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Più forte l’ipotesi di un rialzo entro luglio per i tassi Usa

I mercati sono pronti a “digerire” un’altra mossa al rialzo della Federal Reserve. Ne è convinto James Bullard, il presidente della sezione di Saint Louis dell’istituto centrale americano che, da Seul, ha ventilato un secondo rialzo in estate, dopo quello sul finire dello scorso anno che ha segnato la fine della lunga fase del denaro a costo zero. “Non c‘è da sorprendersi – ha affermato – dato l’avvio che abbiamo dato a dicembre e la politica del comitato che è quella di normalizzare i tassi lentamente e gradualmente nel tempo. La mia idea, dunque, è che, se tutto va bene, procederemo agevolmente”. L’ora potrebbe scoccare a giugno o a luglio. Il primo trimestre 2016 ha mostrato un’economia americana più solida rispetto alla prima lettura del Pil, ma molto dipenderà anche dall’andamento del dollaro, del quale la Fed vuole scongiurare un eccessivo apprezzamento. L’aumento delle possibilità di un prossimo rialzo dei tassi ha immediatamente spinto il dollaro sui massimi da un mese contro lo yen, a quota 110. L’euro, a sua volta, ha toccato i minimi da due mesi e mezzo, a quota 1,1096, prima di risalire leggermente.