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Zona euro, flessione produzione si attenua leggermente a novembre -Pmi

Bandiere dell'Unione europea davanti la sede di Bruxelles

LONDRA (Reuters) - A novembre l'ampia flessione dell'attività manifatturiera della zona euro si è leggermente attenuata, ma il settore è rimasto profondamente radicato in territorio di contrazione, spingendo le fabbriche a ridurre il personale per il sesto mese consecutivo.

L'indice finale dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers' Index, Pmi) della zona euro, elaborato da S&P Global, è salito a novembre a 44,2 da 43,1 di ottobre, oltre la stima preliminare di 43,8. Una lettura inferiore a 50 indica una contrazione dell'attività.

L'indice che misura la produzione, che alimenta il Pmi composito previsto martedì e considerato un buon indicatore della salute economica della zona euro, è salito a 44,6 da 43,1.

"Il mese di novembre non è stato dei migliori, e questo non si riferisce solo al meteo, ma anche alla situazione del settore manifatturiero della zona euro", ha detto Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank.

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"Certo, quasi tutti i sottoindici si sono risollevati un po'. Tuttavia, i miglioramenti sono per lo più timidi e mancano del dinamismo necessario per suggerire una tendenza al rialzo", ha affermato de la Rubia.

I sottoindici relativi alla domanda, alle esportazioni e ai backlog sono tutti aumentati, ma sono rimasti saldamente al di sotto della soglia di 50 punti.

La domanda complessiva è diminuita per 19 mesi consecutivi, anche se l'indice dei nuovi ordini è salito a 41,5 da 39,0, ai massimi di sei mesi. L'indagine ha suggerito che i dirigenti delle fabbriche non si aspettano una grande ripresa, dato che gli organici sono stati nuovamente ridotti.

L'indice dell'occupazione è sceso ai minimo da agosto 2020, all'apice della pandemia di Covid-19.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)