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Borsa Milano chiude in calo ai minimi 2 mesi su incertezza referendum, banche pesanti

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in ribasso una seduta appesantita ancora delle incertezze legate all'esito del referendum costituzionale di domenica prossima e che colpiscono in primo luogo il settore bancario.

Nella settimana che precede la consultazione gli operatori segnalano una giornata nervosa con i titoli finanziari che continuano a risentire delle ipotesi sulle conseguenze che un'eventuale vittoria del 'no' avrebbero sull'atteggiamento degli investitori internazionali nei confronti del settore.

"Il tema è sempre quello del referendum, non c'è molto altro da commentare sul mercato", dice un trader. "C'è un attacco al settore bancario", aggiunge.

Un altro operatore segnala un clima di mercato speculativo adatto ai day-trader che, in attesa di domenica, si muovono per chiudere posizioni ribassiste o approfittano dei cali per iniziare ad accumulare piccole posizioni.

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** L'indice FTSE Mib termina in calo dell'1,81% a 16.216,95 punti, ai minimi degli ultimi due mesi, mentre l'AllShare cede l'1'7%. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 perde lo 0,94%.

Volumi sull'azionario milanese per un controvalore di circa 2,2 miliardi di euro.

** L'indice bancario italiano lascia sul terreno il 3,85% circa a fronte di un calo dell'1,9% del paniere europeo. MPS, entrata più volte in asta di volatilità durante la seduta, perde il 13,8% nel giorno in cui parte l'offerta per la conversione dei bond subordinati nell'ambito della complessa operazione di salvataggio che prevede un aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro e il deconsolidamento dei 27 miliardi di sofferenze in portafoglio

** UNICREDIT, che presumibilmente dovrà affrontare una ricapitalizzazione dopo il referendum, perde il 4,5%, peggio di INTESA SANPAOLO che cede il 3,2%.

** BPER arretra del 6,58% senza beneficiare della trasformazione in spa, approvata sabato scorso dall'assemblea degli azionisti. Ribassi nell'ordine del 5% per BANCO POPOLARE e POPOLARE MILANO. Le vendite si abbattono anche su CREDITO VALTELLINESE e CARIGE in calo di oltre il 9%.

** Tra gli assicurativi GENERALI perde il 2,4% mentre il Cda ha dato parere favorevole alla conversione dei bond subordinati Monte dei Paschi in azioni e ha dato mandato al Ceo Philippe Donnet.

** I petroliferi risentono del calo del prezzo del greggio: ENI -1,5%, SAIPEM -2,5%, TENARIS --2,6%.

** YOOX NET-A-PORTER si muove in controtendenza rispetto al listino (+0,23%) beneficiando dell'annuncio di una joint venture con Symphony Investments di Mohamed Alabbar e delle vendire record per il 'Cyber Weekend' e il 'Black Friday'.

** Tra i difensivi TERNA avanza dell'1% circa dopo un incremento di rating da parte di Jefferies.

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