni in miglioramento, un forte capitale e un dividendo cash da primo della classe.

Meno entusiastica la view su Unicredit perchè se da una parte gli attuali multipli limitano il margine di downside, dall'altra l'outlook dell'utile appare modesto e gli analisti ritengono che difficilmente si ridurranno i gap con Intesa Sanpaolo in termini di redditività e dividendo.

Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) strategie di RBC (Other OTC: RBCI - notizie) e di Credit Suisse (Londra: 0QP5.L - notizie)

Sui due titoli si sono espressi ieri anche i colleghi di Rbc che accordano la loro preferenza ad Intesa Sanpaolo, tanto che la raccomandazione viene confermata ad "outperform", con un fair value ridotto da 3,7 a 3,5 euro.
La revisione della valutazione è stata deciso in seguito ad un taglio delle stime sui ricavi nell'ordine di circa il 2% per l'anno in corso e per il prossimo, a causa di minori previsioni sulle commissioni e sul reddito da trading, alla luce di uno scenario volatile di mercato.

Per Unicredit il rating resta invariato a "sector perform" con un prezzo obiettivo tagliato da 6,1 a 5 euro. Anche per Unicredit gli analisti di Rbc hanno ridotto le stime sui ricavi del 2%-3% con riferimento al periodo 2016-2018 per tenere conto di minori commissioni e di un net interest income inferiore.
Anche se Rbc preferisce Intesa Sanpaolo ad Unicredit, gli analisti continuano a vedere un potenziale di rialzo materiale sui due titoli.

Infine, anche il Credit Suisse accorda la sua preferenza ad Intesa Sanpaolo, destinato a sovraperformare il mercato con un target price a 3,3 euro. Il titolo resta uno dei top pick del settore e viene preferito ad Unicredit, il cui rating è "neutral", con un fair value a 4,2 euro.

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