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Devastanti scosse di terremoto in Turchia e Siria

Un violento terremoto, di magnitudo 7,8 sulla scala Richter, ha colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale. Il movimento tellurico si è prodotto alle 4:17 ora locale (le 2:17 in Italia). Secondo i dati dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, l'epicentro è stato individuato nel distretto di Pazarcik.

Euronews
Gli epicentri dei terremoti che hanno colpito la Turchia e la Siria. - Euronews

Una potente replica, alle 11:24 ora italiana, ha colpito la Turchia, con epicentro a circa 200 chilometri di distanza in linea d'aria dal primo sisma. Il reporter di un'emittente locale era in diretta mentre si è prodotto il nuovo terremoto.

Si tratta del più potente terremoto mai registrato in Turchia da quello del 17 agosto 1999, che provocò la morte di 17mila persone. La scossa è stata percepita non soltanto in tutto il Paese, ma anche in Libano e a Cipro. Il governatore della provincia di Gaziantep ha chiesto alla popolazione di rimanere all'aperto nonostante il freddo. In molti si sono rifugiati nelle moschee.

AFP
L'area nella quale si è registrato il terremoto in Turchia e Siria - AFP

Nel frattempo, i soccorritori cercano di salvare le persone rimaste incastrate tra le macerie. A complicare la situazione c'è inoltre la pioggia battente che sta scendendo su alcune zone, L'organizzazione non governativa di protezione civile siriana White Helmets (Caschi Bianchi) ha dichiarato lo stato di emergenza e chiesto sostegno alle associazioni umanitarie internazionali.

In Italia allerta-tsunami

Le agenzie di stampa internazionali parlano di almeno mille edifici completamente distrutti, in numerosi centri urbani. Soltanto nella città di Adana, il sindaco Zeydan Karalar ha fatto sapere che due immobili, rispettivamente di 17 e 14 piani, sono crollati. Si teme perciò che il bilancio possa risultare, alla fine, ben più pesante. "Tutte le nostre squadre sono attive. Abbiamo lanciato anche un appello affinché arrivino aiuti internazionali", ha indicato il ministro degli Interni turco Süleyman Soylu.

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In Italia è stata diffusa inizialmente un'allerta tsunami per alcune zone della Sicilia. L'onda di impatto c'è effettivamente stata, e ha raggiunto tra le altre le coste del siracusano, del catanese e del messinese. Ma è stata molto meno alta del previsto. L'allarme appare dunque ridimensionato, benché il dipartimento regionale della Protezione civile siciliano inviti comunque i cittadini a prestare la massima attenzione, evitando di avvicinarsi a litorali e zone portuali.

È ripresa invece regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30, a seguito dell'allerta della Protezione Civile.