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Agenzia Entrate chiede a Google 1 miliardo euro di tasse non pagate

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MILANO (Reuters) - L'Agenzia delle Entrate ha chiesto a Google di versare un miliardo di euro fra tasse non pagate e sanzioni, a sette anni dall'accordo con cui la società Usa chiuse una prima disputa fiscale pagando 306 milioni di euro.

Lo riferiscono tre fonti a diretta conoscenza del dossier, aggiungendo che dopo l'accertamento concluso dalla Guardia di Finanza di Milano, la procura ha aperto una inchiesta per omessa dichiarazione dei redditi dal 2018 al 2022.

"Rispettiamo le normative fiscali in tutti i paesi in cui operiamo, inclusa l'Italia. Coopereremo con le autorità", ha commentato un portavoce di Google.

Come il primo procedimento chiuso nel 2017, anche questo ipotizza la cosiddetta "stabile organizzazione occulta" in Italia della società Usa, che non avrebbe quindi sottoposto a tassazione italiana i ricavi generati nel paese.

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Questa volta però, il presupposto alla base della contestazione non è più la presenza sul territorio di una sede e personale operativo, ma l'utilizzo di infrastrutture digitali attraverso le quali la società ha potuto operare e generare ricavi in Italia.

Si tratta dello stesso presupposto utilizzato per le contestazioni fiscali a Netflix, chiuse nel maggio 2022 con la firma da parte dell'azienda dell'atto di adesione all'accertamento e il contestuale versamento di 55,8 milioni di euro al fisco italiano.

Le fonti hanno aggiunto che una volta che si dovesse arrivare a un analogo accordo con Google, questo presupposto verrà esteso a nuovi accertamenti su tutte le altre multinazionali digitali e tech che negli anni scorsi erano incorse in contenziosi fiscali in Italia promossi dalle inchieste della procura di Milano.

In questa fase l'Agenzia delle Entrate ha avviato un contraddittorio con Google che si potrà concludere o con l'adesione all'accertamento da parte dell'azienda Usa e il conseguente pagamento della cifra su cui ci si accorderà, oppure con una opposizione dell'azienda e l'avvio di un contenzioso giudiziale.

(Emilio Parodi, editing Sabina Suzzi, ; +39 06 8030 7744)