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Zona euro, inflazione marzo rallenta, conferma prospettiva taglio Bce giugno

Un cliente paga con una banconota da venti euro in un mercato locale a Nantes

FRANCOFORTE (Reuters) - L'inflazione della zona euro ha evidenziato in marzo un generalizzato rallentamento, rafforzando le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea in giugno.

Lo dicono i dati finali a cura di Eurostat, nonostante le prospettive siano offuscate dall'aumento dei costi energetici e dalla debolezza dell'euro.

Il mese scorso l'inflazione nei venti paesi della zona euro è rallentata al tasso annuo di 2,4% da 2,6% di febbraio, in linea con la lettura preliminare.

Intanto, la crescita dei prezzi sottostanti, che esclude i comparti volatili dei generi alimentari e dell'energia, è scesa a 2,9% da 3,1%, malgrado l'inflazione dei servizi si sia mantenuta all'elevato a un livello spiacevolmente alto, il 4,0%.

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La zona euro si fa fronte a spinte inflazionistiche opposte, che potrebbero far oscillare il tasso principale intorno ai livelli attuali nei prossimi mesi, prima di abbassarsi verso il 2% in autunno.

Tra i fattori che spingono l'inflazione al ribasso il continuo rallentamento della dinamica salariale, la domanda debole in un contesto quasi recessivo, l'inasprimento della politica di bilancio, le importazioni a basso costo dalla Cina e i prezzi del gas relativamente bassi dopo un inverno mite.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Alessia Pé)